Non c'è una legge che dice quanto deve chiedere una agenzia, le associazioni hanno preso una multa per averci provato (secondo le associazioni e il garante) fissando un minimo proprio prendendo come riferimento quello che tu chiam i"legge" che invece è un mero indice (che si dovvrebbe aggiornare) che viene redatto nelle CCIAA: gli usi e consuetudini.
L'agenzia non rischia nulla, ha tutte le ragioni del mondo per chiedere quanto vuole, basta che vi abbia informato subito ad esempio e si è comportata anche in modo etico ( a me i clienti lo chiedono al primo incontro: "quanto prendete?")
Gli usi e consuetudini indicano quanto è la provvigione media in uso nella zona, e ci rifà a quella quando avvengono contenziosi (ma i contenziosi si risolvono in giudizio e in questi casi si rischia di pagare si quanto previsto dagli usi, am anch edi pagare il giudzio)...
In pratica è come pretendere di pagare un elettricista 1000 euro solo perchè in camera di commercio ci fosse scritto che in media un elettricista prende 1000 euro, ma un elettricista fa pagare una somma che ritiene giusta a seconda del alvoro che fa (quanti punti luci mette ad esempio).
Il consumatore reagirà semplicemente non servendosi più di quella agenzia e spargendo voti negativi sulla stessa ai conoscenti.
Se per esempio l'importo dell'acquisto è quello di un box, mettiamo intorno ai 20000, una agenzia secondo la tua logica dovrebbe prenderti 400 euro ( se gli usi fossero del 2 %) o 600% se fossero del 3%.
Invece magari ti chiede 1500-2000 euro, che sarebbe anche il 10%.
Se l'importo è di 5milioni di euro, anche uno 0,5% può essere una provvigione più che accettabile.
A un collega è successo che dopo aver risposto alla domanda "quanto prendete?" con la cifra "3%" è toccato accontentarsi di 500 euro in una trattativa complicatissima per la vendita di un terreno agricolo (con tutta la trafila ai confinanti ecc.) tra l'altro prendendo invece di 1000 euro (500 dal venditore e 500 dall'acquirente) solo 500 euro dal venditore perchè al omomento dell'invio delle lettere contenente il compomesso fatto all'insaputa del collega, ha inserito che non c'era nessuna agenzia (evidentemente gli acquirenti o il proprietario non volevano pagare l'IVA) e quindi chi è subentrato (invocando l aprelazione) non ha dovuto dar nulla al colelga, che si ciuccia il ditino.
Poi bisogna vedere che costi ha, o deve sostenere in relazione a quell'affare.
In soldoni, è lecito che chieda quanto gli sembra giusto esattamente come è lecito che tu ti opponga e cerchi di resistere e pagare il meno possibile.
Trattando troverete un punto di incontro.
Buon natale.