Mariaml

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Privato Cittadino
Buonasera a tutti,
mi chiamo Maria e ho 31 anni.
Vi scrivo perché io e mio marito abbiamo ereditato un immobile la cui costruzione è stata ultimata nel 1983 e per il quale è stata formalizzata la richiesta di condono edilizio nel 1985.
Nel corso degli anni sono state pagate tutte le oblazioni, con ultima richiesta di integrazione delle stesse pervenuta da parte del comune di Sant'Anastasia nel 2016 e saldata nello stesso anno.
Nonostante ciò, ad oggi non abbiamo ancora ricevuto alcun parere o risposta in merito alla domanda depositata oramai più di trent'anni fa e ci ritroviamo ad avere necessità di ristrutturare l'immobile.
Per far fronte a tutte le spese ci servirebbe un mutuo, perciò la mia domanda é: é possibile ottenere l'erogazione di un mutuo(liquidità, ristrutturazione, ecc) su di un immobile nella condizione di cui sopra?
Grazie mille a chi di voi vorrà rispondere.
 

francesca63

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Privato Cittadino
Nonostante ciò, ad oggi non abbiamo ancora ricevuto alcun parere o risposta in merito alla domanda depositata oramai più di trent'anni fa
Sei andata a chiedere in Comune, o, meglio, ci hai mandato un tecnico, per capire qual'è l'intoppo ?
Per il mutuo, difficilmente te lo daranno se c'è un abuso , ma a volte dipende dal tipo di abuso, e dalla situazione della pratica di condono.
 

Mariaml

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Privato Cittadino
Sì, mio marito è andato più volte, soprattutto negli ultimi due anni.
A maggio ci è stato chiesto di depositare un sollecito, che a detta del tecnico del comune sarebbe servito a far sì che la pratica venisse riesaminata entro la fine dell'anno.
Purtroppo siamo praticamente a metà dicembre e ancora non sappiamo nulla in merito.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
qual'è l'intoppo ?


la pratica venisse riesaminata

Probabilmente avete ottemperato solo agli oneri che estinguono l'illecito penale.
Mentre tutta la questione amministrativa, a consentire la concessione in sanatoria, è rimasta pendente.

Con oneri, spese ed imposte che vanno ottemperati anche ad enti statali, di cui il comune concessionario non c'entra nulla.

Se invece, ogni onere e spesa pregressa è stata ottemperata, un'altra possibilità potrebbe essere quella che il comune a suo tempo, aveva già sollecitato il Vostro ascendente a concludere le prassi del ricorso in sanatoria, dettando dei termini che non sono stati rispettati.

Per questo effetto il fabbricato è rimasto difforme.
 

Mariaml

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ogni onere e spesa pregressa è stata ottemperata con ultima integrazione nel 2016.
Non è mai pervenuto sollecito a concludere il ricorso in sanatoria né tantomeno risposta negativa alla richiesta di condono.
Il comune in questione è stato sciolto più volte negli anni, pertanto moltissime pratiche sono rimaste nel "limbo", se così si può dire.
In più al vincolo paesaggistico in vigore nell'anno in cui è stata depositata la nostra pratica, successivamente si è aggiunta l'annessione del comune di Sant'Anastasia alla zona rossa del Vesuvio, che però in teoria non dovrebbe incidere sulla nostra richiesta proprio perché postuma alla formalizzazione della stessa.
Ci preme capire se esista anche solo una remota possibilità di ottenere l'erogazione di un mutuo per un immobile il cui condono edilizio in sanatoria è di fatto ancora in corso, per quanto assurdo possa sembrare.
 

cafelab

Moderatore
Membro dello Staff
Professionista
Abbiamo chiuso condoni in paesetti dove il tecnico del condono era presente in ufficio 1 volta ogni 2 settimane, (ma non sempre) per 2 ore e riceveva solo per appuntamento.
E' normale che le pratiche aperte si trascinino per anni.

non dovete andare voi, nè protocollare solleciti
Dovete mandare *un tecnico*
 

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