Mimi

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Salve, espongo brevemente i fatti. Fino al 1967 o pressa poco tale date, le ferrovie dello stato appartenevano al "Ministero dei Trasporti e dell'Avviazione civile - Ferrovie dello Stato", da sempre le ferrovie sui propri territori faceva quello che voleva senza dare conto al comune in cui si trovava quel territorio, successivamente a tale data, non essendo più le ferrovie nel ministero dei Trasporti doveva osservare anchessa le leggi vigenti per la costruzione dei propri edifici. Ormai sono anni che le Ferrovie stanno dismettendo i propri immobili, ed in riferimento ad una legge (mi sembra ricordare del 1968) mi è stato detto che è possibile rogitare basta che l'immobile rientri in questa legge e che il Notaio la cita nell'atto.
Fin qua sembra tutto OK, ma il Tecnico del comune mi ha detto che anche che è possibile la vendita riferita a quella legge, però prima le ferrovie dovrebbero sistemare la situazione con il comune, altrimenti appena questo immobile passerà di proprietà, il comune richiederà al nuovo proprietario di sistemare la situazione.
L'immobile in questione è registrato al Catasto ma completamente sconosciuto al comune anche se il comune conosce molto bene la situazione, fino al 2000 eravamo pressapoco 5.000 abitanti, adesso con la cementificazione selvaggia siamo circa 11.000.

Se l'immobile venisse acquistato in questa situazione, il nuovo proprietario a quali "Grattacapi" andrebbe incontro?
Cosa dovrà fare per mettersi in regola con il Comune?
Ma soprattutto la spesa per regolazizzare il tutto con il comune sarebbe molto onerosa?
L'immobile in questione risulta essere costruito inizio anni 40 e successivamente modificato inizio anni 50.
Grazie a tutti
 

SALVES

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Ciao Mimi
A cosa si riferisce il tecnico comunale?

il Tecnico del comune mi ha detto che anche che è possibile la vendita riferita a quella legge, però prima le ferrovie dovrebbero sistemare la situazione con il comune, altrimenti appena questo immobile passerà di proprietà, il comune richiederà al nuovo proprietario di sistemare la situazione.

Ciao salves
 

Mimi

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Ciao Salves,
Sinceramente ci stò capendo poco o niente, ogni persona che ho contattato a riguardo dice la sua smentendo categorigamente quello che dicono gli altri.
- Il Tecnico del comune oltre a farmi prendere visione dei registri (tre giorni di santa visione) arrivando fino al 1940 mi sembra di ricordare, non risulta nulla per quell'immobile, mentre risulta altro immobile sempre delle Ferrovie ma su territorio comunale.
- Con il foglio del catasto (Foglio, particella, ecc. ecc) lo stesso tecnico mi ha fatto constatare che al comune non risulta essere presente sul territorio quell'immobile,
_ Inoltre mi ha fatto anche visionare una mappa (sia una vecchia che l'attuale cioè quella recentissima) dove effettivamente ho poturo constatare la presenza di altri manufatti (edifici) nelle vicinanze di quell'immobile ma nella specifica zona, cioè territorio delle Ferrovie, tra l'altro molto evidente dato che oltre all'edificio della Stazione risultano essere presenti altri 2 immobili delle ferrovie, non vi è la presenza di questo immobile che stà dismettendo.
In conclusione il tecnico del comune mi ha detto che non essendoci richieste di condono o di altra regolarizzazione dovrei poi io, a mie spese regolarizzare il tutto.
Le ferrovie dicono che quel tecnico del comune è un'incompetente, e mi dice che è incompetente anche l'altra persona a cui ho chiesto consiglio (un geometra a cui mi sono rivolto).
Cosa dovrei fare per essere certo che dopo l'acquisto dell'immobile non devo tirare fuori altri soldi per regolalizzare il tutto?
Grazie.
 

SALVES

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Visto che è così allora fatti suggerire dall'interlocutore delle ferrovie del perche gli altri sono incompetenti e vedi cosa ti dice.
Non avendo possibilità ne di vedere i luoghi ne gli atti posso dirti solo che se tali edifici furono realizzati dall'ente statale, il quale non ha gli stessi obblighi nei confronti degli enti locali così come li ha un cittadino, come previsto dall'art. 29 della legge 1150/42, e che tali edifici sono stati realizzari forse prima dell'entrata in vigore della legge 1150/42, la rgolarizzazione di tali manufatti dovrebbe essere solo formale senza spese dovute a oblazioni varie per sanatoria e oneri concessori per il comune, in quanto tali edifici avrebbero la conformità.
Ciao salves
 

Mimi

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la rgolarizzazione di tali manufatti dovrebbe essere solo formale senza spese dovute a oblazioni varie per sanatoria e oneri concessori per il comune, in quanto tali edifici avrebbero la conformità.

