Alpha Capocchia 36

Membro Junior
Agente Immobiliare
Carissimi Colleghi,
sarò breve per non annoiarvi.
Casa indipendente in periferia in vendita da tempo immemore, finalmente trovo un acquirente (ex testa calda adesso sulla retta via) che ha dilapidato tutti in avvocati e casini vari, ma che da 5 anni lavora a tempo indeterminato nel campo edile, quindi ampiamente finanziabile, ma senza purtroppo liquidità da parte.
Accordo raggiunto con il Venditore (ultraottantenne non in loco) ad € 54.000 (valore oggettivo dell'immobile a mio avviso almeno un 10% in meno).

Ho in mente 3 soluzioni anzi 2 e mezzo:

1) far richiedere un mutuo Consap (???) ad € 60.000 con spese a carico del Venditore.

2) procedere con "normali" canali proposti dalle banche adesso (80 % 90% 95%) , come giustificare la quasi sicura presenza di un assegno da non far incassare ad un ultraottantenne gestendo la trattativa non a "quattrocchi"

3) lasciar perdere tutto e continuare con la vendita (immobile che sicuramente rimarrebbe invenduto per svariati motivi di cui non sto qui ad annoiarvi).

Vorrei ottimizzare al massimo l'unico "povero cristo " che ha mostrato un interesse concreto per questo immobile ormai in vendita da quasi 2 anni

p.s. vorrei consigli non moralismi sul come "vorrei", assieme al broker, strutturare l'operazione, grazie anticipatamente.

cito il collega @PyerSilvio che mi ha dato ampia conferma in tematiche simili di essere abbastanza ferrato su analoghe questioni :)
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Carissimi Colleghi,
sarò breve per non annoiarvi.
Casa indipendente in periferia in vendita da tempo immemore, finalmente trovo un acquirente (ex testa calda adesso sulla retta via) che ha dilapidato tutti in avvocati e casini vari, ma che da 5 anni lavora a tempo indeterminato nel campo edile, quindi ampiamente finanziabile, ma senza purtroppo liquidità da parte.
Accordo raggiunto con il Venditore (ultraottantenne non in loco) ad € 54.000 (valore oggettivo dell'immobile a mio avviso almeno un 10% in meno).

Ho in mente 3 soluzioni anzi 2 e mezzo:

1) far richiedere un mutuo Consap (???) ad € 60.000 con spese a carico del Venditore.

2) procedere con "normali" canali proposti dalle banche adesso (80 % 90% 95%) , come giustificare la quasi sicura presenza di un assegno da non far incassare ad un ultraottantenne gestendo la trattativa non a "quattrocchi"

3) lasciar perdere tutto e continuare con la vendita (immobile che sicuramente rimarrebbe invenduto per svariati motivi di cui non sto qui ad annoiarvi).

Vorrei ottimizzare al massimo l'unico "povero cristo " che ha mostrato un interesse concreto per questo immobile ormai in vendita da quasi 2 anni

p.s. vorrei consigli non moralismi sul come "vorrei", assieme al broker, strutturare l'operazione, grazie anticipatamente.

cito il collega @PyerSilvio che mi ha dato ampia conferma in tematiche simili di essere abbastanza ferrato su analoghe questioni :)


..e..
Ma non si capisce Osare de che'..

Se per osare, intendi fare un operazione tutto mutuo, oppure se il tuo intento e' realizzare una maxi provvigione.

La proposta dal cliente l'hai presa..?
 

Alpha Capocchia 36

Membro Junior
Agente Immobiliare
..e..
Ma non si capisce Osare de che'..

Se per osare, intendi fare un operazione tutto mutuo, oppure se il tuo intento e' realizzare una maxi provvigione.

La proposta dal cliente l'hai presa..?

si, innanzitutto ho pensato a raggiungere l'accordo tra le parti ad € 54.000, ma a mente fredda ho realizzato che l'unico modo di finalizzare l'operazione questa operazione sia quella di "portare" in banca una proposta di € 60.000 (mutuo consap 100%) con spese a carico del Venditore, con questa soluzione rientreremmo in tutto al centesimo e sarebbe più facile da proporre al venditore! Nessuna provvigione "maxi" , l'accordo prevede € 2.500 al Venditore ed € 2.000 all' acquirente, con la manovra che ho in mente, è data la situazione mi sa che è l'unica (o quasi)per vendere l'immobile in oggetto, diverrebbe "esentasse" per l'acquirente e il Venditore si accolla spese di mediazione e notarili per intero.
Mi scuso se non sono chiaro nel mio "intento" di spiegare come vorrei strutturare l'operazione :)
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Nessuna provvigione "maxi" ,

Hmmm..

Allora non si vede quale sia il problema.

Diverse banche, tra cui la più importante di Italia, per operazioni di compravendita al di sotto dei cento mila euro, si prestano a concedere mutuo al cento per cento, del dichiarato in atto.

Tutto chiaro e limpido come il sole senza dover fare manovre spregiudicate.

Basta dichiarare in atto ogni centesimo che passa di mano.
 

Alpha Capocchia 36

Membro Junior
Agente Immobiliare
Nel caso in cui invece il mutuo segua un altro percorso? Esempio, al acquirente non danno il 100% ma il 95% di quanto dichiararono in atto? Esempio pratico , vendita in atto € 64.000, di cui ricavo mutuo circa € 60.000 (con spese a carico venditore e fin qui ci siamo) ed i restanti € 4.000? Il "famoso" assegno da fotocopiare? Che dire, per non far saltare tutto finalizzare questa operazione nell'unico modo possibile, al ultraottantenne venditore superbigotto che al 99,99% non sarà presente al rogito e che farà procura ad un nipote?
 

Alpha Capocchia 36

Membro Junior
Agente Immobiliare
Mi viene un dubbio; se la casa secondo te vale ancora meno dei 54.000, come faresti ad avere una perizia per 60.000 o addirittura 64.000 ?
è una casa indipendente di oltre 150 mq in una zona si periferica, ma comunque servita e vicina a svincoli e centri commerciali, ritengo che per quanto riguarda il valore l'occhio di un perito è più "generoso" del nostro? :)
 

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