In un piccolo e ridente paese della piccola e profonda provincia italiana, a metà tra il Nord e Sud ma lontano abbastanza dal Centro, viveva un piccolo agente immobiliare chiamato Pipino Bertonsicini. Era piccolo di statura, aveva una piccola testa ampia come un piccolo melone, piccole gambe, piccole mani e di piedi calzava il numero 36. Aveva un piccolo studio immobiliare in una piccola strada al centro del piccolo paese. I suoi clienti, dopo che concludevano, per mezzo di lui, dei piccoli affari immobiliari, lo vedevano piangere per la contentezza. Per lui accontentare i clienti che si affidavano ai suoi piccoli servizi era la sua piccola-grande felicità, la sua piccola ragione di vita.
La cosa destava più di una piccola sorpresa: il nostro piccolo eroe non aveva mai, dico mai, fallito una trattativa immobiliare per piccina ed insignificante che fosse stata.
Tutti, ma proprio tutti quelli che si erano rivolti alla sua piccola opera, ne erano sempre usciti grandemente soddisfatti. Pipino Bertonsicini non falliva una trattativa, piccola e di scarso valore che fosse.
Pare che il piccolo mediatore Pipino Bertonsicini avesse un piccolo, ma assolutamente occulto, segreto.
In 30 anni di una carriera, in quel piccolo e accantonato paesino ai confini della realtà, si era compiuto un piccolo miracolo, era stato battuto un piccolo, ma assolutamente leggendario, record: Pipino Bertonsicini, nel suo piccolo, aveva vendute, nell’arco di trent’anni, tutte le piccole e grandi case che aveva preso in acquisizione; quando dico tutte voglio dire proprio tutte, nessuna esclusa. I venditori e gli acquirenti erano semplicemente soggiogati dalla piccola ma raffinatissima tecnica negoziatrice: diceva sempre la verità. Non aveva mai nascosto un segreto, piccolo ed insignificante che fosse, alle parti ma era sempre stato il piccolo e confidenziale amico di tutti. Tutti i clienti lo sentivano un fratello, un familiare, uno di casa, il piccolo e saggio zio a cui tutti ricorrevano per un consiglio, per un opinione, per un piccolo suggerimento. Oltre che per la vendita.
Tutti vendevano e compravano casa da lui, in tutta sicurezza; mai un piccolo intoppo, un imbroglio, un pasticcio, un garbuglio; mai un ricorso ad un esperto, ad un legale o un consulente esterno; tutti i clienti si erano trovati bene e tutti erano stati soddisfatti nei loro piccoli e grandi bisogni ed esigenze.
Il piccolo Pipino Bertonsicini, in questi trent’anni, aveva pianto con tutti, democraticamente, a tutti aveva elargito, con trasporto generoso e con tanta piccola gaiezza, almeno una lacrimuccia, un piccolo singhiozzo, un piccolo vagito; ad ogni stretta di mano, tra i contraenti che concludevano un affare immobiliare, argentee lacrime cominciavano a solcare il suo piccolo ma angelico viso e le rigavano le sue piccole gote che arrossivano come piccole mele per l’emozione che in quel momento provava. Erano pianti di gioia di un anima candida, pulita e serafica, non il frutto amaro di un dolore, ma l’esito di una piccola grande felicità che lui, attraverso le lacrime, donava ai suoi clienti, che uscivano leggeri e rinfrancati, quasi camminando su una nuvoletta, dal suo piccolo studio immobiliare, non prima di aver corrisposto, con grande convinzione, una piccola percentuale di mediazione.
Ma perché il nostro piccolo eroe donava sempre tanta gioia ai suoi clienti, perché i suoi piccoli pianti facevano felici tutti? Perché riusciva a concludere sempre i suoi piccoli- grandi affari immobiliari anche quelli che si presentavano molto ostici e ardui?
Quale era il suo piccolo - grande segreto che egli tiene celato come un tesoro in uno scrigno?
