Gli Agenti Immobiliari possono lavorare come ditta individuale, oppure in società. Così dice la legge.
Gli Agenti Immobiliari di Immobilio preferiscono operare da soli, oppure prediligono esercitare in modo associato?
Esclusivamente da “lupo solitario”, senza nessun altro collaboratore o impiegato, oppure da solo, ma con l'aiuto di un assistente alla segreteria e al telefono?
Da solo, ma con uno o più “praticanti” a cui insegnare il mestiere, oppure con altri soci paritari, con i quali dividere oneri, onori e guadagni?
Oppure è preferibile affidarsi ad un marchio sicuro e conosciuto, scegliendo, senza indugio, la formula commerciale del franchising?
Cosa ne pensate dei "consorzi" tra più mediatori?
Quale sono i vantaggi dello svolgere il lavoro del mediatore in solitudine e quali gli svantaggi?
Quali, invece, i benefici dell’operare organizzati in una società commerciale e quali gli handicap?
Le caratteristiche e gli elementi distintivi del lavoro della mediazione, si addicono meglio ad un soggetto singolo, oppure sono più adatti ad un insieme di persone, vincolati da un patto societario?
In proporzione, si guadagna di più lavorando "da cane sciolto", oppure all'interno di un'organizzazione?
In un periodo di crisi di mercato come l’attuale, si reagisce meglio e più prontamente alle problematicità e alle complicazioni, operando in solitario, oppure confidando nell’aiuto dei soci?
Per farla breve: meglio soli che male accompagnati, oppure uno per tutti e tutti per uno?
Gli Agenti Immobiliari di Immobilio preferiscono operare da soli, oppure prediligono esercitare in modo associato?
Esclusivamente da “lupo solitario”, senza nessun altro collaboratore o impiegato, oppure da solo, ma con l'aiuto di un assistente alla segreteria e al telefono?
Da solo, ma con uno o più “praticanti” a cui insegnare il mestiere, oppure con altri soci paritari, con i quali dividere oneri, onori e guadagni?
Oppure è preferibile affidarsi ad un marchio sicuro e conosciuto, scegliendo, senza indugio, la formula commerciale del franchising?
Cosa ne pensate dei "consorzi" tra più mediatori?
Quale sono i vantaggi dello svolgere il lavoro del mediatore in solitudine e quali gli svantaggi?
Quali, invece, i benefici dell’operare organizzati in una società commerciale e quali gli handicap?
Le caratteristiche e gli elementi distintivi del lavoro della mediazione, si addicono meglio ad un soggetto singolo, oppure sono più adatti ad un insieme di persone, vincolati da un patto societario?
In proporzione, si guadagna di più lavorando "da cane sciolto", oppure all'interno di un'organizzazione?
In un periodo di crisi di mercato come l’attuale, si reagisce meglio e più prontamente alle problematicità e alle complicazioni, operando in solitario, oppure confidando nell’aiuto dei soci?
Per farla breve: meglio soli che male accompagnati, oppure uno per tutti e tutti per uno?