Luther

Membro Attivo
Privato Cittadino
Alla vostra competente attenzione, ecco la situazione per la quale chiedo consiglio.
Appartamento in cittadina ligure, condominio anni '50, primo piano con barriere architettoniche, contesto medio, non di lusso certamente ma ben abitato.
Un km dalle spiagge, negozi, locali e dal centro, in prossimità di grande ospedale, quartiere ben abitato, servizi pubblici (bus) prossimi all'abitazione.
Due bei terrazzi vista mare (un pezzetto va, fra gli altri condomini) ampi e ben sfruttabili, appartamento senza manutenzione da decenni, impianti vetusti, spazi interni da razionalizzare, bellissimo pavimento che si potrebbe mantenere usando l'altezza attuale dei vani per spazi tecnici ribassando soffitti.

Io e la mia compagna abbiamo disponibilità di altra abitazione al mare, e non impellenti (speremmu ben a picaggetta) necessità economiche.

A ristrutturazione completa e locazione

B ristrutturazione leggera (impianti a norma e pittura ai muri) e locazione

C vendita "as is" di tutta la baracca

altre ed eventuali

Io avrei già ben deciso ma la proprietaria è la mia compagna, che è ancora incerta.

Abbiamo la valutazione di un'agenzia, il mercato in zona non sembrava dinamicissimo, almeno ai tempi della valutazione, una ventina di mesi fa.

Gradito il vostro punto di vista.
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Per fornire una risposta completa e "mirata" servirebbero altre informazioni, tipo: località precisa in cui si trova l'immobile, eventuali investimenti alternativi e/o acquisti da affrontare in caso di vendita, ecc....

Tuttavia consiglierei la vendita solamente in caso di necessità di liquidità e/o per altro "investimento".
Diversamente vendere per poi depositare i soldi in banca, specialmente al momento attuale, sarebbe una pessima scelta.

Diversamente consiglierei la locazione, avvalendosi dell'opzione B che offrirà il massimo realizzo a fronte del "minimo della spesa" (rapporto spesa/resa).
Ovviamente; messa a norma degli impianti, tinteggiatura, sostituzione sanitari e rubinetterie, manutenzioni varie.

L'opzione A permetterebbe di poter realizzare "forse" qualcosa in più a livello di canone e di poter "scremare o selezionare" meglio i potenziali inquilini, ovvero "mirare" ad un profilo migliore (ammesso che l'immobile sia ben posizionato, in un contesto condominiale decoroso e in una zona servita).
Diversamente, avrete costi elevati per una ristrutturazione totale e completa che non sarà direttamente proporzionata e/o sostenuta dal canone percepito (ovvero non sarebbe un gran investimento in termini di resa).

Senza contare il rischio che l'immobile venga poi consegnato al termine della locazione in pessime condizioni.
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Alla vostra competente attenzione, ecco la situazione per la quale chiedo consiglio.
Appartamento in cittadina ligure, condominio anni '50, primo piano con barriere architettoniche, contesto medio, non di lusso certamente ma ben abitato.
Un km dalle spiagge, negozi, locali e dal centro, in prossimità di grande ospedale, quartiere ben abitato, servizi pubblici (bus) prossimi all'abitazione.
Due bei terrazzi vista mare (un pezzetto va, fra gli altri condomini) ampi e ben sfruttabili, appartamento senza manutenzione da decenni, impianti vetusti, spazi interni da razionalizzare, bellissimo pavimento che si potrebbe mantenere usando l'altezza attuale dei vani per spazi tecnici ribassando soffitti.

Io e la mia compagna abbiamo disponibilità di altra abitazione al mare, e non impellenti (speremmu ben a picaggetta) necessità economiche.

A ristrutturazione completa e locazione

B ristrutturazione leggera (impianti a norma e pittura ai muri) e locazione

C vendita "as is" di tutta la baracca

altre ed eventuali

Io avrei già ben deciso ma la proprietaria è la mia compagna, che è ancora incerta.

Abbiamo la valutazione di un'agenzia, il mercato in zona non sembrava dinamicissimo, almeno ai tempi della valutazione, una ventina di mesi fa.

Gradito il vostro punto di vista.
Ti faccio un solo appunto sul "ben abitato"....poi quando i ben abitatori lasceranno gli appartamenti a favore di terzi (fra 1 giorno, 1 mese, 1 anno, o più) magari i nuovi abitatori potrebbero non essere più così "ben abitatori" considerando che da quello che descrivi si capisce che non è un posto da "fighetti"
Io venderei...poi compri qualcos'altro che sia più recente con giovani abitatori ben "referenziati"
 

MauroScherlin

Membro Assiduo
Professionista
Vendita e investimento del ricavato nel miglioramento/ristrutturazione appartamenti già di proprietà o altra soluzione indipendente. Il condominio genera comunque costi e in molti casi problemi, inoltre la ristrutturazione sarebbe dell'appartamento e non del condominio.
 

il_dalfo

Membro Senior
Professionista
Se l'intenzione è tenerlo disponibile, può valer la pena l'impegno di una ristrutturazione per le locazioni brevi (si può dare in gestione a professionisti del settore). Le entrate nella stagione buona saranno più che sufficienti a coprire le spese di gestione, le spese condominiali ordinarie, le imposte sull'immobile e anche per togliersi qualche sfizio di tanto in tanto (una volta coperti i costi dei lavori)

In alternativa, si può venderlo nello stato di fatto (fate dare almeno una tinteggiata). Coi denari incassati potete:

- acquistare un oggetto di dimensioni più contenute ma già sistemato (non per forza nuovo) da mettere a reddito (lungo o breve periodo sta a voi la scelta in base al posto ed all'impegno dedicabile).

- tenerli in tasca e spenderli negli anni per villeggiature comode
 

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