studiopci

Membro Storico
Si paventa e si parla di riforma del catasto, di passare dal computo degli immobili da vani a metri quadri e di conseguenza di conteggiare le relative tassazioni sulla base di questi indici... ma è reale beneficio come viene sbandierato ai quatro venti o porterà nuovi svantaggi che ricadranno sulle spalle di pochi ? Per esemplificare : un immobile di 4 camere costruito negli anni 70 poteva essere anche di 115/120 mq con anche 20 mq inutilizzati ( corridoio, disimpegno ) al contrario di un 4 vani costruito oggi che " conta " massimo 95/100 mq con tutti gli spazi utilizzabili. Sulla scorta di questo ragionamento possiamo definirla una riforma realmente equa?
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Assolutamente no.
Ma i "bocconiani" reputano questa riforma fondamentale per la crescita dell'Italia.
 

STUDIOMINUCCI

Membro Assiduo
Amm.re Condominio
Sentito Ballarò?
:cauto:
Al catasto non ne sanno nulla e dicono che - almeno al momento - son tutte chiacchiere per riempire i giornali, prive di fondamento....
 

ledzeppelin

Membro Attivo
Agente Immobiliare
io invece credo sia giusto pagare per gli effettivi mq dell'immobile , se accompagnato anche da un'effettiva rivalutazione anche del luogo dell'immobile. ci sono appartamenti al centro di roma di 200 mq che hanno gli stessi vani o quasi di un 'appartamento a cinecittà di 100mq. non vedo perchè un salone di 80mq debba essere considerato un vano come un salone di 20!
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
si sa ancora molto poco ...
quello poco che si sa è quello che si legge sui giornali o si vede in TV ...
si parla del passaggio dai vani ai mq, ma ci saranno pure altri parametri da considerare, come già avviene, ad esempio, nell'IMU
la riforma è un atto dovuto di aggiornamento del patrimonio immobiliare italiano, sarà fondamentale per la crescita del paese, la trasparenza del mercato ...
l'equità potremmo discuterla con dati più certi alla mano, non da ultimi i valori, il sistema impositivo con le relative aliquote
 

studiopci

Membro Storico
Va bene il discorso della equità e tutto il resto, ma... mi viene da dire che 200 mq a Roma non corrispondono ( per valore e costi ) a 200 mq nel comune di Laviano ( SA ) come per esempio 100 mq di nuova costruzione non corrispondono ( sempre per valore e costi ) a 100 mq a Salerno in via Irno, anche per un discorso di vani. Allora come si applicherà la tanto voluta equità?
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Confermi quanto affermavo io, l'equità si misurerà sul valore, non sulla misurazione della superficie

Si dovrà quindi trovare condivisione sul metodo di:
misurazione
scelta delle caratteristiche immobiliare
valorizzazione
...
poi si determinerà l'imposizione
...
poi potremmo valutare l'equità del prelievo fiscale
 

Limpida

Membro Senior
Agente Immobiliare
Va bene il discorso della equità e tutto il resto, ma... mi viene da dire che 200 mq a Roma non corrispondono ( per valore e costi ) a 200 mq nel comune di Laviano ( SA ) come per esempio 100 mq di nuova costruzione non corrispondono ( sempre per valore e costi ) a 100 mq a Salerno in via Irno, anche per un discorso di vani. Allora come si applicherà la tanto voluta equità?

Ogni catasto ha la "classe" per determinare la diversità fra una zona e l'altra nell'ambito della zona censuaria mentre ogni città ha il suo codice.
Credo che manterranno queste differenze.
Nella compra vendita invece si valuta l'immobile anche per la sua metratura mentre per le affittanze per i vani. Sono due cose diverse:occhi_al_cielo:
 

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