Decisamente gli agenti immobiliari non possono degustare ( reggere?) un pranzo completo a mezzogiorno, come, d’altronde, tante altre categorie di lavoratori che siano salariati, tecnici o professionisti.
Immaginate un mediatore che, pur avendo, alla 2 e un quarto, un importantissimo appuntamento di lavoro con un facoltoso imprenditore che ha manifestato la concreta intenzione di acquistare una prestigiosissima e bellissima villa di 250 mq, vista lago Maggiore, circondata da giardino all’italiana e dotata di piscina, all’una in punto si spazzola un pranzo composto di lasagne al ragù, cosciotto di agnello al forno con patate, fiori di zucchine con pastella, babà al rhum, macedonia al limoncello, caffè e vodka…e naturalmente un paio di bicchieri di vino rosso della Puglia.
Come minimo andrà, all’appuntamento decisivo dell’anno, in condizione di sonnolenza, stordito, con la testa pesante se non in completa catatonia.
Al limite, se il lucroso affare va in porto, inviterà il suo cliente ad una ricca cena nel miglior ristorante della città...
Esercitare la professione di mediatore immobiliare è esaltante e redditizia, vi permette di incontrare la più varia umanità ma richiede precise regole di comportamento al servizio della buona salute e della buona condizione fisica. E naturalmente precetti dietologici ferrei.
L’agente immobiliare di successo cosa deve mangiare a pranzo per conservare la sua efficienza fisica fino alla sera?
Il pranzo deve essere allo stesso tempo leggero e ricco di calorie per sorreggere e puntellare un fisico sempre nel pieno fervore dell’ attività, sempre sollecitato nell’attenzione, nella concentrazione, nell’impegno e, soprattutto, nella tensione.
Basta un semplice e veloce piatto unico, con contorno di verdure e frutta di stagione?
Oppure vi “buttate” su dei panini caldi presi a bar?
Vi portate la “stozza” da casa, magari nel termos, a cui aggiungete un caffè bollente o un buon te caldo?
Andate nella prima pizzeria che incontrate?
Vi “accontentate” di uno yoghurt a cui aggiungete frutta di stagione e un “dolcetto”?
Vi fate “organizzare” delle croccanti pizze bianche, imbottite di mortadella o di prosciutto, dal panificio di fronte?
Saltate addirittura il pranzo?
Oppure abitate in un piccolo centro e avete, quindi, tutto il tempo di tornare a casa per desinare e per schiacciare, addirittura, un pisolino di venti minuti?
Avete l'ufficio in casa e quindi mangiate, sempre poco, a casa?
Immaginate un mediatore che, pur avendo, alla 2 e un quarto, un importantissimo appuntamento di lavoro con un facoltoso imprenditore che ha manifestato la concreta intenzione di acquistare una prestigiosissima e bellissima villa di 250 mq, vista lago Maggiore, circondata da giardino all’italiana e dotata di piscina, all’una in punto si spazzola un pranzo composto di lasagne al ragù, cosciotto di agnello al forno con patate, fiori di zucchine con pastella, babà al rhum, macedonia al limoncello, caffè e vodka…e naturalmente un paio di bicchieri di vino rosso della Puglia.
Come minimo andrà, all’appuntamento decisivo dell’anno, in condizione di sonnolenza, stordito, con la testa pesante se non in completa catatonia.
Al limite, se il lucroso affare va in porto, inviterà il suo cliente ad una ricca cena nel miglior ristorante della città...
Esercitare la professione di mediatore immobiliare è esaltante e redditizia, vi permette di incontrare la più varia umanità ma richiede precise regole di comportamento al servizio della buona salute e della buona condizione fisica. E naturalmente precetti dietologici ferrei.
L’agente immobiliare di successo cosa deve mangiare a pranzo per conservare la sua efficienza fisica fino alla sera?
Il pranzo deve essere allo stesso tempo leggero e ricco di calorie per sorreggere e puntellare un fisico sempre nel pieno fervore dell’ attività, sempre sollecitato nell’attenzione, nella concentrazione, nell’impegno e, soprattutto, nella tensione.
Basta un semplice e veloce piatto unico, con contorno di verdure e frutta di stagione?
Oppure vi “buttate” su dei panini caldi presi a bar?
Vi portate la “stozza” da casa, magari nel termos, a cui aggiungete un caffè bollente o un buon te caldo?
Andate nella prima pizzeria che incontrate?
Vi “accontentate” di uno yoghurt a cui aggiungete frutta di stagione e un “dolcetto”?
Vi fate “organizzare” delle croccanti pizze bianche, imbottite di mortadella o di prosciutto, dal panificio di fronte?
Saltate addirittura il pranzo?
Oppure abitate in un piccolo centro e avete, quindi, tutto il tempo di tornare a casa per desinare e per schiacciare, addirittura, un pisolino di venti minuti?
Avete l'ufficio in casa e quindi mangiate, sempre poco, a casa?