Per lungo tempo se ne era parlato, nel piccolo paese posto tra Nord e Sud d’ Italia ma anche lontano dal Centro; se ne era discusso nella piccola piazzetta del paese, accanto alla piccola fontana, nel minuscolo mercato della frutta; tante chiacchiere e tanti pettegolezzi, su questo argomento, erano usciti dalla bocca dei compaesani dentro bar e, soprattutto, nella barberia del paese che fungeva anche da parrucchiera pour dame; ma tutte le voci rimanevano sottotraccia, il piccolo cicaleccio era sempre smorzato nel tono, a causa del profondo rispetto che i compaesani portavano per Pipino Bertonsicini; la discrezione e il riserbo, alla fine, vinsero su tutto il resto e del misterioso e piccolo segreto del nostro eroe, ad un certo punto, nessuno parlò più.
Intanto, il nostro piccolo eroe continuava a mietere successi professionali su successi professionali e i suoi dotti lacrimali erano sempre in attività, tanto da apparire delle piccole fontanelle, finché un giorno, nel piccolo paese, arrivò un piccolo cronista di un grande giornalone nazionale, di quelli, sapete, che vendono centinaia di migliaia di copie al giorno.
Il piccolo giornalista aveva un compito preciso: quello di far sputare a Pipino Bertonsicini il segreto del suo successo professionale che non aveva pari al mondo: era l’unico agente immobiliare del pianeta terrestre ad avere venduto tutte le case che aveva avuto in acquisizione; non aveva mai fallito una vendita. Roba da Guinnes dei primati!
Era previsto un piccolo articolo di costume in ventesima pagina ma, per il giornalista, riuscire a estirpare dalla lingua di Pipino Bertonsicini il segreto della suo lungo e costante successo professionale, era quasi una questione di vita e di morte: era in ballo la sua promozione a redattore capo. Il giornalista era pronto a ricorrere a mille e una gherminella del suo mestiere per ottenere il suo scopo.
Ma quale è, finalmente, il segreto che permette, al piccolo mediatore Pipino Bertonsicini, piccolo in tutto, ma grande nel suo lavoro, a non fallire un colpo nel settore della mediazione immobiliare?
Scommetto che ve lo state chiedendo anche voi, operatori di Immobilio...
Chiedetevelo per qualche ora ancora....
La cosa destava più di una piccola sorpresa: il nostro piccolo eroe non aveva mai, dico mai, fallito una trattativa immobiliare per piccina ed insignificante che fosse stata.
Tutti, ma proprio tutti quelli che si erano rivolti alla sua piccola opera, ne erano sempre usciti grandemente soddisfatti. Pipino Bertonsicini non falliva una trattativa, piccola e di scarso valore che fosse.
Pare che il piccolo mediatore Pipino Bertonsicini avesse un piccolo, ma assolutamente occulto, segreto.
In 30 anni di una carriera, in quel piccolo e accantonato paesino ai confini della realtà, si era compiuto un piccolo miracolo, era stato battuto un piccolo, ma assolutamente leggendario, record: Pipino Bertonsicini, nel suo piccolo, aveva vendute, nell’arco di trent’anni, tutte le piccole e grandi case che aveva preso in acquisizione; quando dico tutte voglio dire proprio tutte, nessuna esclusa. I venditori e gli acquirenti erano semplicemente soggiogati dalla piccola ma raffinatissima tecnica negoziatrice: diceva sempre la verità. Non aveva mai nascosto un segreto, piccolo ed insignificante che fosse, alle parti ma era sempre stato il piccolo e confidenziale amico di tutti. Tutti i clienti lo sentivano un fratello, un familiare, uno di casa, il piccolo e saggio zio a cui tutti ricorrevano per un consiglio, per un opinione, per un piccolo suggerimento. Oltre che per la vendita.
