Beh....il prezzo di 100 immobili compravenduti è un dato notarile, storico, certo e quindi oggettivo....Ma il proprietario dell'immobile 101 che, secondo la media dei 100 immobili precedenti, dovrebbe vendere "oggettivamente" a 100.000 euro, accettando invece e subito 85.000 euro perché non ha tempo da perdere (e i motivi della fretta a noi non interessano) impone, con la sua scelta repentina, una variabile soggettiva e al ribasso all'andamento dei prezzi di mercato della sua zona...
Ma, perdonatemi, quanti dei prezzi di vendita delle 100 compravendite precedenti si sono formati oggettivamente avendo i venditori comparato in modo asettico e neutrale il prezzo della loro abitazioni con i valori immobiliari precedenti?
Ma vendere (e comprare) un immobile, con il relativo oneroso e costoso procedimento, non scatena tormenti, partecipazioni, sogni e speranze?
Non è che ogni compravendita continuamente modifica (e distorce) in modo soggettivo l’oggettività storica e notarile dei precedenti valori, anche loro d'altronde ottenuti in un conflitto di sentimenti contrapposti ma ugualmente soggettivi?