Cari eporediesi (sperando che ce ne siano) ma anche cari torinesi e piemontesi in generale; giovedì 14 maggio si è svolto a Ivrea, presso il centro La Serra, un incontro con una rappresentanza di CasaClima.
Immagino che tutti voi sappiate almeno a grandilinee di cosa si occupa questa società, ma per chi ne fosse totalmente all'oscuro, questo è il loro sito internet su cui troverete ogni informazione: http://www.casaclima.info/index.php?id=3&L=1
Sono intervenuti il direttore Norbert Lantschner e tre rappresentanti della società Archinnova, organizzatrice dell'evento: gli arch. Elena Scaratti e Daniela Demartini e l'arch. eporediese Dario Vineis in qualità di moderatore.
Dopo un'ampia introduzione tremendamente realistica riguardante i consumi delle fonti non rinnovabili, Lantschner ha evidenziato come sia fondamentale rivedere drasticamente il modo attuale di progettare gli edifici. Fino ad oggi le coibentazioni sono state calcolate sulla base del principio "tanto al riscaldamento ci penserà la caldaia", idem dicasi per gli orientamenti delle facciate; soprattutto bisogna puntare su altri materiali costruttivi, pensando già in fase progettuale al futuro smaltimento dell'immobile una volta demolito (lasceremo in eredità ai nostri nipoti un bel cumulo di macerie).
Lantschner invita quindi a puntare su materiali ecocompatibili come legno, sughero, cellulosa sfusa, fibra di vetro e simili per quanto riguarda costruzione e isolamento.
L'arch. Scaratti ha avuto il compito di introdurre con un discorso terra/terra il tema delle coibentazioni, l'importanza del minor consumo energetico che dev'essere predominante rispetto all'utilizzo di altre forme di energia per far fronte al riscaldamento.
In definitiva, meglio concentrarsi prima sulle coibentazioni e poi sulle integrazioni energetiche.
L'arch. Demartini è invece entrata più nel dettaglio, illustrando con esempi pratici cantieri da loro seguiti, mostrando fino a che livello di "pignoleria" si sono spinti per ottenere la totale assenza di ponti termici e il massimo rendimento energetico derivante.
Si sono potute osservare numerose fotografie illustranti nuovi materiali coibentanti applicati sia sul campo delle ristrutturazioni, sia sul campo di nuove costruzioni.
Come conclusione sono stati mostrati in dettaglio le prime tre targhe CasaClima esistenti in Piemonte, nella fattispecie:
1) Spinetta Marengo - 1° targa Cl. A piemontese, palazzina di 12 alloggi
2) Busca - altra targa Cl. A, probabilmente in competizione come miglior Cl.A anno 2009
3) Calamandrana - targa Cl. B, ottenuta solo applicando un involucro coibentante
Da un'analisi dei costi costruttivi a questi illustri signori risulta un +8% rispetto al normale per ottenere una classe A, ed un + 2% per ottenere una classe B ....
...Così poco??? :?
Non c'è dubbio che questa sia la strada da seguire, non c'è dubbio che CasaClima sia un ente al di sopra delle parti per effettuare la certificazione energetica (hanno un bel vantarsi i costruttori nel dire che vendono una classe A se a certificargliela è il LORO architetto )...
... Ma come sapete io sono sempre un maledetto rompiscatole...
L'unica cosa che mi permetto di criticare è il fatto che CasaClima abbia già certificato immobili piemontesi in classi, quando il Piemonte non ha ancora varato la suddivisione definitiva delle classi stesse!
Così facendo contribuiscono ad alimentare la notevole confusione che già abbonda nelle menti dei comuni cittadini, e a spingere i costruttori a fare carte false per illudere i loro acquirenti...
Per cui, ancora una volta, con tutto il rispetto per gli ottimi propositi di CasaClima:
[center:wwurnx9g]IN PIEMONTE NON ESISTONO ANCORA CLASSI ENERGETICHE![/center:wwurnx9g]
Mi aiutate a fare un punto della situazione su quanti immobili vi sono già stati proposti come CLASSE A?
