Ciao a tutti, mi trovo con un problema tra le mani. Ho partecipato all'alienazione da parte di Eredità Giacente di un alloggio di mio interesse, offrendo una cifra per me adeguata al mediatore incaricato della gestione dello stesso dall'avvocato curatore. Tale offerta è stata la più alta, ed il tribunale mi ha comunicato l'aggiudicazione di tale immobile, con la richiesta di fissare l'appuntamento per il rogito. A seguito di richiesta da parte dell'avvocato curatore di occuparmi della redazione di certificazione energetica (se ne erano dimenticati) in quanto tecnico geometra, mi recavo nel sottotetto - al quale non ho mai potuto accedere prima anche se richiesto più volte - per visionare il tipo di copertura (indicato nella perizia giurata del tribunale come semplice onduline sottocoppo) e cosa ci trovo? Sottocoppo in cemento e amianto, volgarmente detto eternit. Subito ho chiamato l'avvocato, per fermare la cosa, ma mi si dice che la compravendita è di fatto conclusa. Io mi sono permesso di dire che fino a quando non firmo l'atto non è concluso nulla, e che, anzi, c'è di mezzo anche un vizio da parte del venditore (eredità giacente) non da poco. A questo aggiungerei che l'offerta di acquisto venne fatta di mio pugno, su "carta da focaccia", nessuna intestazione della ditta di intermediazione, nessuna clausola, nessuna dicitura tipo "offerta irrevocabile di acquisto"...devo prendere un avvocato o l'uscita del curatore che oraai i giochi sono fatti è un pò "calcare la mano?" Aiuto.