[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Vi segnalo un altro articolo molto interessante pubblicato oggi da Pelliccioli su Newsletter QI agency.
Silvana
Immobili pubblici. E gli agenti dove sono?[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Guglielmo Pelliccioli | Italia[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Le recenti polemiche sulla gestione degli immobili del Pio Albergo Trivulzio a Milano e di altri enti dotati di ingenti asset ha scatenato l’ennesima polemica di affittopoli.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Puntualmente e diffusamente sul territorio italiano si verificano simili episodi di malagestio.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]A voler essere candidi come la neve, e quindi a non pensar male, un dubbio almeno viene: ma chi saranno questi amministratori, uomini esperti di mercato immobiliare? professionisti esperti nel real estate? Gente insomma di indubbia competenza?
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Ovviamente la domanda è retorica perché sappiamo bene che i soggetti in questione sono tutto fuorchè manager con competenze immobiliari.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Così come &eg rave; retorico il retro pensiero se a fianco di questi amministratori vi siano consulenti di alto profilo immobiliare.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Ma allora come è possibile che patrimoni di centinai, addirittura migliaia, di appartamenti vengano lasciati in balia della discrezionalità e dell’inesperienza di dirigenti impreparati alla bisogna.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Il danno che ne deriva è enorme e trasversale: per gli enti stessi, per la comunità a cui beneficio i ricavi di questi beni devono andare, al mercato per le distorsioni che crea.[/FONT]
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Pare che di tutto questo nessuno se ne renda conto.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Dico nessuno degli amministratori dei suddetti enti. Nessuno di loro che ammetta le sue inadeguatezze ; in fondo non c’è nulla di male a non saper gestire un patrimonio così particolare e difficile come quello immobiliare.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Ma vivaddio l’ammetterlo non li fa decader e dal ruolo, anzi ne avvalla la correttezza professionale: probabilmente saranno bravissimi in altri aspetti del loro lavoro di condurre la complessa attività legata all’istituto loro affidato.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]E allora perchè questi signori non si sono sentiti così umili da chiedere aiuto? perché hanno preteso di gestire una cosa che per loro era nuova o quantomeno fuori dalle loro esperienze? Perché questa presunzione?
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Fin qui i fatti. Ma adesso vediamo anche il ragionamento. E’ ancora possibile andare avanti così? La nomina di un commissario certo non risolve il problema , semmai lo rimanda e lo complica. Cosa si può fare?
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Alcune cose sono possibili. Per esempio cominciare a fare una valutazione corretta di questi beni: l’impressione è che gli enti non sappiano bene a quanto ammonta il loro patrimonio immobiliare e quanto valga.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Soprattutto non sanno assolutamente come questo patrimonio si possa e si debba valorizzare. Un termine quest’ultimo che probabilmente non rientra nella loro educazione immobiliare. Valorizzare significa garantire a un certo patrimonio la possibilità di aumentarne la redditività e o il capitale. Tutto questo avviene gestendo i contratti di affitto, effettuando una manutenzione adeguata, rimodulando i contratti e le eventuali destinazioni d’uso. Più tante altre cose che solo un professionista esperto sa come fare.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Se invece si vuole vendere il bene in toto o in parte occorre attivare politiche di promozione in grado di assicurare la massima resa in termini di ricavi. Comunque vendere a prezzi di mercato, non sottocosto.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]C’è una grande disponibilità di soggetti in grado di effettuare questi servizi, società specializzate, professionisti, consulenti. Ma anche agenti immobiliari. Quante cose potrebbero fare glia genti immobiliari in situazioni come queste? Tantissime! Anche solo a livello di determinare i v alori, lo stato di conservazione degli immobili, le eventuali azioni promozionali. Ma soprattutto il valore vero degli immobili. Che poi è la cosa più importante.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Ora se è vero che la colpa dei cattivi amministratori è stata quella di ritenersi troppo bravi per chiedere aiuto, cosa hanno fatto gli agenti per proporsi in questo ruolo?
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Niente, assolutamente niente. Ancora una volta una grande occasione è andata sprecata. Così come sicuramente non approderà a nulla il sapere che in Italia il patrimonio immobiliare pubblico è la fetta più grossa del patrimonio esistente. Un business enorme da cui le agenzie sono totalmente escluse. Anche per colpa loro.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Certo non può essere il singolo signor Rossi a farsi avanti ma vivaddio esiste una categoria, un’associazione che dovrebbe interessarsi e interloquire con questi soggetti istituzionali.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Quando vedremo i presidenti nazionali prendere la loro borsa e andare a parla re con questa gente? Forse non spetta a loro mi verrà fatto osservare. Benissimo ma allora a chi tocca questo compito? Sarebbe gradita un risposta.[/FONT]
Silvana
Immobili pubblici. E gli agenti dove sono?[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Guglielmo Pelliccioli | Italia[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Le recenti polemiche sulla gestione degli immobili del Pio Albergo Trivulzio a Milano e di altri enti dotati di ingenti asset ha scatenato l’ennesima polemica di affittopoli.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Puntualmente e diffusamente sul territorio italiano si verificano simili episodi di malagestio.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]A voler essere candidi come la neve, e quindi a non pensar male, un dubbio almeno viene: ma chi saranno questi amministratori, uomini esperti di mercato immobiliare? professionisti esperti nel real estate? Gente insomma di indubbia competenza?