Immagino che tutti voi sappiate almeno a grandilinee di cosa si occupa questa società, ma per chi ne fosse totalmente all'oscuro, questo è il loro sito internet su cui troverete ogni informazione: http://www.casaclima.info/index.php?id=3&L=1
Sono intervenuti il direttore Norbert Lantschner e tre rappresentanti della società Archinnova, organizzatrice dell'evento: gli arch. Elena Scaratti e Daniela Demartini e l'arch. eporediese Dario Vineis in qualità di moderatore.
Dopo un'ampia introduzione tremendamente realistica riguardante i consumi delle fonti non rinnovabili, Lantschner ha evidenziato come sia fondamentale rivedere drasticamente il modo attuale di progettare gli edifici. Fino ad oggi le coibentazioni sono state calcolate sulla base del principio "tanto al riscaldamento ci penserà la caldaia", idem dicasi per gli orientamenti delle facciate; soprattutto bisogna puntare su altri materiali costruttivi, pensando già in fase progettuale al futuro smaltimento dell'immobile una volta demolito (lasceremo in eredità ai nostri nipoti un bel cumulo di macerie).
Lantschner invita quindi a puntare su materiali ecocompatibili come legno, sughero, cellulosa sfusa, fibra di vetro e simili per quanto riguarda costruzione e isolamento.
L'arch. Scaratti ha avuto il compito di introdurre con un discorso terra/terra il tema delle coibentazioni, l'importanza del minor consumo energetico che dev'essere predominante rispetto all'utilizzo di altre forme di energia per far fronte al riscaldamento.
In definitiva, meglio concentrarsi prima sulle coibentazioni e poi sulle integrazioni energetiche.
L'arch. Demartini è invece entrata più nel dettaglio, illustrando con esempi pratici cantieri da loro seguiti, mostrando fino a che livello di "pignoleria" si sono spinti per ottenere la totale assenza di ponti termici e il massimo rendimento energetico derivante.
Si sono potute osservare numerose fotografie illustranti nuovi materiali coibentanti applicati sia sul campo delle ristrutturazioni, sia sul campo di nuove costruzioni.
Come conclusione sono stati mostrati in dettaglio le prime tre targhe CasaClima esistenti in Piemonte, nella fattispecie:
1) Spinetta Marengo - 1° targa Cl. A piemontese, palazzina di 12 alloggi
2) Busca - altra targa Cl. A, probabilmente in competizione come miglior Cl.A anno 2009
3) Calamandrana - targa Cl. B, ottenuta solo applicando un involucro coibentante
Da un'analisi dei costi costruttivi a questi illustri signori risulta un +8% rispetto al normale per ottenere una classe A, ed un + 2% per ottenere una classe B ....
...Così poco??? :?
Non c'è dubbio che questa sia la strada da seguire, non c'è dubbio che CasaClima sia un ente al di sopra delle parti per effettuare la certificazione energetica (hanno un bel vantarsi i costruttori nel dire che vendono una classe A se a certificargliela è il LORO architetto )...
... Ma come sapete io sono sempre un maledetto rompiscatole...
L'unica cosa che mi permetto di criticare è il fatto che CasaClima abbia già certificato immobili piemontesi in classi, quando il Piemonte non ha ancora varato la suddivisione definitiva delle classi stesse!
Così facendo contribuiscono ad alimentare la notevole confusione che già abbonda nelle menti dei comuni cittadini, e a spingere i costruttori a fare carte false per illudere i loro acquirenti...
Per cui, ancora una volta, con tutto il rispetto per gli ottimi propositi di CasaClima:
[center:wwurnx9g]IN PIEMONTE NON ESISTONO ANCORA CLASSI ENERGETICHE![/center:wwurnx9g]
Mi aiutate a fare un punto della situazione su quanti immobili vi sono già stati proposti come CLASSE A?