aLEcAS

Membro Attivo
Professionista
Buongiorno a tutti,
sono proprietario di una villetta di testa da quando ho 18 anni ma per onesta famigliare e per le mie esigenze non ne dispongo. Da quando è rimasta vuota perchè i miei nonni sono entrambi morti, per non trovarmi in situazioni poco chiare con mio fratello, ho deciso di venderla suddividendo il ricavato 1/3 a me, 1/3 a mio fratello ed il rimanente per i miei genitori. Dopo alcuni mesi di ricerca con varie agenzie del luogo ho deciso di affidare la vendita in esclusiva ad un'agenzia.
Fino ad ora, purtroppo, non sono ancora riuscito a trovare un serio acquirente, ieri sono stato contattato da un'altra agenzia che mi parla di un suo cliente che sarebbe interessato a vedere la casa, io ho chiarito subito che la casa è in vendita dall'agenzia A la quale mi ha da sempre detto che in caso di possibili acquienti da altre agenzie è disponibile a collaborare, ma la risposta dell'Agenzia B è stata NON COLLABORIAMO, ABBIAMO UN CLIENTE E VORREMO VISITARE LA CASA SENZA LA SUA AGENZIA.
Ho quindi chiamato l'Agenzia A per spiegargli la situazione e gli ho detto che purtroppo B non ha intenzione di collaborare e che nel caso l'acquirente fosse davvero interessato al prezzo richiesto senza margini di trattativa avrei con A risolto il contratto con la liquidazione della penale.
A prescindere che ognuno fa quello che vuole, ma B secondo voi è certa che il suo cliente sia davvero interessato alla mia richiesta?
Se così non fosse, ovvero il cliente di B stà valutando tante altre soluzioni, MA PERCHE' INVECE NON TROVARE UN ACCORDO COLLABORATIVO CHE SI POTREBBE CONCLUDERE IN UNA PROPOSTA CON UN MAGGIOR MARGINE DI TRATTATIVA?
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti,
sono proprietario di una villetta di testa da quando ho 18 anni ma per onesta famigliare e per le mie esigenze non ne dispongo. Da quando è rimasta vuota perchè i miei nonni sono entrambi morti, per non trovarmi in situazioni poco chiare con mio fratello, ho deciso di venderla suddividendo il ricavato 1/3 a me, 1/3 a mio fratello ed il rimanente per i miei genitori. Dopo alcuni mesi di ricerca con varie agenzie del luogo ho deciso di affidare la vendita in esclusiva ad un'agenzia.
Fino ad ora, purtroppo, non sono ancora riuscito a trovare un serio acquirente, ieri sono stato contattato da un'altra agenzia che mi parla di un suo cliente che sarebbe interessato a vedere la casa, io ho chiarito subito che la casa è in vendita dall'agenzia A la quale mi ha da sempre detto che in caso di possibili acquienti da altre agenzie è disponibile a collaborare, ma la risposta dell'Agenzia B è stata NON COLLABORIAMO, ABBIAMO UN CLIENTE E VORREMO VISITARE LA CASA SENZA LA SUA AGENZIA.
Ho quindi chiamato l'Agenzia A per spiegargli la situazione e gli ho detto che purtroppo B non ha intenzione di collaborare e che nel caso l'acquirente fosse davvero interessato al prezzo richiesto senza margini di trattativa avrei con A risolto il contratto con la liquidazione della penale.
A prescindere che ognuno fa quello che vuole, ma B secondo voi è certa che il suo cliente sia davvero interessato alla mia richiesta?
Se così non fosse, ovvero il cliente di B stà valutando tante altre soluzioni, MA PERCHE' INVECE NON TROVARE UN ACCORDO COLLABORATIVO CHE SI POTREBBE CONCLUDERE IN UNA PROPOSTA CON UN MAGGIOR MARGINE DI TRATTATIVA?

Comincia a fargliela vedere.

Vengono direttamente col cliente o prima vengono loro..?

Sempre meglio è NON collaborare.

Specie se il venditore è in mano all'altro mediatore.

Oltre al fatto che la procedura è la stessa, mentre il regime di collaborazione invece determina la mezza misura, in ordine al compenso.

