Hai posto una serie di domande molto interessanti e chissà quanti tra noi colleghi avranno l'onestà di rispondere sinceramente e senza peli sulla lingua.
Personalmente credo che le associazioni di categoria se davvero lavorassero per il bene degli associati, nonchè colleghi, potrebbero fare grandi cose ed influenzare le scelte politiche dei governi, a tutela dei diritti della categoria e dei consumatori.
In realtà, sembra che dette asociazioni siano poco più che "rappresentative" dato che di fatto nel corso dei decenni hanno influenzato davvero molto poco le scelte politiche inerenti alla nostra attività (o se lo hanno fatto hanno commesso gravi errori).
Basti pensare che nel corso dei decenni non è stato possibile elevare la nostra attività al rango di "professionale" con l'istituzione di un albo vero e proprio così come ce l'hanno ad esempio geometri e periti agrari, per non parlare di avvocati, ingegneri, ecc....
Anzi, si è passati addirittura da un "ruolo" apposito presso le competenti CCIAA ad una semplice e vaga iscrizione.
Certo, la suddetta "elevazione" di rango avrebbe comportato costi, preparazione e formazione dei singoli agenti, ma questo sarebbe tornato a beneficio non solo della categoria ma anche dell'utenza.
Tale elevazione avrebbe anche comportato mettersi in discussione e sopratutto a doversi scornare con gli interessi di altri professionisti che sul mercato immobiliare fanno lauti guadagni, senza essere agenti immobiliari; mi riferisco a geometri, avvocati, ingegneri, architetti, ecc.....
Ciò avrebbe comportato anche aderire ad un codice deontologico uguale per tutti e ad un prontuario professionale chiaro e trasparente.
Nella maggioranza dei casi oggi, ci troviamo a convivere con innumerevoli "colleghi" improvvisati, impreparati ed incapaci, pronti solamente a gettarsi a capofitto su un affare nel tentativo di mettersi in tasca qualche cosa.
Ci troviamo a combattere la concorrenza sleale di chi è disposto a "lavorare" per l'1 % o addirittura lo 0,50 %, magari in nero e con assegni postdatati.
Ci ritroviamo "scavalcati" da avvocati e geometri che avendo una "targa professionale" da esibire appaiono più credibili e competenti di noi, poco importa se poi entrando nel merito ne capiscono meno di zero!
Ma niente o poca professionalità, capacità e preparazione (ovviamente stò generalizzando e non intendo fare di tutta l'era un facio ..............: "fascio" si può dire?)
Risultato?
La nostra categoria viene spesso percepita come "inutile" o esosa (almeno rapportando la qualità del servizio con il costo del servizio stesso).
Non basta questa riflessione?
Bè allora perchè non ricordare che alle banche è stato permesso di occuparsi di intermediazione immobiliare con buona pace delle associazioni sindacali che si hanno sottoscritto mozioni, ma che di fatto non hanno portato a nulla.
Perchè non ricordare che agli agenti immobiliari è stato preclusa la possibilità di occuparsi del credito, ovvero della possibilità di accompagnare l'acquirente nella scelta di un mutuo (mi riferisco alla possibilità di agire anche come operatore creditizio).
Perchè non ricordare che agli agenti immobiliari è stata preclusa anche la possibilità di operare come "amministratore di condominio", quale attività complementare all'attività.
E ancora.
Come mai dopo decenni di "battaglie" e "campagne" non si è riuscito a debellare l'abusivismo?
Non so esattamente cosa accade dalle parti di chi mi legge, ma dalle mie parti (Forlì) è prassi che nei giorni di mercato i "mediatori abusivi" (perlopiù pensionati, nullafacenti, faccendieri, improvvisati, ecc....) stazionino nella Piazza centrale (Piazza A. Saffi) sotto i portici della CCIAA e addirittura nei locali della sala contrattazione di detta Istituzione, offrendosi quali intermediari e il tutto davanti agli occhi di tutti, con buona pace di chi dovrebbe far rispettare le leggi.
La cosa è stata segnalata o denunciata, chiederete voi?
Certo che si!, varie volte e in varie forme, verbale e scritta.
Risultato?
Nulla.
Perchè?
Mancano le prove!
Si le prove.
Ovvero, bisognerebbe cogliere sul fatto il mediatore abusivo nell'attimo in cui percepisce un compenso, e dopo che questi abbia pubblicamente ammesso che di tale compenso si tratti (provvigione per medizione).
Se invece lo "pizzichi" a proporre un immobile, a pubblicizzarlo, a mostrarlo ad un cliente o se afferma d'avere percepito una somma a titolo di "regalo", allora tutto questo non è una prova e quindi non si può fare nulla.
Vorrei segnalare un'altra grave lacuna delle associaizoni sindacali.
Perchè ad oggi le suddette associazioni non hanno ancora reso operativo un portale immobiliare comune, da mettere a disposizione degli associati al fine di pubblicizzare gli imobili e i servizi offerti, magari accompagnando l'iniziativa con una martellante campagna pubblicitaria sulle reti televisive nazionali?
Questa iniziativa permetterebbe: 1) di mantenere contenuti i costi pubblicitari, diciamo sull'ordine della ragionevolezza e 2) di affrancarci dalla prepotente strafottenza ed esosità dei noti portali immobiliari a cui siamo "costretti" a rivolgerci.
Concludendo chiedo:
A cosa servono effettivamente le associazioni sindacali?
Qual'è la loro effettiva utilità per noi agenti e per la comunità?
A cosa è dovuta questa inefficienza?
Ad incapacità, a superficialità, a mancanza di lungimiranza, a demotivazione?
Può essere che in alcuni casi gli interessi personali di qualcuno vadano oltre agli interessi della categoria che dovrebbero tutelare?
Mi duole dovermi esprimere come sopra, ma in oltre 30 anni di attività ne ho praticamente viste di tuuti i colori, ma assai raramente ho visto fatti concreti portati a termine dalle nostre associaizoni sindacali.
Perchè quindi essere associati?!
Perchè è giusto farlo.
Per dare un "tocco" di rispettabilità alla nostra persona.
Per ricevere qualche beneficio sotto forma di condizioni "vantaggiose" in fatto di polizza sui rischi professionali.
Per ricevere qualche forma di aggiornamento o consulenza.
Ma, almeno per quanto mi riguarda e per quanto concerne la mia esperienza personale, al momento direi niente o poco di più.