Nel 2001 ha acquistato un appartamento sito in un Condominio edificato
nel '63. L'immobile - così come riportato anche nel rogito notarile - e' posto al piano dei locali deposito ovverosia al piano cantinato, ed è riportato nel N.C.E.U. con categoria catastale A/2.
In sede d'acquisto, ho presentato regolare DIA, cui è seguito dopo i 30gg la ristrutturazione dell'immobile.
Oggi scopro, casualmente, che esiste una difformità tra l'accatastamento e quanto riportato al Comune (servizio edilizia privata), ove, da progetto, il mio appartamento risulta tuttora evidenziato come locale cantinato.
Posso cortesemente sapere se tale difformità deve essere sanata, e in caso positivo, se è possibile aderire all'attuale condono in scad. al 31/12 p.v.?
Quali rischi corro, posto che l'acquisto è stato fatto in totale buona fede.
Occorre in ogni modo considerare, che nel 2001 ho presentato al Comune la DIA, alla quale lo stesso Ufficio Tecnico non ha fatto alcuna obiezione
ne', sui lavori da effettuarsi ne', sulla natura dell'immobile (locale o
appartamento), legittimando di fatto, lo stato dello stesso.
nel '63. L'immobile - così come riportato anche nel rogito notarile - e' posto al piano dei locali deposito ovverosia al piano cantinato, ed è riportato nel N.C.E.U. con categoria catastale A/2.
In sede d'acquisto, ho presentato regolare DIA, cui è seguito dopo i 30gg la ristrutturazione dell'immobile.
Oggi scopro, casualmente, che esiste una difformità tra l'accatastamento e quanto riportato al Comune (servizio edilizia privata), ove, da progetto, il mio appartamento risulta tuttora evidenziato come locale cantinato.
Posso cortesemente sapere se tale difformità deve essere sanata, e in caso positivo, se è possibile aderire all'attuale condono in scad. al 31/12 p.v.?
Quali rischi corro, posto che l'acquisto è stato fatto in totale buona fede.
Occorre in ogni modo considerare, che nel 2001 ho presentato al Comune la DIA, alla quale lo stesso Ufficio Tecnico non ha fatto alcuna obiezione
ne', sui lavori da effettuarsi ne', sulla natura dell'immobile (locale o
appartamento), legittimando di fatto, lo stato dello stesso.