Io ammiro molto gli Agenti Immobiliari per la generosità, autenticità, tenacia, spirito di sacrificio, sprezzo della fatica e per l’amore sincero verso il lavoro, il loro lavoro. Per questo mi piange il cuore vederli combattere, da decenni, per un giusto riconoscimento della loro dignità professionale, che in un Paese normale dovrebbe essere, da tempo, definitivamente acquisito e lottare, in questi tempi difficili e bui, per la salvaguardia economica della loro impresa e della loro famiglia. Meritano molto ma molto di più..
Ma il mondo è ingiusto, il sistema professionale italiano ancora di più.
Pare che, in esso, si abbia una selezione inversa, più si è spregiudicati e amorali più si sale in esso.
Purtroppo soffrite, altresì, di una cattiva stampa. E di una non buona considerazione generale, da parte dell’opinione pubblica. Problema complesso, antico, incancrenito, che affonda le radici, forse, in certe millenarie caratteristiche antropologiche ed etniche del popolo italiano, anzi latino.
Vi descrivono come grossolani, abborraccioni, avidi, affaristi, privi di scrupoli, esclusivamente attenti al facile guadagno, invece siete molto professionali e ricchi di una umanità arcaica, non ancora scalfita dal genocidio culturale che vi vuole omologati alla cultura consumistica del successo a tutto i costi. Gli agenti immobiliari, quelli veri, raramente sono persone in carriera, come si intende di solito. E poi, come ho capito leggendo la community, siete ancora capaci di passioni gratuite, di interessi culturali “alti”, ideali disinteressati.
Siete genuini e saporiti come il pane fatto in casa.
Ecco, prendendo lo spunto da questa ultima mia affermazione, mi piacerebbe realizzare un gioco, per far aumentare l’autostima di voi mediatori e per cercare di far crescere il credito del vostro profilo professionale presso la clientela. Almeno presso il lettore di Immobilio.
Il “gioco” è il seguente.
Ho appena detto la frase: “Siete genuini e saporiti come il pane fatto in casa.”
Bene il concetto competitivo, come se fosse la spina dorsale di una campagna pubblicitaria, da lanciare presso il pubblico è: "Gli agenti immobiliari sono genuini come il pane fatto in casa”.
Vi lascio immaginare come questa frase, all’apparenza spiazzante, una volta che colpisce la foresta di immagini, allegorie, simboli e di metafore che ogni destinatario, io, tu, noi, loro, ha nel cervello, anche se spesso non lo sa, possa scatenare centinaia di associazioni mentali, reazioni , impulsi, stimoli emotivi, affioramenti di vecchie immagine dai cassettini della memoria. Una frase che mette in sollevazione vulcanica una memoria sedimentata e stratificata, che colpisce tutta “l’esperienza” di una vita, che passa in rassegna e fa da selezione all’intero patrimonio di conoscenza di un soggetto, accumulato in decine di anni... Iniziando da quelle esperienze, ben più incise nella memoria di quelle realizzate in età adulta, che, ognuno di noi, fa da piccolo. E che sono le nostri radici personali. La nostra pelle.
Bontà, sapori, profumi forti, forni, calore, fornai infarinati, nonne, mamme, pane con l’olio, pane croccante, crosta, mollica, cibo, dolci, marmellate, nutella, fuoco, focolare, legna nel fuoco, scintille, carboni, cenere, favole raccontate intorno al fuoco durante le sere d'inverno, Pinocchio, le principesse, Biancaneve, Cenerentola, il Principe azzurro….e altre centinaia di associazioni mentali positive e gradevoli, che poi il nostro pensiero “laterale” lega, in un secondo momento, alla figura dell’agente immobiliare.
L’agente immobiliare come figura storica, tradizionale, popolare, usuale, che c’è sempre stata sulle nostre strade, che esisteva anche quando eravamo bambini, 50 anni fa, che conosceva nostro padre e nostro nonno, che magari una volta ci ha anche regalato una caramella o un cioccolatino.
