espongo i seguenti quesiti all'attenzione dei partecipanti al forum per un proficuo scambio di informazioni:
1. ad un'asta a cui intendo partecipare, non è stato nominato il custode giudiziario. A precisa domanda da me fatta al professionista delegato, questi mi ha risposto che in tal caso il custode giudiziario deve intendersi il debitore esecutato che occupa la casa. A questo punto ho fatto notare che sussisteva palese conflitto di interessi considerando che poichè il cod. proc. civile prescrive che l'immissione in possesso all'aggiudicatario è a cura del custode giudiziario, tale funzione è senz'altro maggiormente assicurato da una persona terza al procedimento anzichè colui che ha tutto l'interesse a disapplicare le intimazioni del tribunale , contenute nel decreto di trasferimento del bene. Una volta esternata questa mia perplessità il professionista delegato mi dice : faccia come crede - non partecipi all'asta se ha questi timori ( e meno male che, teoricamente, dovrebbe cercare di agevolare la vendita, comunque...).
2. L'immobile in questione, intestato in comunione dei beni a due anziani coniugi ultrasettantenni che occupano l'alloggio pignorato che andrà all'asta in parola, (assieme ad un piccolo appezzamento di terreno con annesso edificio rurale di proprieta degli stessi e di un capannone intestato ad una Ditta XXXX in liquidazione verosimilmente intestato ad uno o ad entrambi i coniugi). Poichè è probabile che l'origine dell'indebitamento che ha portato al pignoramento oltre che del capannone anche della casa in cui abitano sia stata l'impossibilità di far fronte alle rate del mutuo del capannone, in considerazione del fatto che sui beni pignorati risultano iscritte più ipoteche giudiziarie talvolta a carico di uno solo dei coniugi e talvolta a carico di entrambi chiedo:
a- E' da escludere, anche in ragione della comunione dei beni, che la moglie possa invocare il diritto ad abitarci, adducendo come motivazione il fatto che la responsabilità del debito sia principalmente del marito, ex titolare della Ditta in liquidazione?
b. Pur sembrando alquanto improbabile, tuttavia esiste nella legislazione/prassi giurisprudenziale italiana in caso di occupazione senza titolo ( come sarebbe a seguito di aggiudicazione in asta) qualche norma a favore di ultrasettantenni che potrebbero allungare i tempi di rilascio dell'immobile?
c. come fronteggiare la situazione che potrebbe scaturire dall'assenza di un custode giudiziario, attivo a favore dell'aggiudicatario? Possibile che l'Italia da culla del diritto è diventata terra in cui vige la più totale assenza del diritto?
1. ad un'asta a cui intendo partecipare, non è stato nominato il custode giudiziario. A precisa domanda da me fatta al professionista delegato, questi mi ha risposto che in tal caso il custode giudiziario deve intendersi il debitore esecutato che occupa la casa. A questo punto ho fatto notare che sussisteva palese conflitto di interessi considerando che poichè il cod. proc. civile prescrive che l'immissione in possesso all'aggiudicatario è a cura del custode giudiziario, tale funzione è senz'altro maggiormente assicurato da una persona terza al procedimento anzichè colui che ha tutto l'interesse a disapplicare le intimazioni del tribunale , contenute nel decreto di trasferimento del bene. Una volta esternata questa mia perplessità il professionista delegato mi dice : faccia come crede - non partecipi all'asta se ha questi timori ( e meno male che, teoricamente, dovrebbe cercare di agevolare la vendita, comunque...).
2. L'immobile in questione, intestato in comunione dei beni a due anziani coniugi ultrasettantenni che occupano l'alloggio pignorato che andrà all'asta in parola, (assieme ad un piccolo appezzamento di terreno con annesso edificio rurale di proprieta degli stessi e di un capannone intestato ad una Ditta XXXX in liquidazione verosimilmente intestato ad uno o ad entrambi i coniugi). Poichè è probabile che l'origine dell'indebitamento che ha portato al pignoramento oltre che del capannone anche della casa in cui abitano sia stata l'impossibilità di far fronte alle rate del mutuo del capannone, in considerazione del fatto che sui beni pignorati risultano iscritte più ipoteche giudiziarie talvolta a carico di uno solo dei coniugi e talvolta a carico di entrambi chiedo:
a- E' da escludere, anche in ragione della comunione dei beni, che la moglie possa invocare il diritto ad abitarci, adducendo come motivazione il fatto che la responsabilità del debito sia principalmente del marito, ex titolare della Ditta in liquidazione?
b. Pur sembrando alquanto improbabile, tuttavia esiste nella legislazione/prassi giurisprudenziale italiana in caso di occupazione senza titolo ( come sarebbe a seguito di aggiudicazione in asta) qualche norma a favore di ultrasettantenni che potrebbero allungare i tempi di rilascio dell'immobile?
c. come fronteggiare la situazione che potrebbe scaturire dall'assenza di un custode giudiziario, attivo a favore dell'aggiudicatario? Possibile che l'Italia da culla del diritto è diventata terra in cui vige la più totale assenza del diritto?