La TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili) è la nuova imposta comunale istituita dalla legge di stabilità 2014.
Essa riguarda i servizi comunali rivolti alla collettività, come ad esempio la manutenzione stradale o l’illuminazione comunale.
Il 16 ottobre 2014 molti cittadini sono chiamati a versare l’acconto della TASI. Ma non tutti. In questo articolo cerchiamo di chiarire quali sono le scadenze per i cittadini, a seconda che il Comune abbia deliberato entro maggio, entro settembre o ancora non abbia deliberato.
In linea generale entro il 10 settembre i Comuni ritardatari (che non avevano deliberato a maggio) dovevano inserire nel portale del federalismo fiscale le Delibere con cui hanno approvato le aliquote TASI.
Quando si paga
I contribuenti chiamati a versare la TASI, che può gravare non solo sui proprietari degli immobili ma anche sugli inquilini per una percentuale compresa fra il 10% e il 30%, possono trovarsi in 3 situazioni diverse, in base alle decisioni del Comune in cui si trova il fabbricato.
In ogni caso, il pagamento avverrà tramite F24 o bollettino postale: è piuttosto difficile che i Comuni mandino i bollettini a casa a differenza della TARI.
Ecco le 3 situazioni possibili.
Caso 1: il Comune ha già deliberato entro il 23 maggio
In questo caso i contribuenti hanno già versato l'acconto entro il 16 giugno o in un'altra data fissata dal Comune. Sia che la delibera abbia subito modifiche, sia che rimanga invariata, il versamento del saldo dovrà avvenire entro il 16 dicembre.
I contribuenti dovranno verificare sul sito delle Finanze se ci sono nuove delibere.
Caso 2: il Comune non ha deliberato a maggio e ha deliberato entro il 10 settembre
In questo caso si va alla cassa per l'acconto il 16 ottobre, tenendo conto delle nuove regole.
Il saldo è fissato al 16 dicembre.
Caso 3: il Comune non ha deliberato entro il 10 settembre
Il versamento del tributo è rinviato al 16 dicembre in un’unica soluzione (che coincide con quella dell'IMU), con l'aliquota base dell'1 per mille, o ancora più bassa, se la somma tra le aliquote IMU e TASI previste per ciascun immobile supera il livello massimo del 10,6 per mille.
Per verificare le delibere del proprio Comune è necessario accedere al sito delle Finanze. [Fonte: Biblusnet]
http://www.finanze.it/dipartimentopolitichefiscali/fiscalitalocale/IUC/sceltaregione.htm
Essa riguarda i servizi comunali rivolti alla collettività, come ad esempio la manutenzione stradale o l’illuminazione comunale.
Il 16 ottobre 2014 molti cittadini sono chiamati a versare l’acconto della TASI. Ma non tutti. In questo articolo cerchiamo di chiarire quali sono le scadenze per i cittadini, a seconda che il Comune abbia deliberato entro maggio, entro settembre o ancora non abbia deliberato.
In linea generale entro il 10 settembre i Comuni ritardatari (che non avevano deliberato a maggio) dovevano inserire nel portale del federalismo fiscale le Delibere con cui hanno approvato le aliquote TASI.
Quando si paga
I contribuenti chiamati a versare la TASI, che può gravare non solo sui proprietari degli immobili ma anche sugli inquilini per una percentuale compresa fra il 10% e il 30%, possono trovarsi in 3 situazioni diverse, in base alle decisioni del Comune in cui si trova il fabbricato.
In ogni caso, il pagamento avverrà tramite F24 o bollettino postale: è piuttosto difficile che i Comuni mandino i bollettini a casa a differenza della TARI.
Ecco le 3 situazioni possibili.
Caso 1: il Comune ha già deliberato entro il 23 maggio
In questo caso i contribuenti hanno già versato l'acconto entro il 16 giugno o in un'altra data fissata dal Comune. Sia che la delibera abbia subito modifiche, sia che rimanga invariata, il versamento del saldo dovrà avvenire entro il 16 dicembre.
I contribuenti dovranno verificare sul sito delle Finanze se ci sono nuove delibere.
Caso 2: il Comune non ha deliberato a maggio e ha deliberato entro il 10 settembre
In questo caso si va alla cassa per l'acconto il 16 ottobre, tenendo conto delle nuove regole.
Il saldo è fissato al 16 dicembre.
Caso 3: il Comune non ha deliberato entro il 10 settembre
Il versamento del tributo è rinviato al 16 dicembre in un’unica soluzione (che coincide con quella dell'IMU), con l'aliquota base dell'1 per mille, o ancora più bassa, se la somma tra le aliquote IMU e TASI previste per ciascun immobile supera il livello massimo del 10,6 per mille.
Per verificare le delibere del proprio Comune è necessario accedere al sito delle Finanze. [Fonte: Biblusnet]
http://www.finanze.it/dipartimentopolitichefiscali/fiscalitalocale/IUC/sceltaregione.htm