ilfaro65

Membro Attivo
Privato Cittadino
Devo acquistare un appartamento al 2° Piano, facente parte di un recente frazionamento di un immobile tutto accatastato con categoria A6. Il 1° Piano è attualmente abitato.
Relativamente al 2° Piano, in comune non si trovano titoli abitativi validi, in quanto il progetto di ristrutturazione presentato e risalente al 1975, non corrisponde a quanto attualmente esiste e in più non era stata rilasciata licenza d'uso.
Attualmente l'appartamento sembrerebbe più un deposito che un luogo abitabile, in quanto privo di impianti e serramenti.
Il tecnico del comune partirebbe da una situazione di fatto di deposito e conteggia degli oneri per rilasciare l'autorizzazione a ristrutturarla come appartamento.
Il punto è: dovendola acquistare, il notaio mi chiede se c'è conformità con le planimetrie catastali.
Io ho pensato insieme al venditore di dare l'assenso, sapendo che dopo la prossima ristrutturazione verrà fatto ex novo l'accatastamento a categoria differente. Può andare bene?
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Fossi in te visto che c'è l'accordo con i venditori scriverei un preliminare dove quest'ultimi iniziano la pratica urbanistica fino all'ottenimento delle autorizzazioni Comunali
(essendo costruzioni rurali potrebbero esserci dei vincoli)

Il tecnico del comune partirebbe da una situazione di fatto di deposito e conteggia degli oneri per rilasciare l'autorizzazione a ristrutturarla come appartamento.
Ti consiglio di seguire questa strada e solo dopo procedere all'acquisto.

Se proprio non vuoi aspettare
Una volta autorizzato il cambio d'uso per le planimetrie credo (dico credo verifica con il tecnico) si possa presentare il docfa con il nuovo accatastamento anche se ancora il fine lavori non è stato presentato anche se mi ripeto fossi in te acquisterei non prima di avere l'assoluta certezza di non incontrar sorprese
 

ilfaro65

Membro Attivo
Privato Cittadino
Una volta autorizzato il cambio d'uso per le planimetrie credo (dico credo verifica con il tecnico) si possa presentare il docfa con il nuovo accatastamento anche se ancora il fine lavori non è stato presentato
Scusa non ho capito,
mi consigli di ottenere prima le autorizzazioni alla Scia oppure di ottenere le autorizzazioni alla Scia e fare il cambio accatastamento con il docfa prima di iniziare i lavori?
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
Premesso che sto rispondendo in via generale e non nello specifico.
Ogni Comune e Regione prevede delle leggi e normative a sè.
Quindi ovviamente il consiglio prevalente è quello di rivolgersi ad un bravo tecnico conoscitore dei luoghi e che sappia ben relazionarsi con l'Ufficio Tecnico del tuo Comune.

Io personalmente propendo per le cose lineari
La logica per stare tranquilli consiglierebbe di ottenere le autorizzazioni Comunali (eventuali nulla osta su eventuali vincoli) pagare le reversali compresi gli oneri richiesti dal Comune.

Effettuare i lavori in rispetto al progetto presentato ed accolto dal Comune il tutto nel rispetto della normativa vigente.

Provvedere alla comunicazione del "fine lavori" ed accatastamento. .... e per farla proprio lineare richiedere l'agibilità a fronte degli interventi eseguiti.

Ovviamente poi ci sono situazioni in cui gli accordi tra chi vende e chi è intenzionato all'acquisto possono modificare questa cronologia di eventi.
Ovviamente la pratica edilizia và presentata dall'avente titolo "proprietario" .

Tu potresti acquistare l'immobile così com'è nello stato di fatto in cui si trova e provvedere tu stesso al cambio di destinazione,
il problema è se poi si dovesse incappare per qualche ignoto motivo su eventuali dinieghi.
Parliamo di un immobile A/6 rurale che se pur prevede come destinazione quella abitativa, l'immobile deve essere utilizzato oltre che abitazione anche per funzioni strumentali all’attivita’ agricola.

Io consiglio sempre prudenza e soprattutto avere sempre certezze piuttosto che accontentarsi di un semplice piano di fattibilità ipotetico.

Tutto qui ;)
 

Bruno Sulis

Membro Attivo
Professionista
Attenzione poi sui fabbricati A6 cosiddetti "rurali" ci sono degli accertamenti che l'Agenzia del Territorio ha in corso da anni al fine di cambiarne il classamento in uno più consono: spesso questi fabbricati di rurale non hanno proprio nulla. Verifica che il proprietario non abbia ricevuto notifiche che gli imponevano di aggiornare la situazione catastale, pena una bella multa e le spese (salate) per accatastamento d'ufficio. Come dice giustamente Ingelman trovati un buon tecnico che faccia tutte le verifica del caso. Ti risparmierà un sacco di grane e comunque ti sarà utile per i successivi lavori
 

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