• Creatore Discussione STUDIO MAROCCO
  • Data di inizio

Mimi

Membro Attivo
Privato Cittadino
;)
Grazie infinite a Bastimento,
finalmente posso riscaldarmi (o meglio mio figlio si può riscaldare) come vuole.
Anche io non sono un termotecnico ma sono giunto alle tue stesse conclusioni per logica di fatti, nel vaso di espansione posto dentro/dietro la caldaia le istruzioni dicono che in caso di necessità si pompa aria con la pompa di una bicicletta fino ad un max di 1 bar, poi caricando acqua nell'impianto si fa in modo di non superare 1 bar questo appunto per il fatto che l'acqua diventando calda aumenta il suo volume e quindi entra in gioco il vaso di espansione ecc. ecc.
Il termostato in camera 2 è un cronotermostato, per cui inizierei con la prossima stagione invernale ad utilizzarlo sia come orologio che controllo di temperatura per l'intera zona, poi penso proprio di lasciare il cronotermostato solo per la camera del bimbo e per i due bagni, per tutto il resto della casa valvole termostatiche in modo di controllare/avere temperature più basse in camera da letto.
Questo è quello che vorrei, dato che per l'intera stagione invernale e sempre acceso il camino praticamente da come si rientra dal lavoro 14,30 fino alle 22.00 ed al mattino potersi alzare con il caldo dei termosifoni.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
... e questa ultima precisazione potrebbe far cadere il castello di carte ...;)

Potrei non aver capito bene, ma il cronotermostato rileva la temperatura dell'ambiente dove è installato o dove è posta la sonda. Ma agisce, aprendo o chiudendo un interruttore che comanda l'accensione della caldaia, quindi condiziona tutto l'impianto: ora non ricordo più chi è scaldato anche dal camino e chi no. Sta di fatto che se il cronotermostato spegne la caldaia, i locali non riscaldati dal camino restano alla temperatura condizionata dal locale termostatizzato dal cronoterm.

Se volevi dire che nel frattempo le camere non utilizzate le terrai con le VT ancor più basse, allora la cosa potrà funzionare secondo i tuoi desideri.
Non dimenticare però che se pretendi di mettere d'accordo N termostati, insieme alla suocera che tocca e ritocca valvole e termostati, l'altro che alza ed abbassa a seconda che si sia fuori o dentro, o col camino acceso, non è detto che il risultato voluto sia ottimale.

Comunque adesso dovresti avere gli elementi per riverificare il ragionamento e predisporre il tutto in modo coerente.

p.s.: il riferimento alla suocera è puramente casuale: avevo messo un cronotermostato alla mia, così che di notte la caldaia venisse limitata/spenta ed al mattino riattivata prima della sveglia..... purtroppo aveva passato la novantina...! Ho dovuto ripristinare il vecchio interruttore, con cui lei accendeva o spegneva ... a volontà! :basito:
 

STUDIOMINUCCI

Membro Assiduo
Amm.re Condominio
Grazie infinite sia ad Architetto che a Bastimento! :amore:
Tra l'altro mi avete donato un quadro molto più completo rispetto a quello che mi ero formata, perchè ...nelle uniche occasioni in cui me ne interessai, diversi anni fa (almeno sei-sette anni fa) , potei valutare soltanto le proposte di mega-Ditte che fornivano un Servizio completissimo (a prezzi principeschi), e che includevano sempre i ripartitori e anche... la contabilizzazione !!!
Ragion per cui, sinceramente, ogni volta che si parla di termovalvole io (sbagliando) facevo riferimento a quel sistema che era l'unico che avessi seriamente valutato.
E invece....grazie di cuore... mi avete dato una serie di spiegazioni preziosissime. :fiore:
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Cara Minucci, anch'io quando mi ero documentato, (in rete ci sono opuscoletti interessanti sull'argomento), effettivamente le cose erano sempre proposte in abbinamento al servizio energia, che per certi aspetti è una trovata per le allodole.

