Ciao a tutti,
io e la mia compagna abbiamo individuato un immobile e vorremmo procedere con la proposta. Siccome l’immobile è occupato, il rogito sarebbe dopo circa 6 mesi dalla proposta. Motivo per il quale l’agente immobiliare ci ha sconsigliato di usare la clausola sospensiva per il mutuo (perché anche se lo chiediamo e viene accettato, potrebbe scadere prima del rogito).
Per acquistare l’immobile abbiamo bisogno di un mutuo all’80% (anche 75% se proprio ci aiuta ad ottenere il mutuo).
Abbiamo due contratti a tempo indeterminato e siamo under 36 (io 31, lei 29).
La mia compagna ha un indeterminato in una società parastatale mentre io in una multinazionale (lavoro molto meno sicuro nel lungo periodo).
La rata ammonterebbe al 15% del nostro netto mensile e potrebbe essere, salvo una manciata di euro, coperta tutta dal reddito della mia compagna, ma in ogni caso vogliamo procedere con mutuo cointestato.
Il punto è che dobbiamo essere piuttosto certi che il mutuo ci venga concesso (dovendo procedere con proposta senza clausola sospensiva).
La grossa variabile è che a settembre-ottobre (grosso modo quando dobbiamo chiedere il mutuo) c’è una concreta possibilità che io cambi azienda, andando in una un po’ più solida e guadagnarei anche di più. Penso di essere sicuro di riuscire ad evitare il periodo di prova (ovviamente sempre contratto indeterminato).
Ma se andiamo in banca e chiediamo il mutuo poco prima, o poco dopo, del mio cambio lavoro, secondo voi è un rischio che possiamo assumere (perché di fatto il mutuo è quasi completamente garantito dalle entrare sicure della mia compagna) oppure nulla si può dire e possiamo trovare difficoltà a trovare un mutuo, con conseguente rischio di perdita caparra ?
Grazie
P.S. Ho chiesto in banca se è un problema cambiare lavoro dopo l’apertura della pratica. Mi è stato detto di no, ma non mi fido molto dell’impiegato che mi ha dato la risposta.
io e la mia compagna abbiamo individuato un immobile e vorremmo procedere con la proposta. Siccome l’immobile è occupato, il rogito sarebbe dopo circa 6 mesi dalla proposta. Motivo per il quale l’agente immobiliare ci ha sconsigliato di usare la clausola sospensiva per il mutuo (perché anche se lo chiediamo e viene accettato, potrebbe scadere prima del rogito).
Per acquistare l’immobile abbiamo bisogno di un mutuo all’80% (anche 75% se proprio ci aiuta ad ottenere il mutuo).
Abbiamo due contratti a tempo indeterminato e siamo under 36 (io 31, lei 29).
La mia compagna ha un indeterminato in una società parastatale mentre io in una multinazionale (lavoro molto meno sicuro nel lungo periodo).
La rata ammonterebbe al 15% del nostro netto mensile e potrebbe essere, salvo una manciata di euro, coperta tutta dal reddito della mia compagna, ma in ogni caso vogliamo procedere con mutuo cointestato.
Il punto è che dobbiamo essere piuttosto certi che il mutuo ci venga concesso (dovendo procedere con proposta senza clausola sospensiva).
La grossa variabile è che a settembre-ottobre (grosso modo quando dobbiamo chiedere il mutuo) c’è una concreta possibilità che io cambi azienda, andando in una un po’ più solida e guadagnarei anche di più. Penso di essere sicuro di riuscire ad evitare il periodo di prova (ovviamente sempre contratto indeterminato).
Ma se andiamo in banca e chiediamo il mutuo poco prima, o poco dopo, del mio cambio lavoro, secondo voi è un rischio che possiamo assumere (perché di fatto il mutuo è quasi completamente garantito dalle entrare sicure della mia compagna) oppure nulla si può dire e possiamo trovare difficoltà a trovare un mutuo, con conseguente rischio di perdita caparra ?
Grazie
P.S. Ho chiesto in banca se è un problema cambiare lavoro dopo l’apertura della pratica. Mi è stato detto di no, ma non mi fido molto dell’impiegato che mi ha dato la risposta.