[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Ecco, in poche frasi, come far ripartire il mercato immobiliare....
Grazie, governo! [/FONT][FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]: non avrai messo le mani nelle tasche degli italiani, ma ci hai messo anche i piedi...
Se almeno non usassero queste frasi idiote !
Silvana
Manovra, la scure sulla prima casa[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Italia, Corriere della Sera[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]MILANO – La manovra con i tagli lineari alle detrazioni fiscali era stata già licenziata a luglio dal Parlamento. Prevedeva una riduzione del 5% dei benefici fiscali per i contribuenti nel 2013 e del 20% (in caso di una mancata riforma del fisco con legge-delega) nel 2014. Poi la lettera della Bce inviata al governo italiano l'8 agosto scorso, nella quale invitava l'esecutivo a inasprire i contenuti del decreto di correzione sui conti pubblici, ha finito per complicare il quadro. Anticipando di un anno le misure previste, in modo da ottenere il pareggio di bilancio nel 2013. E a rimetterci sembra essere soprattutto chi ha il «lusso» di una prima casa, data la forbice alle decine di detrazioni fiscali che riguardano gli immobili.
[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]I CONTRATTI DI LOCAZIONE – Tagli ai benefici fiscali (del 5% nel 2012, del 20% nel 2013) per gli inquilini con redditi inferiori ai 30.987,43 euro lordi, come prevedeva il Testo unico imposte redditi del 1986. Fare dei calcoli è complicato, ma l'onere aggiuntivo per il contribuente può toccare i 300 euro all'anno per i redditi poco sotto la soglia massima. I tagli imposti dalla manovra riguardano anche le detrazioni concesse ai genitori di studenti fuori sede in affitto, che potevano «scaricare» nella dichiarazione dei redditi il contratto di locazione dei figli: anche qui il 20% in meno nel 2013. Ma se gli inquilini piangono, non ridono neanche i proprietari. Nella selva di detrazioni c'era anche l'agevolazione fiscale per i titolari di immobili che concedevano l'uso dei propri locali con contratti concordati e calmierati: anche qui taglio netto del 5% da gennaio, del 20% nel 2013.[/FONT] [FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]
I MUTUI E LE RENDITE CATASTALI – Accendere un mutuo per l'acquisto della prima casa è spesso l'unica strada possibile per diventare proprietari di un'abitazione. Per «allietare» l'onere al mutuatario lo Stato aveva previsto la detrazione degli interessi sulla prima casa corrisposti alle banche: quel tentativo di alleggerire il carico ai neo-possessori di prima casa verrà ridotto con le solite percentuali a partire già dal 2012. E verrà reintrodotta anche l'IRPEF sulla prima casa nella misura del 5% della rendita catastale nel 2013 e del 20% nel 2014.[/FONT]
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LE RISTRUTTURAZIONI – In termini di ristrutturazioni le aliquote previste dallo Stato erano due: il 36% di detrazione per i lavori e il recupero di alloggi; il 55% per le manutenzioni e il restauro di case vincolate. Anche qui la forbice del 20% nel 2013 (e del 5% da gennaio).[/FONT]
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IL FONDO DI SOSTEGNO ALLA LOCAZIONE – E il Sunia – il sindacato inquilini della Cgil – ha mosso il dito anche contro «il ventilato ulteriore taglio del fondo di sostegno alla locazione, che passerebbe dagli oltre 300 milioni di euro del 2000 a circa 9 milioni», dice Daniele Barbieri, segretario Sunia-Cgil. Si tratta di un fondo statale, le cui risorse vengono ripartite su base regionale ed elargite attraverso dei bandi comunali in sostegno a giovani famiglie e coppie alle prese con l'affitto. Un fondo la cui dotazione – con i pressanti vincoli di bilancio e un debito a oltre 1.900 miliardi di euro – si è ridotto progressivamente, mentre la domanda di sussidi cresce esponenzialmente.[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Fabio Savelli[/FONT]
Grazie, governo! [/FONT][FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]: non avrai messo le mani nelle tasche degli italiani, ma ci hai messo anche i piedi...
