Un mio cliente vorrebbe acquisire un immobile nel centro storico della città, abitazione regolarmente accatastata di 5,5 vani,costruita nel 1700 ed abitata fino ad alcuni anni fa da due signore che l'avevano ricevuta dai genitori i quali, a loro volta, dai nonni. Ovviamente oggigiorno la casa è da ristrutturare, fare impianti a norma, creare un bagno che possa chiamarsi tale etc. L'abitazione quindi è priva di alcun certificato di agibilità (del resto le nonnette che vi hanno abitato fino ad alcuni anni fa nemmeno sapevano cosa fosse). Fin qui nulla di strano, preliminare e rogito possono effettuarsi nello stato di fatto, così come piaciuto alla parte acquirente.
Il problema sorge adesso: il cliente ha chiesto il mutuo ad una banca e l'erogazione è subordinata alla presentazione anche del certificato di agibilità che, per lo stato di fatto dell'immobile, non si puo' assolutamente produrre.
Leggevo in rete che alcune Banche non lo richiedono, quindi ritengo sia una politica dell'Istituto di credito.....o mi sbaglio?
Il certificato di agibilità è comunque necessario anche per immobili costruiti prima del 1/9/1967?
Attendo lumi.
Il problema sorge adesso: il cliente ha chiesto il mutuo ad una banca e l'erogazione è subordinata alla presentazione anche del certificato di agibilità che, per lo stato di fatto dell'immobile, non si puo' assolutamente produrre.
Leggevo in rete che alcune Banche non lo richiedono, quindi ritengo sia una politica dell'Istituto di credito.....o mi sbaglio?
Il certificato di agibilità è comunque necessario anche per immobili costruiti prima del 1/9/1967?
Attendo lumi.