Da un po’ di giorni, causa il classico anticiclone delle Azzorre e, secondo le previsioni dei bollettini meteorologici, in attesa di quello africano ancora più bollente, è scoppiato il “vero” caldo estivo, quello opprimente, duraturo, asfissiante.La calura estiva se, da un lato, è desiderata da chi va in vacanza sui monti, ai laghi o ai bagni, rappresenta, comunque, per l’agente immobiliare che rimane in città a lavorare, una seccatura in più. Infatti il mediatore non può certo, durante l’imperversare dell’afa canicolare, rintanarsi in ufficio, all'ombra, traendo beneficio e sollievo dall'aria condizionata, ma deve continuare a muoversi, camminare, correre, spostarsi a piedi, in moto o in macchina, esattamente come nei mesi invernali. E soprattutto deve continuare a vedere ed incontrare gente.Ma farlo, con un po’ di spigliatezza e disinvoltura, in presenza dell’afa, può risultare faticoso fino all'affanno. Per non parlare del sudore che può infradiciare la camicia, e creare l’imbarazzante effetto alone.Che fare allora? Quali sono quegli espedienti, quei trucchi, dettati dal buonsenso e dall'esperienza che gli Agenti Immobiliari attivano per limitare le sfacchinate sotto il solo cocente, i rischi di insolazioni per strada, le brutte figure e gli imbarazzi con i clienti dovuti alle “abbondanti traspirazioni” della pelle?Orari sfalsati?Appuntamenti in serata o al mattino presto?Uso più abbondanti di salviette e fazzoletti?Spruzzi di deodoranti a gogò?Un abbigliamento leggero e misurato, privo di “giacche e cravatte” ma con uso abbondanti di magliette, camice di lino, pantaloni fresco lana?
"Osate" mettervi in bermuda?
Oppure ve ne fregate altamente di tutte queste domande e, causa crisi, se un cliente vi chiama alle due del pomeriggio e con una temperatura di 38 gradi all'ombra perché desidera presentare una proposta d’acquisto di una casa che avete nel vostro portafoglio, vi vestite di tutto punto con il frac e correte senza porre indugio in mezzo?
Dite la vostra.
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