Tento un pò di risposte: e cominciamo con alcuni punti fermi.
L'IMU, come l'ICI, si paga per l'anno corrente, nel caso il 2012.
La dichiarazione IRPEF attualmente è invece relativa ai redditi 2011.
IMU, si paga a fronte della rendita catastale
Irperf di u.i. locale si paga a fronte del reddito da locazione. (salvo affitti minimi)
La successione si apre al momento del decesso, non al momento della dichiarazione di successione.
Nel tuo caso, se non intendi rinunciare formalmente alla successione, sei tenuto ad agire in nome tuo dalla data del decesso, tenendo conto della percentuale di possesso che ti spetta. Se sei figlio unico evidentemente potrai indicare il 100%.
Quindi pagherai a nome tuo IMU dalla data di decesso: contando mesi interi se il possesso è > 15 gg.
Pagherai IMU per conto di tua madre per i mesi in cui era nel 2012 in vita (arrotondando sempre con la regola dei 15 gg)
Se accatastato A2 dovrai usare il moltiplicatore 160.
Ti aggiungo un ulteriore adempimento, visto che sono fresco di esperienza: dovrai presentare alla AdE il mod.69, per comunicare la variazione dei "danti causa" nel contratto in essere, che passerà a tuo nome: L'operazione è esente da tassa di registro (qualche AdE pare faccia pagare come cessione). Teoricamente dovresti farlo entro 30gg dal decesso: praticamente non sono previste sanzioni, potresti farlo in occasione della scadenza annuale, in modo da giustificare il pagamento dell'imposta di registro eseguita a tuo nome.
Circa l'abitudine di locare alloggi A2 uso uffcio credo proprio anch'io che non sei il solo. Ho mai capito il perchè, ma è certamente tollerato se si tratta di locazione: forse meno se ne fai un uso proprio come ufficio; forse perchè la locazione è una cessione comunque temporanea, e coem detto, almeno per l'IRPEF, il reddito è determinato dal canone e non dall'accatastamento.
Circa la citazione della circ. 26 sulla cedolare secca, ritengo tu abbia letto bene: vals55 non ha colto la differenza:
No capisco da cosa si possa dedurre che l'AdE tolleri l'uso di appartamenti A2 ad uso ufficio...dal fatto che abbia negato la cedolare secca ai soggetti non privati..?
Ti riferivi infatti alla circolare della cedolare che non tratta solo di esclusione dei soggetti non privati: ma anche di unità abitative locate per fini non abitativi (es. A2 uso ufficio)
Sul tema A2 e A10 sul forum si sono fatte infinite discussioni. Personalmente sono giunto alla conclusione che AdT ed AdE uusano due pesi e due misure.
La A. del Territorio direbbe chiaramente che occore fare la variazione per destinazione d'uso.
La A. delle Entrate sembra invece più possibilista.
Se mettiamo anche l'urbanistica, si può concludete che un A10 per diventare A2 deve avere specifici requisiti abitativi (es. Il bagno completo), e soprattutto rientrare nelle cubature assentite.
Passare invece da A2 ad A10, non trova molti ostacoli se l'immobile si trova in zona centrale o semicentrale a destinazione mista.