Se la cosa ti interessava, prima di fasciarsi la testa in vista di un dolore, chiamando l'agenzia che detiene il mandato, avresti dovuto procedere ad un incontro conoscitivo con l'agenzia B.
Non è vietato la casa è tua.

In quella sede, verificare le effettive possibilità e soprattutto la reale presenza di questo potenziale acquirente, decidere se e in che modo avanzare con B, liberandosi di A.

Come a dire verificata la diagnosi si può procedere con la cura.
 

aLEcAS

Membro Attivo
Professionista
grazie @PyerSilvio per la risposta.
Effettivamente conosco abbastanza bene anche l'altra agenzia (il paese è piccolo...), e non ho nessun problema a mostrare la casa al loro cliente.
Mi chiedevo però se non valesse il gioco di poter avere maggior margine di trattativa, che in termini economici viene meno se devo considerare la penale che dovrò riconoscere alla mia agenzia.
Come dire ..un po' per uno in braccio alla mamma.
Effettivamente parlando con l'Agenzia B mi ha domandato quando terminerà il mandato di A.
Quindi Vi chiedo, per come stanno le cose la proposta che eventualmente il cliente mi farà la vedrò tra circa sei mesi? ...e se fossi interessato a valutarla prima sarebbe possibile, senza interferire per il momento con il lavoro di A?
 

Rosa1968

Membro Storico
ma si sta parlando di proposta quando ancora non si è aperto la porta.
Ce sta a provà e tu stai cadendo nella rete. L'azione è solo di disturbo al collega e fossi in te non gli permetterei di vedere la casa, o se credi di perdere un 'opportunità invita all'appuntamento il tuo agente.
 

aLEcAS

Membro Attivo
Professionista
L'azione è solo di disturbo al collega
E' proprio quello che temo.
Conosco pure il cliente di B che mi ha detto che ha visto pubblicizzata la casa da A ma è legato a B non solo perché è cliente ma anche perché la sorella lavora in agenzia da B (il paese è molto più piccolo di quanto pensassi :sorrisone:)
 

aLEcAS

Membro Attivo
Professionista
invita all'appuntamento il tuo agente.
a che serve se B non vuole improntare rapporti di collaborazione?
E' per questo che ho parlato subito con il mio agente ed ho chiesto ad A consigli sul da fare, ma mancando la volontà di B e del suo cliente non ci sono molte alternative se non quella di perdere l'opportunità.
 

Rosa1968

Membro Storico
Qui non si tratta di accettare o meno la collaborazione ma quello di correttezza. Tu hai un incarico con A non vendi privatamente e il tuo agente seguirà gli sviluppi. B non collabora? E che importanza ha. Vedrà la casa con il tuo agente perché sarai tu a volere la sua presenza. Sono giochini che servono ad aprire la porta e a far perdere la fiducia nel tuo agente.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
a che serve se B non vuole improntare rapporti di collaborazione?
E' per questo che ho parlato subito con il mio agente ed ho chiesto ad A consigli sul da fare, ma mancando la volontà di B e del suo cliente non ci sono molte alternative se non quella di perdere l'opportunità.
Io me ne fregherei altamente di tutte queste pseudo scaramucce tra agenzie e comincerei a far vedere l'appartamento (poi si vedrà).
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
ma si sta parlando di proposta quando ancora non si è aperto la porta.
Ce sta a provà e tu stai cadendo nella rete. L'azione è solo di disturbo al collega e fossi in te non gli permetterei di vedere la casa, o se credi di perdere un 'opportunità invita all'appuntamento il tuo agente.

Ma andiamo suvvia Rosa.
Tu veramente andresti a quell'incontro...?

Perfare...? A reggere il moccolo...?

Il contratto in essere ti da le sufficienti garanzie e stop.

io ho venduto casa a colleghi, dov'è il problema? L'agenzia A ha il cartello sul posto? Sappi che se apri la porta in questa fase è una debolezza, se il cliente è interessato va anche in A, il resto sono solo disturbi.

Piu verosimile quest'altro scenario.

Anche se.

Se e' vero che l'intervento di un mediatore, puo' risultare determinante per il buon esito di un affare, mai come in un simile contesto, si puo' fornirne un valido banco di prova.
 

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