Non ho capito però dove il decreto sulla cedolare secca definisce compatibile un'abitazione con la locazione commerciale per uso ufficio
Non ero stato preciso nella citazione: in realtà quanto sopra lo deducevo dalle seguenti frasi relative ai seg. riferimenti: se ipotizza che u.i. abitative possano essere locate per usi diversi dall'abitativo, significa che ciò è una eventualità possibile; aggiungerei ammessa dalla AdE; magari non la pensa così il comune.
Io credo che sia problematico affittare un A10 come abitazione, in tutti i sensi.
Affittare invece un A2 come ufficio non mi pare problema grosso del proprietario (salvo opinione diversa del comune ...): forse lo è per il conduttore se ciò gli preclude di poter scalare le spese delle utenze e cose simili.
D.Lgs. 14/03/2011 n. 23 Art. 3 Cedolare secca sugli affitti. comma 1.
1.
........ , il proprietario o il titolare di diritto reale di godimento di unità immobiliari abitative locate ad uso abitativo può optare per il seguente regime
Rif. provvedimento dell'AdE del 7/4/2011 prot. 2011/55394
cap. 1.2.
L'opzione può essere esercitata relativamente a ciascun immobile ad uso abitativo locato per finalità abitative e relative pertinenze locate congiuntamente all'abitazione
Sicuramente siamo di fronte ad una situazione normativa confusa, di cui si è forse perso il significato originario, ed ogni comune si regola a caso. Di sicuro per anni in passato ciò non ha costituito alcun problema. Magari adesso raschiando il barile .....