Il caro ALessandro mi ha fatto venire in mente un argomento che anni fa mi ha fatto non poco arrabbiare.
Circa 12 anni fa, insieme a un socio e ad una impiegata di notevole predisposizione al lavoro, decidemmo di provare ad affiancare al lavoro immobiliare l'amministrazione di condominio.
Facemmo il corso a Milano e successivamente con le varie conoscenze che avevamo non ci fù difficile partire con un considerevole numero di condominii.
C' era però un problema da parte mia, l'incomptibilità tra iscrizione al ruolo mediatori e l'attività di amministratore di condomonio.
Trovammo ovviamente uno stratagemma, anche se l'amministratore della società che curava l'amministrazione dei condomini la volevo fare io, ma non potei farlo.
L 'esperienza fu bellissima, vendere un immobile dove si è anche amministratore del condominio è stupendo.
E' la quadratura del cerchio, il cliente pensa:" o questo mi frega in toto oppure ho tutti i dati che cerco a mia completa disposizione da un unico interlocutore" e ovviamente si fidavano totalmente di me e della mia struttura e si stava innescando un passaparola in luogo non indifferente.
Ora mi domando, sò per certo che questo problema sussiste ancora, parlano di togliere il ruolo albi ecc ecc.
ma perchè vietare a persone preparate e volentreose di poter svolgere lavori affini che offrono al cliente una completezza di informazioni e un immagine di serietà non indifferente?
Chi decide e delibera su queste ristrettezze a dir poco bohhhhhhhhh dite voi.
Ciao Roby.
Circa 12 anni fa, insieme a un socio e ad una impiegata di notevole predisposizione al lavoro, decidemmo di provare ad affiancare al lavoro immobiliare l'amministrazione di condominio.
Facemmo il corso a Milano e successivamente con le varie conoscenze che avevamo non ci fù difficile partire con un considerevole numero di condominii.
C' era però un problema da parte mia, l'incomptibilità tra iscrizione al ruolo mediatori e l'attività di amministratore di condomonio.
Trovammo ovviamente uno stratagemma, anche se l'amministratore della società che curava l'amministrazione dei condomini la volevo fare io, ma non potei farlo.
L 'esperienza fu bellissima, vendere un immobile dove si è anche amministratore del condominio è stupendo.
E' la quadratura del cerchio, il cliente pensa:" o questo mi frega in toto oppure ho tutti i dati che cerco a mia completa disposizione da un unico interlocutore" e ovviamente si fidavano totalmente di me e della mia struttura e si stava innescando un passaparola in luogo non indifferente.
Ora mi domando, sò per certo che questo problema sussiste ancora, parlano di togliere il ruolo albi ecc ecc.
ma perchè vietare a persone preparate e volentreose di poter svolgere lavori affini che offrono al cliente una completezza di informazioni e un immagine di serietà non indifferente?
Chi decide e delibera su queste ristrettezze a dir poco bohhhhhhhhh dite voi.
Ciao Roby.