Emma N.

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti,

Monolocale di 20 mq, da sempre abitazione; un tempo probabilmente con bagno comune. Metratura ovviamente sotto requisito minimo richiesto ad oggi per monolocale per una persona, contesto storico, appartamento un tempo senza bagno, a seguito effettuato all’interno dell’appartamento e condonato nel 2001 (richiesta di condono del 95 con disegno allegato).
A seguito del condono non era stato rilasciato documento di agibilita’/abitabilità.
Immobile da ristrutturare completamente (non ha neanche impianto di riscaldamento).

In comune danno versioni diverse, ma sicuramente dicono nella ristrutturazione di non toccare pareti ma migliorarlo a livello di impianti e finiture. Ma che sarebbe meglio avere agibilità, anche se condono tutela ma parzialmente. Agibilità non c’e’.

Ho il terrore che venga ristrutturato e che a seguito di ristrutturazione venga dichiarato non agibile/abitabile in quanto oggi è richiesta metratura minima superiore. E quindi l’investimento sarebbe vano.
Ci sarebbe da fare una Cila (non scia) il tecnico dice.

Come fare? Avete esperienze in merito?

Richiedere agibilità tardiva sarebbe un bel problema per certificazioni perche’ ovviamente l’impianto elettrico ed idraulico e’ di una vita fa, le certificazioni non esistono..il riscaldamento neanche.

Grazie anticipatamente per l’aiuto che potrete darmi.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Come fare? Avete esperienze in merito?
Se tu sei l’agente immobiliare, come credo, quando lo proporrai in vendita dovrai dire che c’è stato un condono, ma non è presente l’agibilità: e devi farlo presente anche nella proposta.
Chi compra deve sapere che può ristrutturare l’esistente, ma solo a livello di impianti e finiture; d’altronde, con 20 mq non è che, anche volendo, si possa modificare la distribuzione degli spazi…
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti,

Monolocale di 20 mq, da sempre abitazione; un tempo probabilmente con bagno comune. Metratura ovviamente sotto requisito minimo richiesto ad oggi per monolocale per una persona, contesto storico, appartamento un tempo senza bagno, a seguito effettuato all’interno dell’appartamento e condonato nel 2001 (richiesta di condono del 95 con disegno allegato).
A seguito del condono non era stato rilasciato documento di agibilita’/abitabilità.
Immobile da ristrutturare completamente (non ha neanche impianto di riscaldamento).

In comune danno versioni diverse, ma sicuramente dicono nella ristrutturazione di non toccare pareti ma migliorarlo a livello di impianti e finiture. Ma che sarebbe meglio avere agibilità, anche se condono tutela ma parzialmente. Agibilità non c’e’.

Ho il terrore che venga ristrutturato e che a seguito di ristrutturazione venga dichiarato non agibile/abitabile in quanto oggi è richiesta metratura minima superiore. E quindi l’investimento sarebbe vano.
Ci sarebbe da fare una Cila (non scia) il tecnico dice.

Come fare? Avete esperienze in merito?

Richiedere agibilità tardiva sarebbe un bel problema per certificazioni perche’ ovviamente l’impianto elettrico ed idraulico e’ di una vita fa, le certificazioni non esistono..il riscaldamento neanche.

Grazie anticipatamente per l’aiuto che potrete darmi.
Se presenti in Comune una pratica tecnica anche solo per spostare una porta di 10 cm te la bocciano, perchè non potrebbero mai considerarlo abitativo, quindi puoi ristrutturarlo, certificare gli impianti, ma non muovere un solo muro. Non ti declassano però, semplicemente rigettano la pratica.
 

Emma N.

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Esatto, infatti l’intenzione è quella di mantenere esattamente le pareti esistenti e migliorare solo impianti e finiture. Ma ad oggi i proprietari non hanno nessun documento di agibilità (di un tempo), quindi il Comune lascia il dubbio dicendo “se avesse l’agibilità di un tempo l’acquirente al 100% starebbe tranquillo se non sposta muri, non avendola la certezza non ce l’ha”

(follia!!!)
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Come fare? Avete esperienze in merito?

..Bah.. Non vedo quale sia il problema.

Di oggetti di questo genere ce ne sono a milioni in tutti i centri storici d'Italia.

Progettati e realizzati, quando le norme e gli strumenti urbanistici nel tempo e fino ad oggi utilizzati, non erano neanche stati concepiti.

Oggetti, che erano già identificati e riconosciuti come case residenziali, quando tutto intorno al "villaggio" del centro storico, c'era il nulla.

Detto ciò, una metratura da venti metri quadri, mi capitò una da 16mq (su due livelli), non potrà avere un costo esorbitante, quindi come fare?

Come si fà fin dalla notte dei tempi:

Eccoti i soldi e dammi la casa.
 

Emma N.

Membro Attivo
Agente Immobiliare
..Bah.. Non vedo quale sia il problema.

Di oggetti di questo genere ce ne sono a milioni in tutti i centri storici d'Italia.

Progettati e realizzati, quando le norme e gli strumenti urbanistici nel tempo e fino ad oggi utilizzati, non erano neanche stati concepiti.

Oggetti, che erano già identificati e riconosciuti come case residenziali, quando tutto intorno al "villaggio" del centro storico, c'era il nulla.

Detto ciò, una metratura da venti metri quadri, mi capitò una da 16mq (su due livelli), non potrà avere un costo esorbitante, quindi come fare?

Come si fà fin dalla notte dei tempi:

Eccoti i soldi e dammi la casa.
Infatti se l’appartamento fosse solo ante 67 e mai piu’ toccato questo non mi preoccuperebbe minimamente, ma purtroppo il lavoro del bagno e’ stato fatto dopo. E dopo quel condono non e’ stata richiesta l’agibilita’!
 

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