Scusate se propongo un argomento gia' dibattuto, ma ho avuto finora delle risposte contradditorie.
Come acquirente di un appartamento facente parte di un condominio costruito prima del 1 settembre 1967, posso comunque "pretendere" che il venditore consegni al rogito il certificato di abitabilita' ?
Alla mia richiesta verbale di avere questo certificato, successiva alla sottoscrizione del preliminare, mi e' stato risposto che per gli immobili ante '67 non e' obbligatorio per il rogito.
L'appartamento non ha subito modifiche dalla sua costruzione che richiedessero autorizzazioni e il suo stato di fatto e' conforme alle planimetrie catastali (come verificato da un perito della banca cui ho chiesto il mutuo).
Finora non ho insistito piu' di tanto per richiedere la consegna del certificato di abitabilità al rogito, in quanto mi sembrava un dettaglio formale di poca importanza, legato alla difficolta' di reperire il certificato attraverso ricerche negli archivi (di non breve durata).
Se io pero' mi trovassi a dover vendere l'immobile a mia volta, senza fare lavori di ristrutturazione che richiedano autorizzazioni, un nuovo acquirente potrebbe invece obbligarmi a fornirgli il certificato di abitabilità al rogito, pena la risoluzione del contratto o il risarcimento del danno ?
Il preliminare che e' stato sottoscritto non menziona in modo esplicito l'assenza del certificato di abitabilità, ma riporta solo la dichiarazione del venditore relativa al fatto che:
- l'immobile e' stato costruito prima del 1967
- che non non sono state eseguite opere per le quali sarebbe stato necessaria la presentazione di una denuncia di inizio attività o il rilascio di provvedimenti autorizzativi anche in sanatoria
- viene garantita comunque la regolarità edilizia e urbanistica dei beni in contratto
Puo' il venditore comunque rifiutarsi di consegnare il certificato di abitabilità , facendo appello a quanto dichiarato nel preliminare ? Cosa posso fare di fronte a questo rifiuto ?
Come acquirente di un appartamento facente parte di un condominio costruito prima del 1 settembre 1967, posso comunque "pretendere" che il venditore consegni al rogito il certificato di abitabilita' ?
Alla mia richiesta verbale di avere questo certificato, successiva alla sottoscrizione del preliminare, mi e' stato risposto che per gli immobili ante '67 non e' obbligatorio per il rogito.
L'appartamento non ha subito modifiche dalla sua costruzione che richiedessero autorizzazioni e il suo stato di fatto e' conforme alle planimetrie catastali (come verificato da un perito della banca cui ho chiesto il mutuo).
Finora non ho insistito piu' di tanto per richiedere la consegna del certificato di abitabilità al rogito, in quanto mi sembrava un dettaglio formale di poca importanza, legato alla difficolta' di reperire il certificato attraverso ricerche negli archivi (di non breve durata).
Se io pero' mi trovassi a dover vendere l'immobile a mia volta, senza fare lavori di ristrutturazione che richiedano autorizzazioni, un nuovo acquirente potrebbe invece obbligarmi a fornirgli il certificato di abitabilità al rogito, pena la risoluzione del contratto o il risarcimento del danno ?
Il preliminare che e' stato sottoscritto non menziona in modo esplicito l'assenza del certificato di abitabilità, ma riporta solo la dichiarazione del venditore relativa al fatto che:
- l'immobile e' stato costruito prima del 1967
- che non non sono state eseguite opere per le quali sarebbe stato necessaria la presentazione di una denuncia di inizio attività o il rilascio di provvedimenti autorizzativi anche in sanatoria
- viene garantita comunque la regolarità edilizia e urbanistica dei beni in contratto
Puo' il venditore comunque rifiutarsi di consegnare il certificato di abitabilità , facendo appello a quanto dichiarato nel preliminare ? Cosa posso fare di fronte a questo rifiuto ?