Ciao a tutti, primo messaggio nel forum e situazione molto ingarbugliata. Vediamo se riesco a spiegarmi.
Mi scuso in anticipo per eventuali castronerie ma sono proprio inesperto dell'argomento.
Una decina di anni fa mio padre (divorziato) decide con lodevole gesto di aiutare me e mio fratello per sistemare le nostre rispettive famiglie in case definitive. Mi lascia il bellissimo appartamento dove viveva e si trasferisce in un appartamento più piccolo. Aiuta mio fratello e sua moglie ad acquistare un appartamento e per pareggiare i valori intesta a mio fratello un ulteriore piccolo appartamento.
La divisione è equa però per evitare ulteriori tasse decidiamo di non fare il passaggio di proprietà e di fare un semplice comodato gratuito sull'appartamento dato a me e alla mia famiglia (moglie e due figli).
Due anni fa un incendio danneggia gravemente l'appartamento. Prendo una casa in affitto e inizio una battaglia legale (che andrà avanti per chissà quanti anni) per avere un rimborso dai responsabili (impresa edile che stava facendo lavori sul tetto). Decido in ogni caso di ristrutturare subito la casa buttando tutte le mie risorse (acceso un mutuo ventennale) nei lavori. La casa viene meglio di prima e finalmente riesco a tornare a viverci.
Ma è sempre ufficialmente di proprietà di mio padre che per adesso gode di ottima salute ma l'incubo che possa tra qualche anno compiere qualche gesto sconsiderato (tipo sposare una badante in letto di morte) comincia ad assillarmi. Per completare il quadro bisogna specificare che la casa è vincolata e c'è una prelazione dello belle arti sui passaggi di proprietà.
Vorrei evitare la donazione perchè mi sembra una follia con l'attuale legislazione e vorrei assolutamente fare le cose in modo corretto per evitare accertamenti solo che le risorse finanziarie sono a terra per via dei lavori.
Quindi un po' di domande:
1) La prelazione delle belle arti viene mai esercitata?
2) Posso inserire nel pagamento dell'immobile il mutuo che sto pagando per tutti i lavori di ripristino? (praticamente far risultare che mio padre mi ha venduto la casa quando era "bruciata")
3) Il valore catastale è 240.000. A che prezzo conviene fissare la vendita per evitare accertamenti?
4) Si può eventualmente inserire nell'atto un pagamento dilazionato?
5) Sarebbe possibile fare una operazione del tipo: mio padre mi dona dei soldi e io con i soldi compro la casa?
Grazie in anticipo per ogni consiglio e suggerimento.
Mi scuso in anticipo per eventuali castronerie ma sono proprio inesperto dell'argomento.
Una decina di anni fa mio padre (divorziato) decide con lodevole gesto di aiutare me e mio fratello per sistemare le nostre rispettive famiglie in case definitive. Mi lascia il bellissimo appartamento dove viveva e si trasferisce in un appartamento più piccolo. Aiuta mio fratello e sua moglie ad acquistare un appartamento e per pareggiare i valori intesta a mio fratello un ulteriore piccolo appartamento.
La divisione è equa però per evitare ulteriori tasse decidiamo di non fare il passaggio di proprietà e di fare un semplice comodato gratuito sull'appartamento dato a me e alla mia famiglia (moglie e due figli).
Due anni fa un incendio danneggia gravemente l'appartamento. Prendo una casa in affitto e inizio una battaglia legale (che andrà avanti per chissà quanti anni) per avere un rimborso dai responsabili (impresa edile che stava facendo lavori sul tetto). Decido in ogni caso di ristrutturare subito la casa buttando tutte le mie risorse (acceso un mutuo ventennale) nei lavori. La casa viene meglio di prima e finalmente riesco a tornare a viverci.
Ma è sempre ufficialmente di proprietà di mio padre che per adesso gode di ottima salute ma l'incubo che possa tra qualche anno compiere qualche gesto sconsiderato (tipo sposare una badante in letto di morte) comincia ad assillarmi. Per completare il quadro bisogna specificare che la casa è vincolata e c'è una prelazione dello belle arti sui passaggi di proprietà.
Vorrei evitare la donazione perchè mi sembra una follia con l'attuale legislazione e vorrei assolutamente fare le cose in modo corretto per evitare accertamenti solo che le risorse finanziarie sono a terra per via dei lavori.
Quindi un po' di domande:
1) La prelazione delle belle arti viene mai esercitata?
2) Posso inserire nel pagamento dell'immobile il mutuo che sto pagando per tutti i lavori di ripristino? (praticamente far risultare che mio padre mi ha venduto la casa quando era "bruciata")
3) Il valore catastale è 240.000. A che prezzo conviene fissare la vendita per evitare accertamenti?
4) Si può eventualmente inserire nell'atto un pagamento dilazionato?
5) Sarebbe possibile fare una operazione del tipo: mio padre mi dona dei soldi e io con i soldi compro la casa?
Grazie in anticipo per ogni consiglio e suggerimento.