Titolo originale Immobiliare, vendite e prezzi in frenata nel 2009
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"Un 2009 di ribassi per i prezzi delle case": è la previsione di Gabetti, secondo cui "il settore immobiliare cederà circa il 6%", perchè «fino ad ora ha perso poco», spiega Guido Lodigiani, direttore dell'ufficio studi. Abbastanza stabile, invece, con un calo di circa il 3%, il mercato delle compravendite, «dopo le forti contrazioni subite negli scorsi anni, soprattutto nelle grandi città». Oltre a queste stime, lo studio anticipa alcuni dei fenomeni che animeranno il mercato il prossimo anno: sconti per le grandi metrature, problemi di abbondanza di nuove case nei centri più piccoli e, segnale positivo, l'incremento degli affitti.
Lo studio Gabetti presenta anche una divisione in base alle dimensioni della città che mostra come i centri medi e piccoli soffriranno di più il calo delle vendite (-4%) e la città medie avranno invece un calo minore del prezzo.
Per le due maggiori città italiane, la situazione è simile ma con indicatori invertiti: Milano terrà meglio sul versante prezzi (flessione del 5% contro 6%) mentre a Roma si dovrebbe avvertire meno il calo delle vendite, 2% contro 3 per cento.
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"Un 2009 di ribassi per i prezzi delle case": è la previsione di Gabetti, secondo cui "il settore immobiliare cederà circa il 6%", perchè «fino ad ora ha perso poco», spiega Guido Lodigiani, direttore dell'ufficio studi. Abbastanza stabile, invece, con un calo di circa il 3%, il mercato delle compravendite, «dopo le forti contrazioni subite negli scorsi anni, soprattutto nelle grandi città». Oltre a queste stime, lo studio anticipa alcuni dei fenomeni che animeranno il mercato il prossimo anno: sconti per le grandi metrature, problemi di abbondanza di nuove case nei centri più piccoli e, segnale positivo, l'incremento degli affitti.
Lo studio Gabetti presenta anche una divisione in base alle dimensioni della città che mostra come i centri medi e piccoli soffriranno di più il calo delle vendite (-4%) e la città medie avranno invece un calo minore del prezzo.
Per le due maggiori città italiane, la situazione è simile ma con indicatori invertiti: Milano terrà meglio sul versante prezzi (flessione del 5% contro 6%) mentre a Roma si dovrebbe avvertire meno il calo delle vendite, 2% contro 3 per cento.