Buongiorno.
Mio padre ha stipulato un contratto di locazione commerciale con ente pubblico, rinnovato tacitamente fino al 2021. Sul locale c'era una donazione con usufrutto a mio favore. Mio padre è mancato. Posso recedere dal contratto, magari proponendone uno a condizioni più favorevoli?
Grazie
Pare che "manchi un pezzo".
Se hai il diritto di usufrutto, significa che possesso e godimento del bene, e' nella tua piena disponibilita'.
A meno che tu stesso non disponi diversamente.
L'usufrutto e' un diritto di prprieta' ed in quanto tale potresti pure venderlo.
Proprio per questa titolarita', solo tu puoi affittare quel bene, intestandoti il contratto e pure le pigioni.
A fronte della rinuncia a quel diritto ti e" riconosciuto un (pre)determinato corrispettivo.
Se non hai intestato personalmente, quel contratto, comunque il tuo nome deve essere per forza citato nel contratto.
"Usufruttante in via di scioglimento" si usa nella definizione, quell'attore in possesso di quel diritto, in caso di vendita.
Sull'affitto non mi e' mai capitata la presenza di usfruttuario.
Ma in quanto "attore attivo", nella proprieta' del bene, deve essere per forza presente in quel contratto.
Vedremo se alcuni colleghi del forum interverrano dalle loro esperienze.
Tuttavia la "logica" del diritto, impone ragionevolmente di ritenere, che se tuo padre ha locato il bene a quell'ente, per forza di cose a suo tempo, avrai dovuto pure tu firmare e partecipare a quella contrattazione.
Sicuro che cio' non sia avvenuto.?