Sottolineo ed evidenzio quanto scritto da Salves in quanto tali edifici avrebbero la conformità

La conformità ? tutto da vedere e da stabilire, troppe cose che secondo me non rispettano la normativa, come ad esempio scarico fognario non allacciato al quello comunale ma..... "all'aria aperta" le acque nere della fossa biologica risalente ad oltre 40 anni fà.
L'nterlocutore delle Ferrovie ..... un emerito incompetente, messo li in quell'ufficio circa 10 anni fà poichè divenuto fisicamente inidoneo alle mansioni per cui era stato assunto.
Dato che sapeva solo dare dell'incompetente a gli altri senza darne motivazione, allora tramite raccomandata, anche per bloccare il termine di scadenza, gli ho scritto che per poter accettare o rifiutare la loro proposta di vendita, dovevo essere messo in condizioni di sapere esattamente come stavano i fatti e che quindi mi pervenissero delucidazioni e chiarimenti su problematiche a me poco chiare e gli ho elencato gli 8 punti che mi devono chiarire.
Sono trascorsi 15 mesi....... silenzio assoluto.
Non so cosa devo fare, ecco perche stò cercando suggerimenti e delucidazioni tramite gli esperti di Immobilio.
 

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Salve, espongo brevemente i fatti. Fino al 1967 o pressa poco tale date, le ferrovie dello stato appartenevano al "Ministero dei Trasporti e dell'Avviazione civile - Ferrovie dello Stato", da sempre le ferrovie sui propri territori faceva quello che voleva senza dare conto al comune in cui si trovava quel territorio, successivamente a tale data, non essendo più le ferrovie nel ministero dei Trasporti doveva osservare anchessa le leggi vigenti per la costruzione dei propri edifici
Ciao Mimi, penso che bisogna capire sulla base di quale normativa le Ferrovie avevano titolo per edificare senza render conto al Comune.
Concordo sul fatto che successivamente al distacco delle Ferrovie dal Ministero questo sia soggetto alle norme dei "comuni mortali" ...... ma se :"Il Colosseo" (permettimi l'esempio) é stato costruito senza licenza perché la legge dell'epoca non la prevedeva non vedo come oggi si possa pretendere una licenza o quant'altro.
A parte l'esempio, successivamente alla data del 1967 (come mi dici) si applicherà la nuova normativa , la norma non ritengo abbia effetto retroattivo se non espressamente detto.
 

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Ormai sono anni che le Ferrovie stanno dismettendo i propri immobili, ed in riferimento ad una legge (mi sembra ricordare del 1968) mi è stato detto che è possibile rogitare basta che l'immobile rientri in questa legge e che il Notaio la cita nell'atto
Se fanno riferimento alla dichiarazione in atto del venditore che l'immobile é stato "edificato in epoca antecedente al 1967" , si é vero, se non ricordo male la prevede la 47/85 e ritengo nessun Notaio te la contesterà.
 

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Fin qua sembra tutto OK, ma il Tecnico del comune mi ha detto che anche che è possibile la vendita riferita a quella legge, però prima le ferrovie dovrebbero sistemare la situazione con il comune, altrimenti appena questo immobile passerà di proprietà, il comune richiederà al nuovo proprietario di sistemare la situazione.
Sarebbe interessante sapere dal "Tecnico" qual'é la situazione da sistemare , in termini concreti quali documenti ??? quali costi ??? , perché le irregolarità non le contestano alle Ferrovie ?
 

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L'immobile in questione è registrato al Catasto ma completamente sconosciuto al comune[/B] anche se il comune conosce molto bene la situazione.
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Re: Ci sono molti immobili di cui non si trova documentazione negli archivi comunali ma con accatastamento, il fatto che sia accatastato é importante per risalire alla storia del fabbricato, basta arrivare al primo accatastamento, magari ci sono riferimenti che aiutano a comprendere meglio la situazione.
 

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Se l'immobile venisse acquistato in questa situazione, il nuovo proprietario a quali "Grattacapi" andrebbe incontro?
Cosa dovrà fare per mettersi in regola con il Comune? Ma soprattutto la spesa per regolazizzare il tutto con il comune sarebbe molto onerosa?
L'immobile in questione risulta essere costruito inizio anni 40 e successivamente modificato inizio anni 50.
Prima di acquistare é bene avere chiara la situazione per evitare brutte sorprese, non é possibile prevedere i grattacapi se non si conosce l'intera documentazione quindi analizzare i rischi. Per quanto riguarda la spesa per l'eventuale regolarizzazione é necessario capire cosa il Comune richiede e se ha ragione nel richiedere.
Il fatto che l'immobile sia stato edificato all'inizio degli anni 40 é a mio avviso positivo ai fini della regolarità urbanistica, salvo regolamenti edilizi dell'epoca, in quanto le norme erano meno limitative rispetto ad oggi.
Facendo una ricerca minuziosa presso la conservatoria dei registri immobiliari si possono trovare informazioni dai vari atti che aiutano a capire quale fosse la prassi dell'epoca, ma il rischio é di trovare moltissimi, troppi atti da controllare.
 

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