Ora però in Lombardia e Piemonte, la contabilizzazione è diventata obbligatoria anche per gli impianti esistenti (a scalare entro il 2013 o '14, a seconda della vetustà o potenza), per cui mi sono dovuto informare un pò meglio: effettivamente è un pò forzato arrivare all'obbligatorietà: le case datate non sono state costruite con isolamenti reciproci allineati alle attuali normative: pretendere quindi un bilanciamento e la non influenza reciproca è una pura illusione. Se qualcuno mettesse sistematicamente al minimo il proprio riscaldamento , l vicino ne risentirebbe di sicuro. Ma questo i legislatori locali se lo sono dimenticato.
 

Mimi

Membro Attivo
Privato Cittadino
:disappunto: :disappunto::disappunto: mi sembrava che fosse tutto OK ma......................

1) Nell'alloggio ci abita solo mio figlio, mia nuora ed il mio nipotino.
2) Al mattino, il cronotermostato posto nella camera 2 dovrà accendere la caldaia per riscaldare l'intera abitazione mediante i termosifoni, e cioè Sala, Cucina, Studio, le 3 camere ed i 2 bagni e lo stesso cronotermostato provvederà a mantenere una temperatura di circa 20 gradi pressochè uguale in tutti i locali.
3) Ore 8.00 il crono termostato farà spegnere la caldaia, e quindi l'abitazione resterà senza riscaldamento.
4) Ore 14.00 il cronotermostato farà riaccendere la caldaia ed i termosifoni incominciono a riscaldare nuovamente tutti i locali.
5) Ore 15.00 circa il camino viene acceso.
6) Ore 16.00 l'aria calda del camino farà salire la temperatura nella Sala, nella cucina e nello Studio, e quando la temperatura in questi locali avrà raggiunto i circa 20 gradi, intervengono le sonde delle termovalvole installate su questi termosifoni e chiuderanno il flusso d'acqua calda nei termosifoni, i locali Sala, cucina e Studio saranno mantenuti in temperatura dall'aria calda del camino, aria calda che è termoregolata da una apparecchiatura installata nel camino stesso mentre le altre camere ed i 2 bagni continueranno ad essere riscaldati dai termosifoni e la temperatura di questi locali sarà controllata dal cronotermostato posto in camera 2.
7) Ore 22.00 il camino viene spento ed anche l'orologio del cronotermostato spegnerà la caldaia.
:idea::idea::idea: se dopo il primo inverno constato il buo funzionamento allora provvedo a installare anche nelle camera 1, camera 3 e disimpegno altre 3 termovalvole regolate in modo che intervengano quando ci sono 18 gradi, mentre nella camera 2 ed i 2 bagni la temperatura sara quella impostata nel cronotermostato posto nella camera 2 e cioè pressapoco 20 gradi.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Posso suggerirti di non complicarti l'esistenza? Il tuo caso sta diventando una sorta di indovinello enigmistico...
Per la cronaca, mi hai aggiunto anche il termostato del camino: in casa tua potrai metterti a mettere in gara tutte queste sonde per vedere chi scatta prima: attento che a forza di ingarbugliare la matassa si resta ingarbugliati...

esempio punto 6: interverrà prima il sensore del camino o le VT dei radiatori? se si chiudono prima i termosifoni bene, se invece si chiude prima il camino, i radiatori continueranno come prima...

te lo dicevo gia prima : troppi sensori in parallelo senza gerarchia potrebbero produrre un effetto indesiderato, ma non per colpa loro...
 

Nicol

Membro Attivo
Privato Cittadino
Mi inserisco in questo vecchio forum sperando in una risposta... abito a Milano in un condominio di 5 piani, ed il mio appartamento è sempre stato freddissimo in quanto esposto su tre lati e con sopra i solai modello "frigor", entro il 2014 entreranno in vigore i termo contabilizzatori, e io sono MOLTO preoccupata, cosa paghero' di consumi??
Non posso permettermi di tenere le termovalvole sul 2 in quanto potrei morire congelata al mio ritorno dall'ufficio!!
Chi mi sa dire come avverrà il conteggio?
Si terrà in considerazione anche la dispersione di calore di ogni singolo appartamento, nel conteggio finale??
In considerazione del fatto che se al secondo piano possono permettersi di tenere le valvole sul 3 o addirittura tenere dei termosifoni chiusi come ho saputo recentemente, al 5° piano questa cosa risulta impossibile!
Come potro' tutelarmi???
Considerato che avro' gli scatti alle stelle e conseguentemente pagare uno sproposito, agevolando tra l'altro i piani inferiori
Che argomenti dovro' portare nella prossima assemblea?? (dove si parlerà proprio di questo???)
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grazie a tutti per l'aiuto!!!
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Architetto

