Ritengo urgente ed improrogabile regolamentare normativamente il praticantato dell’ aspirante agente immobiliare, sia per evitare eccessi e abusi (e abusivismo), sia per scongiurare l’irrealizzabilità pratica di un normale e utile apprendistato.
C’è il praticante legale? Si. Regolamentato per legge? Si.
C’è il praticante geometra? Si. Regolamentato per legge? Si.
C’è il praticante commercialista? Si. Regolamentato per legge? Si.
Non vedo perché la legge non possa regolamentare l’apprendista agente immobiliare.
In realtà, la legge n.39 del 1989, nell'integrazione del 2001, prevedeva l'istituzione del praticantato come metodo alternativo per accedere alla professione di agente immobiliare ma quella parte della legge è rimasta lettera morta.
Non capisco questo ritardo biblico nell'attuazione integrale di una disciplina seria e possibile a favore di chi vuol imparare davvero sul campo il mestiere del mediatore. Il praticantato come la figura mitologica dell' Araba Fenice: c'è, ma allo stesso tempo, non c'è.
A qualcuno sta bene questa anarchia?
Questa speciosa mutilizione di parte della legislazione che regola il settore dell’intermediazione immobiliare?
E a chi?
A quelli che sino ad oggi organizzano dei corsi di formazione dalla qualità piuttosto dubbia?
A quelli che nella propria agenzia impiegano tutt'una serie di "galoppini incravattati", senza dover rendere conto a nessuno e senza assumersi precise responsabilità in merito?
Non sarebbe magnifico e trasparente prevedere una formazione professionale completa, adottando una formula di avviamento alla professione di mediatore comprensiva di teoria (corso professionale) e di pratica sul campo di battaglia (tirocinio obbligatorio di durata annuale)?
C’è il praticante legale? Si. Regolamentato per legge? Si.
C’è il praticante geometra? Si. Regolamentato per legge? Si.
C’è il praticante commercialista? Si. Regolamentato per legge? Si.
Non vedo perché la legge non possa regolamentare l’apprendista agente immobiliare.
In realtà, la legge n.39 del 1989, nell'integrazione del 2001, prevedeva l'istituzione del praticantato come metodo alternativo per accedere alla professione di agente immobiliare ma quella parte della legge è rimasta lettera morta.
Non capisco questo ritardo biblico nell'attuazione integrale di una disciplina seria e possibile a favore di chi vuol imparare davvero sul campo il mestiere del mediatore. Il praticantato come la figura mitologica dell' Araba Fenice: c'è, ma allo stesso tempo, non c'è.
A qualcuno sta bene questa anarchia?
Questa speciosa mutilizione di parte della legislazione che regola il settore dell’intermediazione immobiliare?
E a chi?
A quelli che sino ad oggi organizzano dei corsi di formazione dalla qualità piuttosto dubbia?
A quelli che nella propria agenzia impiegano tutt'una serie di "galoppini incravattati", senza dover rendere conto a nessuno e senza assumersi precise responsabilità in merito?
Non sarebbe magnifico e trasparente prevedere una formazione professionale completa, adottando una formula di avviamento alla professione di mediatore comprensiva di teoria (corso professionale) e di pratica sul campo di battaglia (tirocinio obbligatorio di durata annuale)?