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<blockquote data-quote="canislupus" data-source="post: 746760" data-attributes="member: 85165"><p>A mio avviso la questione è un pochino più complessa.</p><p>Oggi in Italia abbiamo:</p><p></p><p>1) stipendi molto bassi</p><p>2) costo della vita allucinante</p><p>3) costi di gestione proibitivo</p><p></p><p>Lo avevo già scritto (non se qui o altrove), ma le banche hanno tipicamente due parametri che usano per valutare la solvibilità di un cliente:</p><p></p><p>LTV (Loan to Value)</p><p>il "peso" della potenziale rata sul reddito che molte inquadrano entro il 30% (non conosco l'acronimo, sorry)</p><p></p><p>Ora con i tassi di interesse in costante crescita (e parlo anche di quelli fissi), passare da una situazione in cui si è papabili per un mutuo, a non rispettare il 2 parametro... è veramente un attimo.</p><p></p><p>Io stesso avevo comunque chiesto un mutuo, ma il cui fine era la ristrutturazione.</p><p></p><p>Al momento della richiesta ero AMPIAMENTE nei margini, ma con il passare dei mesi sono arrivato al limite e ho concordato un abbassamento del LTV (banalmente ho chiesto di meno).</p><p></p><p>Ora immaginati chi ha necessità di finanziare l'80% del valore dell'immobile.</p><p></p><p>Se si trova a passare da una rata di 1.000 ad una da 1.200, potrebbe decidere facilmente che il gioco non valga più la candela e quindi si sarebbero buttati mesi e soldi, senza concludere nulla.</p><p></p><p>Ultima aggiunta.</p><p></p><p>A breve la BCE, dall'alto della sua idiozia, farà un altro aumento dei tassi di riferimento.</p><p></p><p>In questo modo l'Euribor subirà l'ennesimo rialzo (mi ricordo che fosse NEGATIVO fino a giugno 2022) e piano piano anche l'IRS seguirà a ruota.</p><p></p><p>Per chi non comprende ancora la situazione, faccio notare che l'IRS 20 anni a gennaio 2022 era su una media di 0,60, mentre oggi si trova al 3% circa.</p><p></p><p>Chiunque può farsi il calcolo di quanto possa pesare un simile rialzo su un mutuo da 100.000 o 200.000 euro.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="canislupus, post: 746760, member: 85165"] A mio avviso la questione è un pochino più complessa. Oggi in Italia abbiamo: 1) stipendi molto bassi 2) costo della vita allucinante 3) costi di gestione proibitivo Lo avevo già scritto (non se qui o altrove), ma le banche hanno tipicamente due parametri che usano per valutare la solvibilità di un cliente: LTV (Loan to Value) il "peso" della potenziale rata sul reddito che molte inquadrano entro il 30% (non conosco l'acronimo, sorry) Ora con i tassi di interesse in costante crescita (e parlo anche di quelli fissi), passare da una situazione in cui si è papabili per un mutuo, a non rispettare il 2 parametro... è veramente un attimo. Io stesso avevo comunque chiesto un mutuo, ma il cui fine era la ristrutturazione. Al momento della richiesta ero AMPIAMENTE nei margini, ma con il passare dei mesi sono arrivato al limite e ho concordato un abbassamento del LTV (banalmente ho chiesto di meno). Ora immaginati chi ha necessità di finanziare l'80% del valore dell'immobile. Se si trova a passare da una rata di 1.000 ad una da 1.200, potrebbe decidere facilmente che il gioco non valga più la candela e quindi si sarebbero buttati mesi e soldi, senza concludere nulla. Ultima aggiunta. A breve la BCE, dall'alto della sua idiozia, farà un altro aumento dei tassi di riferimento. In questo modo l'Euribor subirà l'ennesimo rialzo (mi ricordo che fosse NEGATIVO fino a giugno 2022) e piano piano anche l'IRS seguirà a ruota. Per chi non comprende ancora la situazione, faccio notare che l'IRS 20 anni a gennaio 2022 era su una media di 0,60, mentre oggi si trova al 3% circa. Chiunque può farsi il calcolo di quanto possa pesare un simile rialzo su un mutuo da 100.000 o 200.000 euro. [/QUOTE]
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