Definite le procedure di interscambio tra l'Agenzia delle Entrate e i Comuni dei dati relativi alla superficie delle unità immobiliari a destinazione ordinaria, iscritte in catasto e corredate di planimetria.
Lo prevede il provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate pubblicato lo scorso 29 marzo, che illustra tempi e modalità di interscambio tra l'Amministrazione finanziaria e i Comuni dei dati catastali ai fini dell'accertamento del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi Tares, istituito dall'articolo 14, comma 1, del Dl n. 201 del 2011.
Dati scorporati per l'accertamento
Il provvedimento, con parere favorevole della Conferenza Stato-città ed autonomie locali e dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci), definisce i dati relativi alla superficie resi disponibili dall'Agenzia, ai fini delle attività di accertamento da parte dei Comuni.
In particolare, tali dati sono determinati scorporando dalla superficie catastale, per le sole destinazioni abitative, quella relativa a balconi, terrazzi e aree scoperte pertinenziali e accessorie, comunicanti o non comunicanti
Dalla Tarsu alla Tares
Il tracciato per l'interscambio dei dati di superficie ai fini della Tares è stato predisposto sulla base di quello già in uso per l'applicazione della Tarsu. Infatti, in entrambe le tipologie di interscambio sono presenti, per ciascuna unità immobiliare, tra gli altri, i seguenti dati: identificativo catastale, intestatari catastali e indirizzo presente nella banca dati.
Naturalmente, nel caso in cui i Comuni riscontrassero scostamenti significativi della superficie delle unità immobiliari a destinazione ordinaria rispetto ai dati in loro possesso, possono segnalare all'Agenzia le eventuali incongruenze.
La carta d'identità dell'immobile
Come già previsto per la Tarsu, la chiave primaria di ricerca rimane l'identificativo catastale dell'immobile, a cui si affianca l'indirizzo, che può essere utilizzato come chiave secondaria di ricerca.
Tares e stradario comunale
Nella comunicazione dei dati ai fini della Tares, viene fornito un codice univoco nazionale per tutti i toponimi che risultano presenti nello stradario comunale e la data di certificazione, se il toponimo risulta certificato.
Come si comunicano i dati
Per la comunicazione dei dati vengono utilizzate le piattaforme informatiche, denominate "Portale per i Comuni" e "Sistema di Interscambio".
Lo prevede il provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate pubblicato lo scorso 29 marzo, che illustra tempi e modalità di interscambio tra l'Amministrazione finanziaria e i Comuni dei dati catastali ai fini dell'accertamento del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi Tares, istituito dall'articolo 14, comma 1, del Dl n. 201 del 2011.
Dati scorporati per l'accertamento
Il provvedimento, con parere favorevole della Conferenza Stato-città ed autonomie locali e dell'Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci), definisce i dati relativi alla superficie resi disponibili dall'Agenzia, ai fini delle attività di accertamento da parte dei Comuni.
In particolare, tali dati sono determinati scorporando dalla superficie catastale, per le sole destinazioni abitative, quella relativa a balconi, terrazzi e aree scoperte pertinenziali e accessorie, comunicanti o non comunicanti
Dalla Tarsu alla Tares
Il tracciato per l'interscambio dei dati di superficie ai fini della Tares è stato predisposto sulla base di quello già in uso per l'applicazione della Tarsu. Infatti, in entrambe le tipologie di interscambio sono presenti, per ciascuna unità immobiliare, tra gli altri, i seguenti dati: identificativo catastale, intestatari catastali e indirizzo presente nella banca dati.
Naturalmente, nel caso in cui i Comuni riscontrassero scostamenti significativi della superficie delle unità immobiliari a destinazione ordinaria rispetto ai dati in loro possesso, possono segnalare all'Agenzia le eventuali incongruenze.
La carta d'identità dell'immobile
Come già previsto per la Tarsu, la chiave primaria di ricerca rimane l'identificativo catastale dell'immobile, a cui si affianca l'indirizzo, che può essere utilizzato come chiave secondaria di ricerca.
Tares e stradario comunale
Nella comunicazione dei dati ai fini della Tares, viene fornito un codice univoco nazionale per tutti i toponimi che risultano presenti nello stradario comunale e la data di certificazione, se il toponimo risulta certificato.
Come si comunicano i dati
Per la comunicazione dei dati vengono utilizzate le piattaforme informatiche, denominate "Portale per i Comuni" e "Sistema di Interscambio".