jared85

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Ciao a tutti,
tra qualche giorno farò il compromesso per l'acquisto di una casa nella cui proposta è stato stabilito un prezzo comprensivo di arredamenti. L'elenco dell'arredo è stato stilato dettagliatamente e firmato sia da me che dal venditore, con l'indicazione che il valore del mobilio verrà stabilito il giorno del compromesso (sono state aggiunte delle cose che inizialmente non erano comprese).
Fin qui tutto bene, se non fosse che oggi mi chiama la notaia e quando le spiego questa cosa mi dice che se viene inserito nel compromesso il valore dell'immobile e quello degli arredi separati mi toccherà pagare il 22% sul valore dichiarato dell'arredamento.
La domanda è la seguente: nella proposta il prezzo era fatto e finito comprensivo di arredamenti, queste tasse relative agli arredamenti sono a carico mio o posso appellarmi?
Spero di essermi spiegato, grazie a tutti.
 

Slartibartfast

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Il 22% non lo so, mi sembra sospettosamente uguale all'IVA, magari il notaio non ha capito bene la situazione, potrebbe però darsi che l'agenzia delle entrate decida che si tratta di due contratti e non di uno e ti chieda ulteriori 200 euro di tasse fisse per registrare la vendita dei mobili. non so se poi c'è anche tassazione sui mobili stessi ma non mi stupirei. I vampiri hanno sempre sete
 

francesca63

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Non capisco perché dovresti pagare IVA su arredi usati da privato ( come mi è parso di capire non compri da impresa).
Però non capisco nemmeno che bisogno ci sia di differenziare il prezzo immobile/mobili; se siete d'accordo su tutto, lascia nel contratto preliminare un prezzo complessivo , scrivendo che nella vendita sono compresi gli arredi, mentre l'elenco e il prezzo dei mobili li lasciate in una scrittura privata a parte.
 

Umberto Granducato

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La domanda è la seguente: nella proposta il prezzo era fatto e finito comprensivo di arredamenti, queste tasse relative agli arredamenti sono a carico mio o posso appellarmi?
Direi che sono a carico tuo, ma la notaia ha ragione. Mi è già successo: scindere sempre i valori e per gli arredi fai una scrittura privata a parte
 

jared85

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Intanto grazie a tutti per le risposte. Sulla tassazione al 22% anche io sono scettico, forse ho capito male io o forse ha capito male la notaia. Lo accerterò.
Il venditore deve fare questa dichiarazione per detrarre il valore dei mobili dalle tasse che andrà a pagare dato che rivende l'immobile dopo averlo ristrutturato e prima dei famosi 5 anni. Io non ero a conoscenza di questa cosa, infatti in fase di proposta mi sono premurato di accertare che fosse specificato il mobilio che avrebbe lasciato e nulla più. Da parte sua il venditore non mi ha detto che avrebbe fatto questa dichiarazione in sede notarile, è una cosa che mi è stata comunicata al momento della scrittura definitiva dell'elenco dei mobili ma, ripeto, per mia ignoranza non ho dato peso alla cosa. Mi pare di capire che non ho molta scelta e dovrò pagare queste tasse sul mobilio.
 

francesca63

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Il venditore deve fare questa dichiarazione per detrarre il valore dei mobili dalle tasse che andrà a pagare dato che rivende l'immobile dopo averlo ristrutturato e prima dei famosi 5 anni.
Non mi risulta che le spese di mobilio siano tra quelle considerabili nei costi di acquisto per il calcolo delle plusvalenze, a meno che siano arredi fissi in muratura.
Approfondisci prima di pagare.
Ma a quanto ammonterebbe il prezzo convenuto per l'arredamento ?
 

jared85

Nuovo Iscritto
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Infatti credo di aver capito male io riguardo l'IVA. Da quello che ho capito il venditore, scalando il valore degli arredi, ridurrebbe l'imponibile su cui pagare le tasse dato che ha rivenduto la casa nei 5 anni dall'acquisto. Es. totale compravendita 250000 di cui 20000 di mobili. Così facendo pagherebbe tasse solo sui 230000 relativi all'immobile.
 

francesca63

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Privato Cittadino
Da quello che ho capito il venditore, scalando il valore degli arredi, ridurrebbe l'imponibile su cui pagare le tasse dato che ha rivenduto la casa nei 5 anni dall'acquisto
Si , ti eri già spiegato bene.
Ma non credo che l'acquisto dei mobili possa andre a ridurre le plusvalenze.
Hai parlato di questo con il notaio ?
L'hai scelto tu ?

L'esempio che hai fatto invece è errato, perché le imposte che dovrebbe pagare per aver venduto prima dei 5 anni sono calcolate sulle plusvalenze, cioè la differenza tra costo di acquisto e prezzo di rivendita, non sul costo dell'immobile.
Esempio; compro a 250, con spese di acquisto 20 , e rivendo a 300.
Le plusvalenze tassate sono 300-250-20= 30 quindi si paga imposta su 30.
Ma nelle spese di acquisto si contano solo determinate spese; le spese notarili, le imposte di acquisto, l'eventuale provvigione, le spese di ristrutturazione .
Ma non, ad esempio, spese di condominio, mobili o bollette.
 
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Umberto Granducato

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Mai visto ne sentito di compravendite in cui si è dovuta pagare IVA per gli arredi... ma poi a che pro indicare il valore degli arredi?
se è IVA non lo so e non conosco nemmeno il quantum, però l'Ade può chiedere di tassarli. Riferito da un notaio.
Le spese relative ai mobili non possono abbassare l'imponibile. Meglio fare una scrittura a parte per i mobili
 

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