Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Segnalo la risoluzione 73/ del 6 luglio 2012 della AdE....... la quale afferma e conclude che:

.....ove l'istanza di interpello concerna l'applicazione di disposizioni normative dettate in materia di tributi locali, la competenza a decidere in ordine a tale tipologia di istanze è attribuita esclusivamente all'ente impositore, in quanto titolare della potestà di imposizione, ....

La domanda riguardava la sig. TIZIA, residente nel comune ALFA, proprietaria del 33% di abitazione dove risiedono i fratelli, sita nel comune BETA: Tizia non possiede altri immobili, e chiede di poter pagare IMU come abitazione principale.

Vista la pilatesca risposta, possiamo aspettarci, nel bene e nel male, un trattamento fiscale variabile a seconda di come si svegliano gli amministratori comunali. :basito:

http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/wcm/connect/01f90a804be05c6e9640b7692e0e8a0b/RIS+73e+del+06+07+12.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=01f90a804be05c6e9640b7692e0e8a0b
 

STUDIOMINUCCI

Membro Assiduo
Amm.re Condominio
Vista la pilatesca risposta, possiamo aspettarci, nel bene e nel male, un trattamento fiscale variabile a seconda di come si svegliano gli amministratori comunali. :basito:

In effetti il "trattamento fiscale variabile da comune a comune" è già nell'ordine delle cose.
Però, sinceramente, non mi sembra pilatesca, questa risposta.
In pratica è la stessa risposta che si ottiene per qualunque tipo di rilievo relativo a cartelle esattoriali , per la serie "te la vedi vedere con l'ente impositore, perchè noi riscuotiamo e non entriamo nel merito del titolo di credito".

P.s. : nel caso specifico , giusto per approfondire, il quesito della signora Tizia - a me - pare comunque spiantato a priori. Nel senso che il concetto di "prima casa" , ai fini di tutti i risvolti fiscali, si chiarisce benissimo da solo quando semplicemente non se ne mozzi la definizione. Intendo dire : il fisco , per "prima casa", intende sempre la "prima casa di abitazione" e ne collega la qualificazione al requisito essenziale della residenza in essa (con tanto di decadedenza da ogni beneficio + sanzioni qualora si benefici della qualificazione giuridica ma non ci sia, in realtà, la residenza in loco).
Per cui...al posto della signora Tizia non avrei fatto neanche la richiesta di interpello.
 

STUDIOMINUCCI

Membro Assiduo
Amm.re Condominio
:pollice_verso: Restando in tema di regole interpretative (molto interessante e utile, secondo me) , mi ha invece lasciata perplessa questa cosa , riguardante la piccola detrazione per i figli conviventi fino 26 anni.
Il problemino riguarda quell'oceano di famiglie che hanno figli che sono universitari fuori sede.
Io ho dato per scontato che anche se il figlio beneficia di un regolarissimo contratto di locazione presso la sede universitaria , ma NON HA STABILITO in quel Comune la propria residenza, la disponibilità di questo immobile locato abbia il semplice valore di disponibilità di un domicilio occasionale , che in nulla e per nulla muta il fatto incontrovertibile che la residenza (e quindi l'abitazione principale e vera) del figlio sia la stessa dei genitori nel Comune di provenienza.
Insomma: se io fossi una milionaria spendacciona e pagassi stabilmente un piedaterre o una suite in hotel per tutto l'anno, e lo facessi soltanto per riservarmila possibilità di andarci in vacanza quando mi pare e se mi pare....non per questo la mia abitazione principale cesserebbe di essere la mia abitazione principale. E non colgo quale differenza possa essere giuridicamente rilevante rispetto all'ipotesi di (per dire) appartamento a Milano , per mio figlio che vive ad Ancona, e nel quale si reca per poche settimane all'anno.
Premetto che io ho comunque seguito il mio ragionamento, e ...se ci sarà da questionare questioneremo con "gli enti impositori".
Però, ben prima di effettuare i miei pagamenti, ero rimasta basita dal rapido confronto con una mamma mia coetanea (che di figli fuori sede nel senso da me detto ne ha ben due) , la quale - sveglia e intelligente, ma non "addetta ai lavori" - mi chiedeva questa cosa per poi dirmi che TUTTI i CAF da lei interpellati le hanno detto che NON ha diritto a questa detrazione, fregndosene altamente del discorso "residenza" e dando peso solo al fatto che ci fossero contratti di locazione per i suoi figli in altri comuni!:pollice_verso:
Che ve ne pare?
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Sul problema dell'interpretazione per i figli fuori sede, non sono documentato, quindi mi astengo dal proporre pareri.

Trovo invece curioso il tuo commento all'interpello:
1)
al posto della signora Tizia non avrei fatto neanche la richiesta di interpello.
2)
Però, sinceramente, non mi sembra pilatesca, questa risposta.
3)
giusto per approfondire, il quesito della signora Tizia - a me - pare comunque spiantato a priori.

Riassumendo:
1) Tu non avresti avuto dubbi di interpretazione.
2) Invece proprio l'AdE, astenendosi, sembra averne.
3) Ed è poi proprio vero che l'IMU è solo una tassa municipale e l'ente impositore è solo il municipio? E la signora Tizia, con la tua interpretazione, avrebbe versato al solo comune o l'esatta metà anche allo stato?

Forse l'aggettivo pilatesco non era appropriato: ma la risposta all'interpello mi ha sorpreso. Per come è stata finora illustrata l'imposta, anche con gli esempi, avrei detto anch'io che Tizia era costretta a pagare come seconda casa: forse a quelli dell'AdE comincia ad intenerire il cuore.
 

STUDIOMINUCCI

Membro Assiduo
Amm.re Condominio
Nel caso specifico della signora Tizia, no. Non li avrei avuti: per le ragioni che ho già detto.
Nella risposta dell'AdE possiamo leggere quel che vogliamo: io ci ho letto una risposta assolutamente "routinaria": il bene oggetto di imposizione si trova nell'ambito di un Comune e , per legge dello Stato, è quel Comune che deve stabilire i criteri dell'imposizione.
Posso sbagliare ovviamente, ma non ci vedo nè tenerezza nè principii di meditazione.
Ci vedo solo l'ultraclassico "non è a noi che deve chiedere". Nulla di più, nulla di meno.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Ci vedo solo l'ultraclassico "non è a noi che deve chiedere".


Io ci ho visto invece la dimostrazione della tortuosità della burocrazia.

La legge l'ha stabilita e promulgata il governo. La circolare chiarificatrice è del MF, dir. federalismo Fiscale, l'Agenzia delle Entrate è l'interfaccia più nota ed accessibile al cittadino... ma non funziona da sportello unico.

Non hai bisogno di replicare: la tua spiegazione è stata chiara, esaustiva e completa.
 

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