Se almeno non usassero queste frasi idiote !
Silvana
Manovra, la scure sulla prima casa[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Italia, Corriere della Sera[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]MILANO – La manovra con i tagli lineari alle detrazioni fiscali era stata già licenziata a luglio dal Parlamento. Prevedeva una riduzione del 5% dei benefici fiscali per i contribuenti nel 2013 e del 20% (in caso di una mancata riforma del fisco con legge-delega) nel 2014. Poi la lettera della Bce inviata al governo italiano l'8 agosto scorso, nella quale invitava l'esecutivo a inasprire i contenuti del decreto di correzione sui conti pubblici, ha finito per complicare il quadro. Anticipando di un anno le misure previste, in modo da ottenere il pareggio di bilancio nel 2013. E a rimetterci sembra essere soprattutto chi ha il «lusso» di una prima casa, data la forbice alle decine di detrazioni fiscali che riguardano gli immobili.
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[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]I CONTRATTI DI LOCAZIONE – Tagli ai benefici fiscali (del 5% nel 2012, del 20% nel 2013) per gli inquilini con redditi inferiori ai 30.987,43 euro lordi, come prevedeva il Testo unico imposte redditi del 1986. Fare dei calcoli è complicato, ma l'onere aggiuntivo per il contribuente può toccare i 300 euro all'anno per i redditi poco sotto la soglia massima. I tagli imposti dalla manovra riguardano anche le detrazioni concesse ai genitori di studenti fuori sede in affitto, che potevano «scaricare» nella dichiarazione dei redditi il contratto di locazione dei figli: anche qui il 20% in meno nel 2013. Ma se gli inquilini piangono, non ridono neanche i proprietari. Nella selva di detrazioni c'era anche l'agevolazione fiscale per i titolari di immobili che concedevano l'uso dei propri locali con contratti concordati e calmierati: anche qui taglio netto del 5% da gennaio, del 20% nel 2013.[/FONT] [FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]
I MUTUI E LE RENDITE CATASTALI – Accendere un mutuo per l'acquisto della prima casa è spesso l'unica strada possibile per diventare proprietari di un'abitazione. Per «allietare» l'onere al mutuatario lo Stato aveva previsto la detrazione degli interessi sulla prima casa corrisposti alle banche: quel tentativo di alleggerire il carico ai neo-possessori di prima casa verrà ridotto con le solite percentuali a partire già dal 2012. E verrà reintrodotta anche l'IRPEF sulla prima casa nella misura del 5% della rendita catastale nel 2013 e del 20% nel 2014.[/FONT]
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LE RISTRUTTURAZIONI – In termini di ristrutturazioni le aliquote previste dallo Stato erano due: il 36% di detrazione per i lavori e il recupero di alloggi; il 55% per le manutenzioni e il restauro di case vincolate. Anche qui la forbice del 20% nel 2013 (e del 5% da gennaio).[/FONT]
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IL FONDO DI SOSTEGNO ALLA LOCAZIONE – E il Sunia – il sindacato inquilini della Cgil – ha mosso il dito anche contro «il ventilato ulteriore taglio del fondo di sostegno alla locazione, che passerebbe dagli oltre 300 milioni di euro del 2000 a circa 9 milioni», dice Daniele Barbieri, segretario Sunia-Cgil. Si tratta di un fondo statale, le cui risorse vengono ripartite su base regionale ed elargite attraverso dei bandi comunali in sostegno a giovani famiglie e coppie alle prese con l'affitto. Un fondo la cui dotazione – con i pressanti vincoli di bilancio e un debito a oltre 1.900 miliardi di euro – si è ridotto progressivamente, mentre la domanda di sussidi cresce esponenzialmente.[/FONT]
[FONT=Georgia,Times New Roman,Times,serif]Fabio Savelli[/FONT]