Nuovo Iscritto
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Mi inserisco in questo vecchio forum sperando in una risposta... abito a Milano in un condominio di 5 piani, ed il mio appartamento è sempre stato freddissimo in quanto esposto su tre lati e con sopra i solai modello "frigor", entro il 2014 entreranno in vigore i termo contabilizzatori, e io sono MOLTO preoccupata, cosa paghero' di consumi??
Non posso permettermi di tenere le termovalvole sul 2 in quanto potrei morire congelata al mio ritorno dall'ufficio!!
Chi mi sa dire come avverrà il conteggio?
Si terrà in considerazione anche la dispersione di calore di ogni singolo appartamento, nel conteggio finale??
In considerazione del fatto che se al secondo piano possono permettersi di tenere le valvole sul 3 o addirittura tenere dei termosifoni chiusi come ho saputo recentemente, al 5° piano questa cosa risulta impossibile!
Come potro' tutelarmi??? Considerato che avro' gli scatti alle stelle e conseguentemente pagare uno sproposito, agevolando tra l'altro i piani inferiori
Che argomenti dovro' portare nella prossima assemblea?? (dove si parlerà proprio di questo???)
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grazie a tutti per l'aiuto!!!
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Da ciò che descrivi, sicuramente l'immobile è datato e fare interventi di questo tipo comportano oneri alti, ma non sempre i contabilizzatori sono la panacea dei mali...
Per parlare di contenimento dei consumi, necessita innanzi tutto vedere com'è composto il fabbricato e che grado d'isolamento ha ... inoltre va visto l'impianto e la centrale termica (caldaia), se centralizzato (come credo nel tuo caso) o autonomo ... ma non basta, perchè a questo vanno verificati gli infissi, i cassonetti (se presenti), le dispersioni dovute a ponti termici ... insomma una serie di considerazioni che non sempre sono facili da intuire per chi non opera nel settore ..
Il semplice contabilizzatore ti permette di verificare quanto consumi, ma non quanto risparmi. Riprendendo l'esempio dato nella tua descrizione: se ti trovi all'ultimo piano e la distanza dalla centrale termica è notevole, allora prima che raggiungi la temperatura ne hai sicuramente di consumo, a differenza di uno che abita al primo piano (non importa se sotto ha un porticato che disperde) ed è vicino alla centrale, perchè la temperatura la raggiungerà prima e consumerà sicuramente meno di te ...
Pertanto, per ridurre i consumi, prima guarderei le dispersioni del fabbricato, poi la centrale termica ed allora posso pensare ai contabilizzatori ... altrimenti è meglio tenere le valvole termostatiche che ti permettono di impostare le temperature in ogni singolo ambiente, favorendo così la distribuzione dell'acqua calda nell'impianto ad altri appartamenti che sono più lontani dalla caldaia.
Spero averti dato una spiegazione semplice, anche se la tematica non lo è ...:)
 

Nicol

Membro Attivo
Privato Cittadino
grazie mille architetto, in effetti la casa è del 1962, e avevamo parlato di coibentare i solai due anni fa quando abbiamo rifatto un pezzo di tetto ma poi costava troppo e non si è fatto, ma non mi è chiara una cosa.... non è obbligatorio mettere i contabilizzatori?? E' possibile mettere solo le termovalvole? Questo lo decide l'assemblea?
Scusa per la mia "ignoranza" in materia ma in assemblea vorrei arrivare preparata!
ciao e buona serata!!
 

Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
Per le nuove costruzioni, dotati di impianto centralizzato, Si ..
per tutti gli altri, si adeguano alla normativa, come previsto dalla L.R. 3/2011 che prevede il termine utile per il 2014; in particolare partendo da tutti gli impianti che hanno caldaie vetuste ...
Ma il problema non è questo ... il vero problema è la dispersione ... non pensi? ;)
 

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