Ho la presente situazione della quale non riesco in alcun modo a venire a capo. Sono condomino in un condominio costituito di 11 unità immobiliari. L'edificio condominiale ha delle parti in comune (parte del tetto, alcuni muri e solai) con l'edificio adiaciente ove, al piano terra, è esercitata l'attività di ristorazione. Il proprietario di tale immobile adiaciente all'edfiicio condominiale ora chiede - in virtù dell'esistenza delle predette parti comuni - che gli venga riconosciuta la qualità di condomino, il conseguente ricalcolo delle tabelle millesimali ed il conseguente diritto di partecipare in assemblea.
Il resto di noi condomini si oppone a tale "subentro" se non altro perchè sin dall'atto costitutivo il condominio è sempre stato limitato a n. 11 unità immobiliari (tra le quali non era chiaramente compreso l'edificio adiaciente) ed il regolamento vieta espressamente l'esercizio dell'attività di ristorazione nelle unità immobiliari compenenti il condominio.
Non riesco però a capire chi ha ragione da un punto di vista di diritto. Il proprietario dell'immobile adiaciente potrebbe agire in giudizio con successo per far dichiarare l'accertamento giudiziale del proprio status di condomino?
Potrebbe invece l'atto costitutivo del condominio (che nulla dispone circa l'edificio adiaciente) costituire un titolo contrario capace di escludere la comproprietà con riferimento alle predette parti comuni?
Grazie mille dell'aiuto!
Il resto di noi condomini si oppone a tale "subentro" se non altro perchè sin dall'atto costitutivo il condominio è sempre stato limitato a n. 11 unità immobiliari (tra le quali non era chiaramente compreso l'edificio adiaciente) ed il regolamento vieta espressamente l'esercizio dell'attività di ristorazione nelle unità immobiliari compenenti il condominio.
Non riesco però a capire chi ha ragione da un punto di vista di diritto. Il proprietario dell'immobile adiaciente potrebbe agire in giudizio con successo per far dichiarare l'accertamento giudiziale del proprio status di condomino?
Potrebbe invece l'atto costitutivo del condominio (che nulla dispone circa l'edificio adiaciente) costituire un titolo contrario capace di escludere la comproprietà con riferimento alle predette parti comuni?
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