“Gli agenti immobiliari sono genuini come il pane di una volta”.
Bene, una volta lanciato il sasso nello stagno, e una volta che questo, ha cominciato a creare tante onde concentriche che si moltiplicano e si allontano sempre di più nel nostro cervello, si tratta di trovare delle motivazioni logiche e razionali che giustificano questa frase.
Occorrerebbe un “corpo redazionale”, una serie di cause e di moventi per spiegare in modo intelligente e sensato quegli stimoli emozionali gradevoli e positivi.
E qui desidero che vi scateniate per trovare mille motivi, che diano ragione alla pubblica opinione, del vostro essere “genuini come il pane di una volta”.
Insomma dovrete rammentare e convincere la clientela che il vostro lavoro vive nella stessa dimensione magica ed ancestrale di un “mulino bianco”.
.
Io intanto suggerisco la mia motivazione:
Gli Agenti Immobiliari sono genuini come il pane di una volta perché è una categoria di persone che pratica quotidianamente valori e principi semplici e naturali in grado di fornire le fondamenta del vivere comune come ad esempio lo spirito di sacrificio nel lavoro. Gli agenti immobiliari fondono il loro lavoro non sull'asettica tecnologia avanzata e virtuale che è soltanto un loro megafono, ma SUI RAPPORTI UMANI DI VICINANZA. PER LORO IL "PROSSIMO" E' UNA PAROLA CHE HA ANCORA UN SIGNIFICATO IN QUANTO INSTAURANO RELAZIONI DI PROSSIMITA' CON LA GENTE. In fondo, se ci pensate, lavorate esattamente come lavoravano i sensali romani di 2000 anni fa. Nulla è cambiato di sostanziale nella vostra professione.
Senza il "prossimo" che si "approssima" il mediatore immobiliare non potrebbe lavorare...
A chi venderebbe le case che, certamente, non si possono commercializzare tramite internet?
( ...In effetti, un buon secondo slogan potrebbe essere anche questo: " Per il mediatore la parla "Prossimo" ha ancora un significato....")
Adesso, se volete, fornite la vostra motivazione.
Questo è un gioco ma è un gioco da giocare seriamente.
Grazie.
Ma il mondo è ingiusto, il sistema professionale italiano ancora di più.
Pare che, in esso, si abbia una selezione inversa, più si è spregiudicati e amorali più si sale in esso.
Purtroppo soffrite, altresì, di una cattiva stampa. E di una non buona considerazione generale, da parte dell’opinione pubblica. Problema complesso, antico, incancrenito, che affonda le radici, forse, in certe millenarie caratteristiche antropologiche ed etniche del popolo italiano, anzi latino.
Vi descrivono come grossolani, abborraccioni, avidi, affaristi, privi di scrupoli, esclusivamente attenti al facile guadagno, invece siete molto professionali e ricchi di una umanità arcaica, non ancora scalfita dal genocidio culturale che vi vuole omologati alla cultura consumistica del successo a tutto i costi. Gli agenti immobiliari, quelli veri, raramente sono persone in carriera, come si intende di solito. E poi, come ho capito leggendo la community, siete ancora capaci di passioni gratuite, di interessi culturali “alti”, ideali disinteressati.
Siete genuini e saporiti come il pane fatto in casa.
Ecco, prendendo lo spunto da questa ultima mia affermazione, mi piacerebbe realizzare un gioco, per far aumentare l’autostima di voi mediatori e per cercare di far crescere il credito del vostro profilo professionale presso la clientela. Almeno presso il lettore di Immobilio.
Il “gioco” è il seguente.
Ho appena detto la frase: “Siete genuini e saporiti come il pane fatto in casa.”
Bene il concetto competitivo, come se fosse la spina dorsale di una campagna pubblicitaria, da lanciare presso il pubblico è: "Gli agenti immobiliari sono genuini come il pane fatto in casa”.
