Graf

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Privato Cittadino
Secondo voi, é il prezzo, nel suo giusto rapporto con la qualità della casa in vendita, l’ unico e definitivo fattore che decide l’alienazione immobiliare? Naturalmente quello che più si avvicina al vero valore della casa in quel momento fino a coincidere con esso?
Ma dico:
“l’emozione” di aver trovato la casa “giusta”, con quello splendido panorama, con quella raffinatezza nella ristrutturazione, con quelle finiture signorili, piano alto, con balcone, luminosa, zona silenziosa, vicino ai mezzi pubblici, ripeto, quell’emozione non conta nulla per l'acquirente ?
E le capacità psicologiche e negoziatrice del mediatore che, con abilità, riesce a scoprire il punto comune di “fusione” tra il venditore e il compratore? Non vogliamo mettere sul piatto della bilancia anche questo fattore professionale?
Insieme al modo onesto, professionale ed imparziale di negoziare l’affare tanto da tranquillizzare le due parti e predisporli all’accordo? Ma che scherziamo?
Né vogliamo perdere per strada, in nessun caso, il fattore del il buon nome, inattaccabile, solidissimo, che l’operatore si è personalmente e pazientemente costruito nel tempo e che gli permette di lavorare con una certa rendita di posizione...Che dite?
In definitiva, il fattore decisivo di successo, in una compravendita immobiliare, risiede nella qualità intrinseca “merce” che si vende, nel suo prezzo o nel “servizio” che si offre?

Oppure in un’originale e gustosa zuppa di tutti gli ingredienti?
 

tharapyo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
E' un po' un insieme di tutti gli elementi, il prezzo può essere maggiormente determinante per chi compra ad uso investimento per poi riaffittare, mentre altre caratteristiche, anche "emozionali" hanno sicuramente maggior peso per chi deve comprare la casa della vita...
 

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