Venerdì e sabato scorsi si è celebrato il XLV° Congresso nazionale del Notariato.
Il Congresso si è svolto a porte chiuse. (!)
In alcune notizie stampa si è venuto a sapere che anche i Notai piangono.
La crisi del mercato immobiliare li ha duramente colpiti; infatti, la media dei loro redditi è passato da 95milia pro capite a 79 euro pro capite.
Un calo del 20% del fatturato.
Il loro presidente Giancarlo Laurini ha ribadito l’impegno professionale dei Notai a favore del Paese, ha ricordato la tutela che il Notaio garantisce nel campo della fede pubblica, ha enucleato le sfide future che la professione dovrà affrontare, ha menzionato l’impegno di tutti i professionisti per l’ulteriore valorizzazione della professione, ha sottolineato l’impegno sociale del Notariato che si esplica attraverso l’apertura, in alcune città, di sportelli di consulenza gratuita al servizio del cittadino, ha infine auspicato nuove e più incisive regole d’ accesso alla professione…..
Premesso che, è tremendamente difficile accedere a questa professione a numero chiuso ( se, naturalmente, i concorsi sono regolari e non taroccati, come l’ultimo di appena un mese fa…) e che, i laureati in giurisprudenza chi ci riescono, meritano tanto di cappello; premesso che, non è il caso di organizzare nessuna colletta a favore dei “poveri” Notai che lamentano pubblicamente e che pubblicamente certificano il calo dei loro guadagni annuali, vorrei chiedere agli operatori immobiliari di questa community:
• se è credibile che i Notai guadagnino “solo” 79.000 euro l’anno ( io non ho criteri per giudicare, quindi i loro attuale reddito medio pro capite potrebbe essere proprio quello);
• se la professione del Notaio, con la sua funzione di certificazione della fede pubblica fino a querela di parte, è ancora indispensabile o perlomeno utile per il sistema complessivo del mercato immobiliare italiano del secondo millennio, oppure è solo un costo aggiuntivo;
• se il ruolo del Notariato non potrebbe essere svolto in modo più agile ed immediato e in maniera altrettanto garantita, da altre figure professionali quali l’Avvocato, il Dottore Commercialista, lo stesso Agente Immobiliare ( magari solo da quelli che hanno almeno dieci anni di esperienza oppure una laurea in materie giuridiche o economiche), come avviene nei paesi del Nord Europa, negli Stati Uniti e Canada;
• se mai, in Italia, si arriverà ad abolire la figura professionale del Notaio ( e a liberalizzare quella del Farmacista..) e, se sì, in quale secolo…
Il Congresso si è svolto a porte chiuse. (!)
In alcune notizie stampa si è venuto a sapere che anche i Notai piangono.
La crisi del mercato immobiliare li ha duramente colpiti; infatti, la media dei loro redditi è passato da 95milia pro capite a 79 euro pro capite.
Un calo del 20% del fatturato.
Il loro presidente Giancarlo Laurini ha ribadito l’impegno professionale dei Notai a favore del Paese, ha ricordato la tutela che il Notaio garantisce nel campo della fede pubblica, ha enucleato le sfide future che la professione dovrà affrontare, ha menzionato l’impegno di tutti i professionisti per l’ulteriore valorizzazione della professione, ha sottolineato l’impegno sociale del Notariato che si esplica attraverso l’apertura, in alcune città, di sportelli di consulenza gratuita al servizio del cittadino, ha infine auspicato nuove e più incisive regole d’ accesso alla professione…..
Premesso che, è tremendamente difficile accedere a questa professione a numero chiuso ( se, naturalmente, i concorsi sono regolari e non taroccati, come l’ultimo di appena un mese fa…) e che, i laureati in giurisprudenza chi ci riescono, meritano tanto di cappello; premesso che, non è il caso di organizzare nessuna colletta a favore dei “poveri” Notai che lamentano pubblicamente e che pubblicamente certificano il calo dei loro guadagni annuali, vorrei chiedere agli operatori immobiliari di questa community:
• se è credibile che i Notai guadagnino “solo” 79.000 euro l’anno ( io non ho criteri per giudicare, quindi i loro attuale reddito medio pro capite potrebbe essere proprio quello);
• se la professione del Notaio, con la sua funzione di certificazione della fede pubblica fino a querela di parte, è ancora indispensabile o perlomeno utile per il sistema complessivo del mercato immobiliare italiano del secondo millennio, oppure è solo un costo aggiuntivo;
• se il ruolo del Notariato non potrebbe essere svolto in modo più agile ed immediato e in maniera altrettanto garantita, da altre figure professionali quali l’Avvocato, il Dottore Commercialista, lo stesso Agente Immobiliare ( magari solo da quelli che hanno almeno dieci anni di esperienza oppure una laurea in materie giuridiche o economiche), come avviene nei paesi del Nord Europa, negli Stati Uniti e Canada;
• se mai, in Italia, si arriverà ad abolire la figura professionale del Notaio ( e a liberalizzare quella del Farmacista..) e, se sì, in quale secolo…