Salve a tutti i professionisti del settore immobiliare...ho un quesito(problema)da sottoporre alle Vostre attenzioni...cercherò di esser breve:
-Acquisto terreno con annesso quota indivisa di fabbricato semidiruto;
-compromesso non trascritto firmato luglio 2011, data rogito agosto 2011, termine essenziale a favore del venditore, versata caparra confirmatoria.
-l'atto non si puo fare per problemi al catasto del fabbricato e mi si chiede di aspettare per sistemare le carte, io acconsento visto che conosco il venditore, ma non si formalizza per iscritto nessuna data.
-io per benevolenza (e ingenuità) faccio ogni tanto solo qualche chiamata, ma mi si dice di aspettare e che se voglio il possesso per non lasciare abbandonato il terreno di versare un acconto.io acconsento e non formalizziamo la cosa però.
-muore il venditore( io ho sempre trattato con i figli)mi dicono che non c'è problema e che sono in dirittura d'arrivo.
-passano gli anni, e a dicembre 2014 mi convocano per dirmi che hanno loro una causa in corso e non possono vendere fino alla sentenza per problemi con l'eredità(mi chiedono di aspettare fino a febbraio 2015 e io do tale data come ultimatum)
-passa il tempo arriviamo ai primi di aprile e dico a uno dei fratelli di chiudere la cosa e di restituirmi le somme versate SENZA chiedere doppia caparra o danni, e mi dice che ne parlerà con i fratelli.
-dopo 15 gg richiamo al fratello maggiore per rinnovare la proposta, con toni più vivi, e mi dice chiaro chiaro che è un problema mio, che devo aspettare e che non mi dara i soldi.
-vado in un avvocato per capire il da farsi e mi dice che prima devo manifestare e dare modo a loro di adempiere convocandoli dal notaio e successivamente potro risolvere il contratto e richiedere risarcimento.
-nel frattempo faccio visure ipotecarie e vedo che a febbraio 2015 uno dei fratelli firma e TRASCRIVE un compromesso di vendita dell'asse ereditario, quindi anche del terreno in questione, al figlio(probabilmente per pararsi in caso di esito negativo per la causa di cui parlavano).
Come devo comportarmi?
L'aver promesso in vendita a terzi(il figlio) non determina gia un'inadempienza da parte del venditore tale da giustificare la risoluzione del contratto?
So di essere stato ingenuo, è stata la mia prima esperienza in merito a compravendite, ora vorrei capire come recuperare i soldi...
PS: ho perso pure i soldi degli interessi di un prestito che ho fatto per pagare il terreno...
Grazie a tutti coloro che risponderanno con cognizione di causa.
-Acquisto terreno con annesso quota indivisa di fabbricato semidiruto;
-compromesso non trascritto firmato luglio 2011, data rogito agosto 2011, termine essenziale a favore del venditore, versata caparra confirmatoria.
-l'atto non si puo fare per problemi al catasto del fabbricato e mi si chiede di aspettare per sistemare le carte, io acconsento visto che conosco il venditore, ma non si formalizza per iscritto nessuna data.
-io per benevolenza (e ingenuità) faccio ogni tanto solo qualche chiamata, ma mi si dice di aspettare e che se voglio il possesso per non lasciare abbandonato il terreno di versare un acconto.io acconsento e non formalizziamo la cosa però.
-muore il venditore( io ho sempre trattato con i figli)mi dicono che non c'è problema e che sono in dirittura d'arrivo.
-passano gli anni, e a dicembre 2014 mi convocano per dirmi che hanno loro una causa in corso e non possono vendere fino alla sentenza per problemi con l'eredità(mi chiedono di aspettare fino a febbraio 2015 e io do tale data come ultimatum)
-passa il tempo arriviamo ai primi di aprile e dico a uno dei fratelli di chiudere la cosa e di restituirmi le somme versate SENZA chiedere doppia caparra o danni, e mi dice che ne parlerà con i fratelli.
-dopo 15 gg richiamo al fratello maggiore per rinnovare la proposta, con toni più vivi, e mi dice chiaro chiaro che è un problema mio, che devo aspettare e che non mi dara i soldi.
-vado in un avvocato per capire il da farsi e mi dice che prima devo manifestare e dare modo a loro di adempiere convocandoli dal notaio e successivamente potro risolvere il contratto e richiedere risarcimento.
-nel frattempo faccio visure ipotecarie e vedo che a febbraio 2015 uno dei fratelli firma e TRASCRIVE un compromesso di vendita dell'asse ereditario, quindi anche del terreno in questione, al figlio(probabilmente per pararsi in caso di esito negativo per la causa di cui parlavano).
Come devo comportarmi?
L'aver promesso in vendita a terzi(il figlio) non determina gia un'inadempienza da parte del venditore tale da giustificare la risoluzione del contratto?
So di essere stato ingenuo, è stata la mia prima esperienza in merito a compravendite, ora vorrei capire come recuperare i soldi...
PS: ho perso pure i soldi degli interessi di un prestito che ho fatto per pagare il terreno...
Grazie a tutti coloro che risponderanno con cognizione di causa.