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Ovviamente la domanda è retorica perché sappiamo bene che i soggetti in questione sono tutto fuorchè manager con competenze immobiliari.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Così come &eg rave; retorico il retro pensiero se a fianco di questi amministratori vi siano consulenti di alto profilo immobiliare.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Ma allora come è possibile che patrimoni di centinai, addirittura migliaia, di appartamenti vengano lasciati in balia della discrezionalità e dell’inesperienza di dirigenti impreparati alla bisogna.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Il danno che ne deriva è enorme e trasversale: per gli enti stessi, per la comunità a cui beneficio i ricavi di questi beni devono andare, al mercato per le distorsioni che crea.[/FONT]
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Pare che di tutto questo nessuno se ne renda conto.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Dico nessuno degli amministratori dei suddetti enti. Nessuno di loro che ammetta le sue inadeguatezze ; in fondo non c’è nulla di male a non saper gestire un patrimonio così particolare e difficile come quello immobiliare.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Ma vivaddio l’ammetterlo non li fa decader e dal ruolo, anzi ne avvalla la correttezza professionale: probabilmente saranno bravissimi in altri aspetti del loro lavoro di condurre la complessa attività legata all’istituto loro affidato.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]E allora perchè questi signori non si sono sentiti così umili da chiedere aiuto? perché hanno preteso di gestire una cosa che per loro era nuova o quantomeno fuori dalle loro esperienze? Perché questa presunzione?
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Fin qui i fatti. Ma adesso vediamo anche il ragionamento. E’ ancora possibile andare avanti così? La nomina di un commissario certo non risolve il problema , semmai lo rimanda e lo complica. Cosa si può fare?
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Alcune cose sono possibili. Per esempio cominciare a fare una valutazione corretta di questi beni: l’impressione è che gli enti non sappiano bene a quanto ammonta il loro patrimonio immobiliare e quanto valga.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Soprattutto non sanno assolutamente come questo patrimonio si possa e si debba valorizzare. Un termine quest’ultimo che probabilmente non rientra nella loro educazione immobiliare. Valorizzare significa garantire a un certo patrimonio la possibilità di aumentarne la redditività e o il capitale. Tutto questo avviene gestendo i contratti di affitto, effettuando una manutenzione adeguata, rimodulando i contratti e le eventuali destinazioni d’uso. Più tante altre cose che solo un professionista esperto sa come fare.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Se invece si vuole vendere il bene in toto o in parte occorre attivare politiche di promozione in grado di assicurare la massima resa in termini di ricavi. Comunque vendere a prezzi di mercato, non sottocosto.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]C’è una grande disponibilità di soggetti in grado di effettuare questi servizi, società specializzate, professionisti, consulenti. Ma anche agenti immobiliari. Quante cose potrebbero fare glia genti immobiliari in situazioni come queste? Tantissime! Anche solo a livello di determinare i v alori, lo stato di conservazione degli immobili, le eventuali azioni promozionali. Ma soprattutto il valore vero degli immobili. Che poi è la cosa più importante.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Ora se è vero che la colpa dei cattivi amministratori è stata quella di ritenersi troppo bravi per chiedere aiuto, cosa hanno fatto gli agenti per proporsi in questo ruolo?
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Niente, assolutamente niente. Ancora una volta una grande occasione è andata sprecata. Così come sicuramente non approderà a nulla il sapere che in Italia il patrimonio immobiliare pubblico è la fetta più grossa del patrimonio esistente. Un business enorme da cui le agenzie sono totalmente escluse. Anche per colpa loro.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Certo non può essere il singolo signor Rossi a farsi avanti ma vivaddio esiste una categoria, un’associazione che dovrebbe interessarsi e interloquire con questi soggetti istituzionali.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Quando vedremo i presidenti nazionali prendere la loro borsa e andare a parla re con questa gente? Forse non spetta a loro mi verrà fatto osservare. Benissimo ma allora a chi tocca questo compito? Sarebbe gradita un risposta.[/FONT]