Buongiorno,
Mi si presenta una situazione come da immagine e vorrei capire se la donazione in questo caso sia la mossa migliore o è possibile percorrere altre strade.
Premessa:
Il desiderata di tutti è che la casa vada a figlio 1
Tutti, al momento, sono d'accordo sul risultato finale.
Un possibile scenario per arrivare a quanto desiderato è il seguente:
Io andrei ad acquistare la quota di "fratello genitore 1"
Genitore 1 mi donerebbe la restante quota
Io risulterei quindi con il 100% della quota della casa.
Due situazioni su cui avrei bisogno di chiarimenti:
Acquisto da parte di Figlio 1
L'acquisto della quota di "Fratello genitore 1" sarebbe effettuata tramite mutuo.
- La banca visto lo scenario in oggetto, potrebbe fare storie?
- A mia tutela, a tutela della banca, sarà necessario/potrebbe essere utile stipulare una delle cosiddette polizze "Donazione sicura?"
- premesso che tutte le parti sono d'accordo, come posso io tutelarmi su eventuali rivalse future di "Figlio 2" e "Figlio 3"?
Vendita da parte di Figlio 1 a persone terze
Nel caso in cui si renda necessaria la vendita dell'immobile, so che le case ricevute tramite donazione non sono ben viste dal mercato.
Premesso che tutti le parti sarebbero d'accordo sulla vendita
Da quanto ho letto in rete, non dovrebbero esserci problemi fin tanto che il donante è in vita in quanto basterebbe annullare la donazione e la vendita sarebbe effettuata a suo nome.
Nel caso in cui il donante non sia più presente e supponendo non siano decorsi i 10/20 anni necessari per il decadimento della possibile rivalsa sulla donazione.
premetto che tra i figli c'è già accordo per cui in caso di vendita, la quota donata sarà equamente divisa in 1/3
- Rischio di trovarmi con una casa non vendibile?
- Un eventuale acquirente potrebbe stipulare a sua volta una polizza "donazione sicura"?
- I restanti figli possono rinunciare alla loro "eredità" sulla sola casa nel momento della vendita cosi che l'acquirente possa procedere senza problemi?
Alternative
In alternativa vedete altri scenari che possano evitare di effettuare la donazione?
Se la rimante quota rimanesse a Genitore 1, nel momento in cui la quota scivola sugli eredi, è possibile effettuare un acquisto a cifra concordata tra le parti, non a valore di mercato?
In teoria in questo modo i legittimi proprietari avrebbero venduto normalmente la propria quota, so però che forse si entra nel campo della vendita di un immobile a prezzo simbolico. Anche se le parti sono tutte d'accordo?
Grazie
Mi si presenta una situazione come da immagine e vorrei capire se la donazione in questo caso sia la mossa migliore o è possibile percorrere altre strade.
Premessa:
Il desiderata di tutti è che la casa vada a figlio 1
Tutti, al momento, sono d'accordo sul risultato finale.
Un possibile scenario per arrivare a quanto desiderato è il seguente:
Io andrei ad acquistare la quota di "fratello genitore 1"
Genitore 1 mi donerebbe la restante quota
Io risulterei quindi con il 100% della quota della casa.
Due situazioni su cui avrei bisogno di chiarimenti:
Acquisto da parte di Figlio 1
L'acquisto della quota di "Fratello genitore 1" sarebbe effettuata tramite mutuo.
- La banca visto lo scenario in oggetto, potrebbe fare storie?
- A mia tutela, a tutela della banca, sarà necessario/potrebbe essere utile stipulare una delle cosiddette polizze "Donazione sicura?"
- premesso che tutte le parti sono d'accordo, come posso io tutelarmi su eventuali rivalse future di "Figlio 2" e "Figlio 3"?
Vendita da parte di Figlio 1 a persone terze
Nel caso in cui si renda necessaria la vendita dell'immobile, so che le case ricevute tramite donazione non sono ben viste dal mercato.
Premesso che tutti le parti sarebbero d'accordo sulla vendita
Da quanto ho letto in rete, non dovrebbero esserci problemi fin tanto che il donante è in vita in quanto basterebbe annullare la donazione e la vendita sarebbe effettuata a suo nome.
Nel caso in cui il donante non sia più presente e supponendo non siano decorsi i 10/20 anni necessari per il decadimento della possibile rivalsa sulla donazione.
premetto che tra i figli c'è già accordo per cui in caso di vendita, la quota donata sarà equamente divisa in 1/3
- Rischio di trovarmi con una casa non vendibile?
- Un eventuale acquirente potrebbe stipulare a sua volta una polizza "donazione sicura"?
- I restanti figli possono rinunciare alla loro "eredità" sulla sola casa nel momento della vendita cosi che l'acquirente possa procedere senza problemi?
Alternative
In alternativa vedete altri scenari che possano evitare di effettuare la donazione?
Se la rimante quota rimanesse a Genitore 1, nel momento in cui la quota scivola sugli eredi, è possibile effettuare un acquisto a cifra concordata tra le parti, non a valore di mercato?
In teoria in questo modo i legittimi proprietari avrebbero venduto normalmente la propria quota, so però che forse si entra nel campo della vendita di un immobile a prezzo simbolico. Anche se le parti sono tutte d'accordo?
Grazie