Tutti vendevano e compravano casa da lui, in tutta sicurezza; mai un piccolo intoppo, un imbroglio, un pasticcio, un garbuglio; mai un ricorso ad un esperto, ad un legale o un consulente esterno; tutti i clienti si erano trovati bene e tutti erano stati soddisfatti nei loro piccoli e grandi bisogni ed esigenze.
Il piccolo Pipino Bertonsicini, in questi trent’anni, aveva pianto con tutti, democraticamente, a tutti aveva elargito, con trasporto generoso e con tanta piccola gaiezza, almeno una lacrimuccia, un piccolo singhiozzo, un piccolo vagito; ad ogni stretta di mano, tra i contraenti che concludevano un affare immobiliare, argentee lacrime cominciavano a solcare il suo piccolo ma angelico viso e le rigavano le sue piccole gote che arrossivano come piccole mele per l’emozione che in quel momento provava. Erano pianti di gioia di un anima candida, pulita e serafica, non il frutto amaro di un dolore, ma l’esito di una piccola grande felicità che lui, attraverso le lacrime, donava ai suoi clienti, che uscivano leggeri e rinfrancati, quasi camminando su una nuvoletta, dal suo piccolo studio immobiliare, non prima di aver corrisposto, con grande convinzione, una piccola percentuale di mediazione.
Ma perché il nostro piccolo eroe donava sempre tanta gioia ai suoi clienti, perché i suoi piccoli pianti facevano felici tutti? Perché riusciva a concludere sempre i suoi piccoli- grandi affari immobiliari anche quelli che si presentavano molto ostici e ardui?
Quale era il suo piccolo - grande segreto che egli tiene celato come un tesoro in uno scrigno?
Per lungo tempo se ne era parlato, nel piccolo paese posto tra Nord e Sud d’ Italia ma anche lontano dal Centro; se ne era discusso nella piccola piazzetta del paese, accanto alla piccola fontana, nel minuscolo mercato della frutta; tante chiacchiere e tanti pettegolezzi, su questo argomento, erano usciti dalla bocca dei compaesani dentro bar e, soprattutto, nella barberia del paese che fungeva anche da parrucchiera pour dame; ma tutte le voci rimanevano sottotraccia, il piccolo cicaleccio era sempre smorzato nel tono, a causa del profondo rispetto che i compaesani portavano per Pipino Bertonsicini; la discrezione e il riserbo, alla fine, vinsero su tutto il resto e del misterioso e piccolo segreto del nostro eroe, ad un certo punto, nessuno parlò più.
Intanto, il nostro piccolo eroe continuava a mietere successi professionali su successi professionali e i suoi dotti lacrimali erano sempre in attività, tanto da apparire delle piccole fontanelle, finché un giorno, nel piccolo paese, arrivò un piccolo cronista di un grande giornalone nazionale, di quelli, sapete, che vendono centinaia di migliaia di copie al giorno.
Il piccolo giornalista aveva un compito preciso: quello di far sputare a Pipino Bertonsicini il segreto del suo successo professionale che non aveva pari al mondo: era l’unico agente immobiliare del pianeta terrestre ad avere venduto tutte le case che aveva avuto in acquisizione; non aveva mai fallito una vendita. Roba da Guinnes dei primati!
Era previsto un piccolo articolo di costume in ventesima pagina ma, per il giornalista, riuscire a estirpare dalla lingua di Pipino Bertonsicini il segreto della suo lungo e costante successo professionale, era quasi una questione di vita e di morte: era in ballo la sua promozione a redattore capo. Il giornalista era pronto a ricorrere a mille e una gherminella del suo mestiere per ottenere il suo scopo.
Ma quale è, finalmente, il segreto che permette, al piccolo mediatore Pipino Bertonsicini, piccolo in tutto, ma grande nel suo lavoro, a non fallire un colpo nel settore della mediazione immobiliare?
Scommetto che ve lo state chiedendo anche voi, operatori di Immobilio...
Chiedetevelo per qualche ora ancora....