Ciao a tutti, provo a chiedere a voi un parere semplificando il più possibile:
Dei genitori hanno 7 figli (5 maschi e 2 femmine) di cui uno con disabilità non in grado di intendere e di volere. I figli maschi nel corso degli anni, su richiesta dei genitori sottoscrivono un atto di rinuncia all'eredità perchè nel tempo hanno ricevuto economicamente più delle figlie femmine. In questa rinuncia viene riportato che ogni singolo figlio maschio ha ricevuto la somma di XXXX euro, e depositano l'atto in prefettura al fine di lasciare, in futuro, l'unico immobile di famiglia alle femmine.
Il figlio disabile ovviamente non può esercitare tale volontà perché serve un amministratore o una figura esterna, quindi i genitori lasciano la cosa per aria, depositando solo il volere dei figli maschi escluso lui.
Nel tempo il padre muore, e va in successione la moglie e i figli con le loro rispettive quote (la quota maggiore è attualmente della madre) in comproprietà, incluso il figlio disabile. Andando avanti, il figlio disabile muore, e la sua quota viene ripartita ai fratelli/sorelle e alla madre.
La madre ormai anziana chiede alle figlie femmine di darsi una mossa per donare loro l'immobile, metà ciascuno, con il favore di tutti i fratelli, quindi vanno dal notaio e cominciano la trafila. Sfortuna vuole che al momento della donazione salta fuori un'ipoteca, nascosta da uno dei figli al resto della famiglia e la donazione salta.
A livello catastale i figli risultano ancora tutti comproprietari dell'immobile (inclusi quelli che hanno fatto la rinuncia)
Il notaio vuole studiare il caso e vedere se riesce a metterci una pezza.
Il notaio cosa può fare per salvare la situazione secondo voi?
E' possibile eliminare dalle precedenti successioni (padre + figlio disabile deceduti) gli eredi che hanno rinunciato tempo addietro con quell'atto "lasciato per aria" all'eredità, lasciando solo la madre e le due figlie femmine?
In tal caso, l'ipoteca del figlio che verrebbe "escluso" credo anche a livello catastale, ammesso si possa, che fine farebbe?
L'ipoteca è di tipo legale con Agenzia delle entrate riscossione ed è esecutiva, ed è appunto riferita solo alla quota del figlio debitore che è in comproprietà.
Oltre ad un eventuale accordo con l'agenzia delle entrate, che probabilmente verrebbe rigettata visto l'ingente debito e la piccola quota del figlio debitore esistono altre scappatoie?
Ditemi la vostra anche se la cosa è alquanto complicata.
Dei genitori hanno 7 figli (5 maschi e 2 femmine) di cui uno con disabilità non in grado di intendere e di volere. I figli maschi nel corso degli anni, su richiesta dei genitori sottoscrivono un atto di rinuncia all'eredità perchè nel tempo hanno ricevuto economicamente più delle figlie femmine. In questa rinuncia viene riportato che ogni singolo figlio maschio ha ricevuto la somma di XXXX euro, e depositano l'atto in prefettura al fine di lasciare, in futuro, l'unico immobile di famiglia alle femmine.
Il figlio disabile ovviamente non può esercitare tale volontà perché serve un amministratore o una figura esterna, quindi i genitori lasciano la cosa per aria, depositando solo il volere dei figli maschi escluso lui.
Nel tempo il padre muore, e va in successione la moglie e i figli con le loro rispettive quote (la quota maggiore è attualmente della madre) in comproprietà, incluso il figlio disabile. Andando avanti, il figlio disabile muore, e la sua quota viene ripartita ai fratelli/sorelle e alla madre.
La madre ormai anziana chiede alle figlie femmine di darsi una mossa per donare loro l'immobile, metà ciascuno, con il favore di tutti i fratelli, quindi vanno dal notaio e cominciano la trafila. Sfortuna vuole che al momento della donazione salta fuori un'ipoteca, nascosta da uno dei figli al resto della famiglia e la donazione salta.
A livello catastale i figli risultano ancora tutti comproprietari dell'immobile (inclusi quelli che hanno fatto la rinuncia)
Il notaio vuole studiare il caso e vedere se riesce a metterci una pezza.
Il notaio cosa può fare per salvare la situazione secondo voi?
E' possibile eliminare dalle precedenti successioni (padre + figlio disabile deceduti) gli eredi che hanno rinunciato tempo addietro con quell'atto "lasciato per aria" all'eredità, lasciando solo la madre e le due figlie femmine?
In tal caso, l'ipoteca del figlio che verrebbe "escluso" credo anche a livello catastale, ammesso si possa, che fine farebbe?
L'ipoteca è di tipo legale con Agenzia delle entrate riscossione ed è esecutiva, ed è appunto riferita solo alla quota del figlio debitore che è in comproprietà.
Oltre ad un eventuale accordo con l'agenzia delle entrate, che probabilmente verrebbe rigettata visto l'ingente debito e la piccola quota del figlio debitore esistono altre scappatoie?
Ditemi la vostra anche se la cosa è alquanto complicata.