@Mil, potrei anche essere, in linea di massima, d'accordo con la tua visiona amara, però le alternative quali sono?
Il problema del mercato immobiliare milanese non riguarda solo la vendita ma anche , forse in modo anche peggiore, gli affitti. Se si lavora in questa città non è che ci si può licenziare e spostarsi da qualche altra parte; non tutti i lavori lo permettono e ci sono settori presenti solo in pochissime città, sia in Italia che all'estero.
Mah questo non credo...io non lo farei per sempre certo, però ho conosciuto medici, insegnanti, esperti di controllo qualità e molti altri professionisti che sono felici di aver quadruplicato gli stipendi e mi hanno detto di aver aspettato ed essersi adeguati a una situazione mediocre per troppo tempo. In coscienza non posso dare loro che ragione. Lo capirei se fossimo che so..in una dittatura che chiude le frontiere, altrimenti mi sembra logico che chi ha delle qualifiche vada a cercare un rapporto stipendio/costo della vita dove gli sembra di trovarlo più equo.
Al momento, se si è soli e con uno stipendio medio, si può prendere in affitto un monolocale in periferia (o un bilocale se si è fortunati) ma si deve essere disposti a spendere quasi la metà dello stipendio. Si potrebbe uscire fuori milano, certo, ma allora bisogna prevedere altre spese come la macchina, con tutte le rotture ad essa annesse.
Altrimenti si continua a stare in affitto ma in condivisione ancora per diversi anni, prospettiva a dir poco deprimente.
Ecco appunto, senza volerlo hai dato tu stesso la spiegazione del perchè ritengo che quella esistente a Milano sia una domanda "falsata" e sostanzialmente debolissima finanziariamente. E' tuttora un grande mistero di come i nodi del mercato immobiliare basato sull'inconsistenza lavorativa non siano venuti ancor più al pettine di quanto non si sia potuto già toccare ampiamente con mano.
Per quanto mi riguarda sto cercando una casa dove poter vivere, non per investire.
Ho finalmente raccimolato un capitale grazie al quale, rimanendo sulla fascia di prezzo che ho in mente, dovrò chiedere un mutuo minore del 70%. Una volta contate anche le spese condominiali, dovrei avere una spesa mensile uguale all'affitto di una camera singola a Milano.
Mi sembra ragionevole. Diciamo che le considerazioni su un investimento pluriennale come una casa vanno fatte molto sensatamente, valutando attentamente se sei su una tavola da surf con il mare calmo oppure se all'orizzonte intravedi uno tsunami, ecco..Chi ha comprato in piena bolla per esempio si è sostanzialmente rovinato economicamente "accontentandosi" per una casa di soluzioni concepite da costruttori idioti e oggi invendibili, ad esempio. Può succedere, anzi è un'ecatombe che persiste ancora, una grana non da poco per molti Agenti Immobiliari. Basterebbe guardare realisticamente la situazione economica complessiva per capire se i prezzi degli immobili sono o no ragionevoli, non la domanda che in un determinato momento può anche sembrare "in ripresa"..
Il mio budget dovrebbe essere sufficiente per comprare una casa in periferia della metratura che ho in mente ma, come già spiegato, mi sembra proprio che ci siano meno immobili in vendita rispetto a giugno o anche a luglio, per esempio.
Con così poca offerta ci si ritrova a scannarsi per qualsiasi cosa entri nel mercato che abbia vagamente un prezzo realistico.
Qualsiasi cosa entri nel mercato a un prezzo "realistico" è semplicemente l'apice dell'iceberg...è cioè sostanzialmente categoria di immobili di due tipi: o molto datati o recenti/ nuovi ma mal fatti che tra breve saranno definitivamente fuori mercato, tanta è tuttora la mole di invenduto. Quindi non sempre significa che sia un affare, anzi semplicemente il più delle volte non lo è, ma si cerca di dismettere in tempi meno lunghi proprio il meno appetibile giocando d'anticipo. Peraltro nonostante mediamente nessuno o quasi chieda un parere a un tecnico sulla realisticità delle quotazioni attuali o sulle criticità degli immobili non mi risulta affatto questa gran ressa per queste perle dell'edilizia....nonostante tutto il buon senso non scompare mai del tutto.
Voi agenti immobiliari non preoccupa il fatto che sembrano esserci poche persone intenzionate a vendere in questo momento? E' vero che quello che c'è si vende bene e in fretta, ma c'è abbastanza movimento da dar da mangiare a tutti?
infatti non mangiano tutti, poveri Agenti Immobiliari ...Però tranquillo, non dipende dalla penuria di immobili da vendere, piuttosto dai cervelli medi dei venditori questo sì. Solo che lì gli Agenti Immobiliari hanno poco margine di manovra.