Qualche mese fa ho preso, con incarico in esclusiva, la vendita di un'attività: Ristorante/Pizzeria. A parte il lockdown dove anche loro sono rimasti chiusi, locale ben avviato da molti anni, quotato ecc...Trovo il cliente che sottoscrive la proposta, facciamo trattativa, proposta, proposta accettata e registrata presso l'AdE con passaggio di una caparra confirmatoria. E fin qui tutto bene.
Il rogito si sarebbe dovuto fare da lì a poco, quindi la proprietà dell'attività mi chiede di pagare la mediazione in quel momento. Un paio di gg prima dell'atto il commercialista degli acquirenti scopre un prestito personale dei due proprietari dell'attività, fatto un paio di anni fa per il locale; il debito supera il prezzo di vendita. Io non lo avevo trovato, i proprietari non me lo avevano detto in quanto (dicono loro), non pensavano (furbacchioni) che potesse comunque ricadere sugli acquirenti, in base al c.c. 2560, anche dopo il trasferimento della proprietà, nel caso i venditori non pagassero più il prestito. Il commercialista dei venditori (anche lei furbacchiona e omertoso) ci ha fatto sempre sudare tutti i documenti richiesti: bilanci ecc...per di più un pò "rivisti", scopriamo dopo!!!!!
Il giorno dell'atto, davanti al Notaio, salta tutto. Lo stesso spiega nuovamente il c.c. 2560 e ciaone!!!!! Quello che ho visto dopo ve lo evito!!!!
ORA....
Chiamo i venditori, scrivo un wa, scrivo un sms, scrivo una PEC, il mio avvocato scrive una raccomandata R.R., scrive anche lui una PEC...i FURBACCHIONI NON SI FANNO SENTIRE.
Da qui l'idea di proseguire con un’ingiunzione di pagamento!
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