Un argomento un pò antipatico.
Gli agenti immobiliari, per la natura del loro lavoro, possono, potenzialmente, incontrare l’intero…mondo.
Cioè, fare conoscenza con un’articolata fauna umana, imbattersi in persone dalle caratteristiche più disparate.
E’ un aspetto affascinante della loro professione.
Ma, a volte, sfortunatamente, il mediatore, ma, soprattutto, la mediatrice, potrebbe incappare in una persona losche, in un cliente dal comportamento strano, bizzarro se non imbarazzante.
Non parlo del ladro o rapinatore il quale, per fortuna, non dovrebbe essere di casa nelle agenzie immobiliari perché, il probabile gruzzolo in contanti, sarebbe scarso o nullo, data la particolare tipologia del “commercio” che in quei luoghi si svolge.
Mi riferisco, invece, tipicamente ad una persona che evidenzia una secondo fine, un fare strano e misterioso…anche se a volte indecifrabile. Un modo di comportarsi che, palesamente, "puzza di bruciato".
A quel punto, una volta sicuri, o comunque avendo una fondata presunzione, del cattivo incontro, come comportarsi?
Evitare di reagire in modo eccessivo?
Mantenere, per quanto possibile, la calma e la lucidità mentale?
Cercare di distrarre il tipo sinistro o equivoco, cercando di allontanarlo dal proprio ufficio con una scusa qualsiasi?
Chiedersi, se non sia il caso di informare qualche persona che è nell’ufficio…magari in un altra stanza?
Cercare di riportare il discorso sopra l’argomento casa…e trovare il modo di smascherare le sue veri intenzioni ?
Non vi mai capitato, al contrario, di aver a che fare con pazzi, squilibrati, psicopatici che però, in un primo momento, non avete identificato come tali e che, invece, sembravano degli ottimi clienti di cui potersi fidare e con cui avete intavolato delle promettenti trattative…?
La gentile mediatrice immobiliare quali misure di sicurezza supplementare dovrebbe adottare, sul luogo del lavoro, per evitare di correre pericoli, nel caso dovesse incontrare un “lupo cattivo”?
Gli agenti immobiliari, per la natura del loro lavoro, possono, potenzialmente, incontrare l’intero…mondo.
Cioè, fare conoscenza con un’articolata fauna umana, imbattersi in persone dalle caratteristiche più disparate.
E’ un aspetto affascinante della loro professione.
Ma, a volte, sfortunatamente, il mediatore, ma, soprattutto, la mediatrice, potrebbe incappare in una persona losche, in un cliente dal comportamento strano, bizzarro se non imbarazzante.
Non parlo del ladro o rapinatore il quale, per fortuna, non dovrebbe essere di casa nelle agenzie immobiliari perché, il probabile gruzzolo in contanti, sarebbe scarso o nullo, data la particolare tipologia del “commercio” che in quei luoghi si svolge.
Mi riferisco, invece, tipicamente ad una persona che evidenzia una secondo fine, un fare strano e misterioso…anche se a volte indecifrabile. Un modo di comportarsi che, palesamente, "puzza di bruciato".
A quel punto, una volta sicuri, o comunque avendo una fondata presunzione, del cattivo incontro, come comportarsi?
Evitare di reagire in modo eccessivo?
Mantenere, per quanto possibile, la calma e la lucidità mentale?
Cercare di distrarre il tipo sinistro o equivoco, cercando di allontanarlo dal proprio ufficio con una scusa qualsiasi?
Chiedersi, se non sia il caso di informare qualche persona che è nell’ufficio…magari in un altra stanza?
Cercare di riportare il discorso sopra l’argomento casa…e trovare il modo di smascherare le sue veri intenzioni ?
Non vi mai capitato, al contrario, di aver a che fare con pazzi, squilibrati, psicopatici che però, in un primo momento, non avete identificato come tali e che, invece, sembravano degli ottimi clienti di cui potersi fidare e con cui avete intavolato delle promettenti trattative…?
La gentile mediatrice immobiliare quali misure di sicurezza supplementare dovrebbe adottare, sul luogo del lavoro, per evitare di correre pericoli, nel caso dovesse incontrare un “lupo cattivo”?