MINO57

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Privato Cittadino
Buonasera,
descrivo la seguente situazione:
- soggetti A e B (marito e moglie in counione dei beni) C (figlio di A e B)
"A" è proprietario di un appartamento in proprietà esclusiva per eredità nel Comune X
"B" ha acquistato nel 1999 un appartamento (non ricadente nella comunione con esplicito riferimento in atto) con un mutuo bancario (oggi estinto) avvalendosi delle agevolazioni 1° casa nel Comune X (questa casa è assegnata in comodato d'uso gratuito ai genitori di B)
"A+B" sono proprietari in comunione dei beni del 50% (complessivo) di un appartamento a disposizione familiare (l'altro 50% è dei germani di "B") nel Comune Y (acquisto del 1989)
"C" (non ha nessuna quota di proprieta' ed è celibe) dovrebbe acquistare dal costruttore un appartamento nel Comune di Milano in edilizia convenzionata. In questo appartamento "C" fisserà la residenza.
La Banca che dovrebbe erogare il mutuo chiede che l'appartamento venga intestato ad "A+C" (padre e figlio) rispettivamente per il 20% e l'80%.
Il mutuo verrebbe intestato ad "A+C".
***************
domande:
1) quale sarà l'aliquota IVA per la compravendita?
2) quali saranno gli oneri di registrazione degli atti (mutuo e compravendita)?
3) tali oneri saranno diversi rispetto ad un acquisto esclusivo di "C"?
4) tenuto conto dell'attuale regime fiscale cosa graverebbe su "A" per la quota del 20% come seconda casa?
5) trattandosi di edilizia convenzionata nel Comune di Milano ci sono difficoltà/ostacoli nell'operazione?
6) i contratti di allacciamento potranno essere stipulati da "C" ed essere regolati alle condizioni di abitazione principale?
7) ci potrebbero essere altri risvolti in tale operazione?
Ringrazio molto per l'attenzione che verrà prestata ai quesiti e per le risposte che mi perverranno.
 

elisabettam

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buonasera,
descrivo la seguente situazione:
- soggetti A e B (marito e moglie in counione dei beni) C (figlio di A e B)
"A" è proprietario di un appartamento in proprietà esclusiva per eredità nel Comune X
"B" ha acquistato nel 1999 un appartamento (non ricadente nella comunione con esplicito riferimento in atto) con un mutuo bancario (oggi estinto) avvalendosi delle agevolazioni 1° casa nel Comune X (questa casa è assegnata in comodato d'uso gratuito ai genitori di B)
"A+B" sono proprietari in comunione dei beni del 50% (complessivo) di un appartamento a disposizione familiare (l'altro 50% è dei germani di "B") nel Comune Y (acquisto del 1989)
"C" (non ha nessuna quota di proprieta' ed è celibe) dovrebbe acquistare dal costruttore un appartamento nel Comune di Milano in edilizia convenzionata. In questo appartamento "C" fisserà la residenza.
La Banca che dovrebbe erogare il mutuo chiede che l'appartamento venga intestato ad "A+C" (padre e figlio) rispettivamente per il 20% e l'80%.
Il mutuo verrebbe intestato ad "A+C".
***************
domande:
1) quale sarà l'aliquota IVA per la compravendita?
2) quali saranno gli oneri di registrazione degli atti (mutuo e compravendita)?
3) tali oneri saranno diversi rispetto ad un acquisto esclusivo di "C"?
4) tenuto conto dell'attuale regime fiscale cosa graverebbe su "A" per la quota del 20% come seconda casa?
5) trattandosi di edilizia convenzionata nel Comune di Milano ci sono difficoltà/ostacoli nell'operazione?
6) i contratti di allacciamento potranno essere stipulati da "C" ed essere regolati alle condizioni di abitazione principale?
7) ci potrebbero essere altri risvolti in tale operazione?
Ringrazio molto per l'attenzione che verrà prestata ai quesiti e per le risposte che mi perverranno.
di solito l'edilizia convenzionata è riservata a chi acquista prima casa
 

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