Ma la 108 è la nuova denominazione della 101?
E' stata indicata nel rogito una particella - 101 - inesistente nella realtà.
Al posto di questa 101 inesistente, il notaio avrebbe dovuto indicare 108, che è il numero corretto della particella.
La particella 108 risulta ancora intestata alla madre del venditore, ora deceduta.
FONTE:
La particella sbagliata o dimenticata. Che fare?
Copio & Incollo testualmente, dopo aver citato la fonte:
Un intervento del notaio Massimo d’Ambrosio su un caso semplice ma increscioso (e frequente). L’equivoco sulla particella catastale. Abbiamo il piacere di riportarvi qui di seguito la trascrizione letterale dell’intervento che potete ascoltare integralmente cliccando sul video sopra linkato.
Bisognerebbe intitolare questo video con un titolo emozionante tipo
“Riusciranno i nostri amici a ritrovare la particella misteriosamente scomparsa in Africa?”
Perché, non ci crederete, ma, anche se a me non è mai capitato personalmente, se controllate su Internet vedrete che la maggior parte delle lagnanze, dei problemi, e delle contestazioni nei confronti dei notai derivano proprio da questo: dalla particella sbagliata e dalla sottospecie particella omessa.
La particella sbagliata o omessa
Capita, a quanto pare anche frequentemente, che, dopo tanti anni, magari nel momento in cui si vuole rivendere il proprio immobile, si scopre che questo immobile, che si era scelto, pattuito, pagato, in realtà non è stato comprato, perché l’immobile, dove magari uno ci abita già da diversi anni, è la particella 38, mentre invece nell’atto risulta che avete comprato la particella 48.
La sottospecie particella omessa è un problema dello stesso tipo, perché magari voi credevate di aver comprato un compendio immobiliare costituito da appartamento, garage, posto auto, piccola corte esclusiva, e scoprite che la piccola corte esclusiva, particella 38, nell’atto notarile non c’è Capita più frequentemente per le compravendite di terreni, dove magari si acquista un podere di 30 ettari, con 45 particelle, e poi alla fine si scopre che la particella 38, che doveva esserci nell’elencazione del rogito notarile, non c’è.
Problema serio e contestazioni
Può essere anche un problema serio, specialmente se sono passati tanti anni, se il venditore è morto, non c’è più, o semplicemente non è più disponibile, o ha fatto altre operazioni che sono in contrasto, in contraddizione, con gli atti necessari per sistemare l’equivoco e il problema.
A questo punto si aprono grandi contestazioni, lamentele, nei confronti del notaio, che dicono pressappoco la stessa cosa “Caro notaio lei ha sbagliato, non ho sbagliato io, lei mi ha fatto comperare la particella 48, che non è il mio immobile, non è l’appartamento, lei ha dimenticato di inserire la particella 38, io non voglio pagare tutti gli atti che sono necessari per riequilibrare la situazione e per risolvere l’equivoco e farmi ottenere finalmente dopo tanti anni la proprietà della vera particella n. 38, che corrisponde a quella dell’appartamento dove abito con la mia famiglia”
Cosa dice la legge
Purtroppo mi dispiace ma le cose non stanno così. La legge dice delle cose totalmente diverse. La legge assegna al notaio altri compiti. Il notaio, una volta che voi avete comunicato che volete comprare o vendere la particella 38, ha il compito di fare un check-up della particella, vedere chi è il proprietario, vedere se ci sono ipoteche, pignoramenti, e quindi garantirvi la libertà e il possesso del bene.
Ma non ha alcun ruolo, alcun potere, alcuna responsabilità per determinare che cosa voi effettivamente volete vendere, oppure volete comprare. Anche volendolo, il notaio non può andare certo nel posto a verificare dove sta l’appartamento, e se esistono altre particelle. No!
L’oggetto del contratto
Purtroppo l’oggetto del contratto incombe solo ed esclusivamente sulla vostra responsabilità, ci possono essere mille equivoci. Di chi? Del tecnico che gli ha detto quali erano le particelle ma in realtà erano sbagliate.
Non si sa, ne potete discutere all’infinito, potete contestarvi, venditore e acquirente reciprocamente, di aver dato origine all’equivoco, ma l’oggetto del contratto non fa parte delle garanzie che vi da il notaio, non fa parte dei compiti del notaio, non fa parte del suo ruolo, non fa parte neanche di quel bagaglio di strumenti che il notaio può avere a disposizione per potervi aiutare. Vi sarete resi conto che spesso il notaio vi chiede qualcosa di scritto, l’atto di provenienza, il certificato catastale, ma anche se così non fosse, il notaio non è assolutamente responsabile del contenuto, dell’oggetto di quello che comprate, o di quello che vendete.
La verifica della lettura
D’altronde c’è anche una cartina di tornasole, un sistema immediato, che il legislatore ha previsto proprio per evitare questi equivoci. E qual è? E’ la lettura dell’atto e il vostro controllo.
Quando il notaio legge l’atto, non legge a casaccio delle formule, ma vi sta fornendo espressamente tanti elementi, tanti fattori, tante notizie, tra cui anche, più importante, che cosa volete comprare e che cosa volete vendere. Se in quel momento eravate addormentati e non avete fatto caso che la particella che il notaio ha elencato, è la particella 48 e non la 38 come dovrebbe essere, se non avete fatto caso che nella lunga enumerazione di particelle del podere manca la particella 38, mi dispiace, ma chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Pagare al più presto
Non rimane che porre mano al portafoglio, affidarsi al notaio che vi aiuterà e vi consiglierà su quali sono gli atti di rettifica, o anche di permuta, o altro, a seconda della situazione più o meno incancrenita, che cosa va effettivamente fatto, quali atti vanno effettivamente stipulati, ma occorre mettere mano al portafoglio, e pagare, al più prest,o sperando che si possa ancora, magari senza troppo dispendio economico, risolvere il problema.
notaio Massimo d’Ambrosio