Buonasera,
sono il padre di un ragazzo che ha stipulato un contratto di locazione per una stanza all'interno di un appartamento a Milano.
Il locatario corrisponde anche alla figura di coinquilino, pertanto l'appartamento è condiviso dal locatario/proprietario e da mio figlio.
Dopo la firma del contratto abbiamo scoperto che il locatario è proprietario al 50% dell'appartamento e l'altro 50% è di proprietà del fratello.
Il contratto, nel quale appare solo un nominativo in qualità di locatario, ad un certo punto, cita testualmente: ".......CONDUTTORE, che accetta per sé una porzione dell'unità immobiliare posta in Milano xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx, composta da un vano , oltre utilizzo in condivisione di cucina, soggiorno e servizi, ammobiliata".
Ultimamente tra i 2 ragazzi, locatario e conduttore, ci sono state discussioni animate in quanto il locatario adesso dice che la casa è sua e di suo fratello e che pertanto una stanza è sua, una di mio figlio e il soggiorno (nel quale è presente un divano letto) di suo fratello. Queste discussioni sono nate in quanto la presenza del fratello (con la ragazza) o dei genitori del locatario, si è fatta sempre più frequente all'interno dell'appartamento.
Pulizia delle parti in comune: si son messi d'accordo, solo verbalmente, per effettuare le pulizie una settimana ciascuno e il locatario, se non avesse tempo e voglia, si è impegnato a far venire una persona per provvedere alla sua parte di pulizie: non pulisce lui e non fa andare nessuno per suo conto.
Come ci si deve comportare? Come fare per le spese condominiali e a consumo? Si può recedere senza preavviso, previsto per 3 mesi? O in alternativa si può recedere, con preavviso di 3 mesi, per le motivazioni su esposte?
Ringrazio anticipatamente.
Agostino
sono il padre di un ragazzo che ha stipulato un contratto di locazione per una stanza all'interno di un appartamento a Milano.
Il locatario corrisponde anche alla figura di coinquilino, pertanto l'appartamento è condiviso dal locatario/proprietario e da mio figlio.
Dopo la firma del contratto abbiamo scoperto che il locatario è proprietario al 50% dell'appartamento e l'altro 50% è di proprietà del fratello.
Il contratto, nel quale appare solo un nominativo in qualità di locatario, ad un certo punto, cita testualmente: ".......CONDUTTORE, che accetta per sé una porzione dell'unità immobiliare posta in Milano xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx, composta da un vano , oltre utilizzo in condivisione di cucina, soggiorno e servizi, ammobiliata".
Ultimamente tra i 2 ragazzi, locatario e conduttore, ci sono state discussioni animate in quanto il locatario adesso dice che la casa è sua e di suo fratello e che pertanto una stanza è sua, una di mio figlio e il soggiorno (nel quale è presente un divano letto) di suo fratello. Queste discussioni sono nate in quanto la presenza del fratello (con la ragazza) o dei genitori del locatario, si è fatta sempre più frequente all'interno dell'appartamento.
Pulizia delle parti in comune: si son messi d'accordo, solo verbalmente, per effettuare le pulizie una settimana ciascuno e il locatario, se non avesse tempo e voglia, si è impegnato a far venire una persona per provvedere alla sua parte di pulizie: non pulisce lui e non fa andare nessuno per suo conto.
Come ci si deve comportare? Come fare per le spese condominiali e a consumo? Si può recedere senza preavviso, previsto per 3 mesi? O in alternativa si può recedere, con preavviso di 3 mesi, per le motivazioni su esposte?
Ringrazio anticipatamente.
Agostino