Vi lascio immaginare come questa frase, all’apparenza spiazzante, una volta che colpisce la foresta di immagini, allegorie, simboli e di metafore che ogni destinatario, io, tu, noi, loro, ha nel cervello, anche se spesso non lo sa, possa scatenare centinaia di associazioni mentali, reazioni , impulsi, stimoli emotivi, affioramenti di vecchie immagine dai cassettini della memoria. Una frase che mette in sollevazione vulcanica una memoria sedimentata e stratificata, che colpisce tutta “l’esperienza” di una vita, che passa in rassegna e fa da selezione all’intero patrimonio di conoscenza di un soggetto, accumulato in decine di anni... Iniziando da quelle esperienze, ben più incise nella memoria di quelle realizzate in età adulta, che, ognuno di noi, fa da piccolo. E che sono le nostri radici personali. La nostra pelle.
Bontà, sapori, profumi forti, forni, calore, fornai infarinati, nonne, mamme, pane con l’olio, pane croccante, crosta, mollica, cibo, dolci, marmellate, nutella, fuoco, focolare, legna nel fuoco, scintille, carboni, cenere, favole raccontate intorno al fuoco durante le sere d'inverno, Pinocchio, le principesse, Biancaneve, Cenerentola, il Principe azzurro….e altre centinaia di associazioni mentali positive e gradevoli, che poi il nostro pensiero “laterale” lega, in un secondo momento, alla figura dell’agente immobiliare.
L’agente immobiliare come figura storica, tradizionale, popolare, usuale, che c’è sempre stata sulle nostre strade, che esisteva anche quando eravamo bambini, 50 anni fa, che conosceva nostro padre e nostro nonno, che magari una volta ci ha anche regalato una caramella o un cioccolatino.
“Gli agenti immobiliari sono genuini come il pane di una volta”.
Bene, una volta lanciato il sasso nello stagno, e una volta che questo, ha cominciato a creare tante onde concentriche che si moltiplicano e si allontano sempre di più nel nostro cervello, si tratta di trovare delle motivazioni logiche e razionali che giustificano questa frase.
Occorrerebbe un “corpo redazionale”, una serie di cause e di moventi per spiegare in modo intelligente e sensato quegli stimoli emozionali gradevoli e positivi.
E qui desidero che vi scateniate per trovare mille motivi, che diano ragione alla pubblica opinione, del vostro essere “genuini come il pane di una volta”.
Insomma dovrete rammentare e convincere la clientela che il vostro lavoro vive nella stessa dimensione magica ed ancestrale di un “mulino bianco”.
.
Io intanto suggerisco la mia motivazione:
Gli Agenti Immobiliari sono genuini come il pane di una volta perché è una categoria di persone che pratica quotidianamente valori e principi semplici e naturali in grado di fornire le fondamenta del vivere comune come ad esempio lo spirito di sacrificio nel lavoro. Gli agenti immobiliari fondono il loro lavoro non sull'asettica tecnologia avanzata e virtuale che è soltanto un loro megafono, ma SUI RAPPORTI UMANI DI VICINANZA. PER LORO IL "PROSSIMO" E' UNA PAROLA CHE HA ANCORA UN SIGNIFICATO IN QUANTO INSTAURANO RELAZIONI DI PROSSIMITA' CON LA GENTE. In fondo, se ci pensate, lavorate esattamente come lavoravano i sensali romani di 2000 anni fa. Nulla è cambiato di sostanziale nella vostra professione.
Senza il "prossimo" che si "approssima" il mediatore immobiliare non potrebbe lavorare...
A chi venderebbe le case che, certamente, non si possono commercializzare tramite internet?
( ...In effetti, un buon secondo slogan potrebbe essere anche questo: " Per il mediatore la parla "Prossimo" ha ancora un significato....")
Adesso, se volete, fornite la vostra motivazione.
Questo è un gioco ma è un gioco da giocare seriamente.
Grazie.